Lost

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La luce del giorno filtrava da alcune fessure tra i rami intrecciati e le foglie verdi. Gli occhi pesanti fecero fatica ad aprirsi completamente e all'inizio rimasi confusa, dove mi trovavo? Mi guardai intorno ma c'era solo terra e in alto delle foglie e dei rami a fare da tetto. Ero in una sottospecie di buca, ma come ci ero arrivata? Poi di colpo un flashback mi attraversò la mente. Heather che mi colpisce in testa con una pietra. Mi toccai la testa con un dito, nel punto in cui mi aveva colpita e trovai del sangue raggrumato, quando la toccavo bruciava. Ma perché lo aveva fatto? Ero così scombussolata e confusa, pensavo fosse un'amica. E gli altri? Erano d'accordo anche loro a farmi fuori? Mi sentii tradita nel profondo. Con una stretta al cuore decisi che dovevo cavarmela da sola. Ora sapevo che l'unico di cui potevo fidarmi era Derek, mio fratello. Mi alzai a fatica emettendo dei lamentii. Scostai il groviglio di foglie e rami e la luce del sole mi ferì gli occhi. Cercai di tirarmi fuori dalla buca quando vidi che a diversi metri di distanza da me c'erano dei Cacciatori che perlustravano la zona. Cazzo. Pensai che se fossi restata là mi avrebbero trovata sicuramente. Uscii dalla buca cercando di fare meno rumore possibile e con un sospiro di sollievo vidi che non mi avevano ancora notata. Iniziai a strisciare verso la foresta, una volta lì dentro sarei stata al sicuro e non era poi così lontana. Dovevo farcela. Così, pian piano, riuscii a trascinarmi verso la foresta. Ero quasi arrivata quando per sbaglio mi si conficcò un legnetto appuntito nella mano e mi sfuggì un gemito un po' troppo rumoroso. Un Cacciatore mi sentì e guardò nella mia direzione. Quando mi vide sgranò gli occhi e lanciò un urlo di battaglia. Erano in tre. Cazzo, cazzo, cazzo! Mi alzai in piedi in tutta fretta e iniziai a correre a più non posso con la testa che scoppiava. E ora cosa avrei fatto? Il legnetto era ancora infilzato nella mia mano, il sangue mi aveva ormai inondato la mano. Ignorando le costanti fitte di dolore in tutto il corpo continuai a correre con I Cacciatori alle spalle. Erano sicuramente più lenti di me, io ero piccola e agile, ma se loro mi avessero presa, ero sicura che con un pugno mi avrebbero stesa. Mi addentrai nella foresta facendomi largo tra gli alberi con le braccia. I rami iniziarono a farmi tanti piccoli tagli, aprendo quelli già fatti la sera prima, non solo sulle braccia e sulle mani, ma anche sul volto. Lacrimavo e le lacrime volavano via col vento che mi sferzava il volto. Non sapevo se sarei riuscita a continuare ancora per molto. Non ne potevo più, mi mancavano le forze e faticavo a respirare. Il cuore minacciava di uscire dal petto, cominciavo a rallentare il passo e ad inciampare. I Cacciatori invece sembravano molto più allenati di me nella corsa perché non ci misero molto a raggiungermi e non sembravano affatto affaticati. Iniziai a fare dei grandi passi e mentre correvo sembrava volassi, sembravo ridicola, ma non mi importava, sinceramente pensavo a sopravvivere. Ad un certo punto con le guance in fiamme, seppi che se avessi continuato sarei svenuta. Eppure la paura mi impediva di fermarmi. Non volevo tornare ad Adfectus House, da sola poi! Iniziai ad andare nel panico, ma di colpo sentii delle urla e lo scatto di un meccanismo. Ebbi il coraggio di fermarmi e voltarmi. Dietro di me non c'era nessuno, dov'erano finiti I Cacciatori? Poi notai un'enorme sacco di corda appeso ad una sequoia altissima. Continuavano a dimenarsi, ma la trappola sembrava resistente. Tirai un sospiro di sollievo e poggiai le mani sulle ginocchia per riprendere fiato. Poi di colpo, presa dal nervosismo, scoppiai in una clamorosa risata che terminò con un pianto nervoso. Ero salva. Estrassi un pugnale dalla tasca della mantella e mi avvicinai alla trappola con un ghigno. Vidi le guardie agitarsi. Ero abbastanza alta da arrivare alla base del sacco, così iniziai a punzecchiarli dal basso ridendo come una cretina. Dopo tutte quelle tragedie mi serviva proprio del divertimento. Anche se insano e sadico. Pian piano passai dal punzecchiare all'infilzare violentemente. Le loro urla mi risanavano, ero sadica e ne ero consapevole. L'odore del loro sangue fresco che si riversava sul terriccio aveva un profumo delizioso. Poi ripensando a Derek, decisi che non c'era tempo per i giochetti. Salii sull'albero e sgozzai il primo per poi pugnalare al cuore gli altri due, dopo che si erano dondolati in tutti i modi possibili per non farsi colpire. Mi asciugai il sudore dalla fronte con il palmo della mano e andai a pulire la lama del coltello con una foglia. Lo rimisi al suo posto e poi cercai di orientarmi. Derek si trovava nel magazzino naturale.. ma dove cazzo era? Sbuffando decisi di camminare alla cieca in attesa di un'illuminazione. Dopo ore di marcia ero esausta e la notte stava calando, così decisi di accamparmi ai piedi di una grande quercia e provai invano ad accendere un falò. Mi sentivo una disagiata totale. Iniziai a pensare alla passione che mi suscitava Derek e generai un bel fuoco. Pensai anche ad Alfred, speravo solo stesse bene. Ancora non riuscivo a credere che mi avessero abbandonata lì, quando senza di me non sarebbero neanche riusciti ad arrivare al capanno di foglie. Sentii dei crac crac a qualche metro di distanza. Cacciatori? O solo qualche animale selvatico della foresta? Mi alzai molto lentamente per non fare rumore, posai una mano sul coltellaccio appeso alla cintura e l'altra al pugnale nella mantella. Poi vidi una sfera grigia rotolare sul terreno verso di me, ero confusa, di cosa si trattava? Feci per avvicinarmi quando vidi che la sfera stava emanando dei persistenti bagliori di luce rossa.. proprio come una bomba.. sgranai gli occhi quando realizzai cosa fosse e mi buttai di lato proprio al momento dell'esplosione, ma non era una bomba qualunque, era una bomba di potere. Di magia oscura. Praticanti. Sentii come una scossa elettrica fortissima e il mio corpo bruciare come un tizzone ardente. Iniziai ad urlare a squarciagola per il dolore. I miei vestiti bruciacchiati caddero a terra in polvere assieme a qualche brandello della mia pelle. La carne sotto di essa era ora visibile e bruciava sanguinolenta. I due Praticanti si avvicinarono con uno struscio di mantelli. Iniziai a strisciare con ogni piccola parte del mio corpo che doleva immensamente. Ero appena stata bruciata viva e in quel momento avrei preferito essere stata mortale, perché essendo immortale potevo solo sentire il dolore all'infinito. Sapendo ormai che non c'era più nulla da fare mi accasciai al suolo in un bagno di sangue. Vedevo doppio e sapevo che per me, ormai non c'erano più speranze. Guardando il cielo decisi di dire addio al mondo. Perché mi avrebbero presa e imprigionata a vita. Il Praticante mi sollevò con entrambe le mani che scottavano ancora di magia oscura e mi scagliò a metri e metri di distanza, atterrai in una buca profondissima sbattendo forte la testa. Nonostante dopo una botta del genere sarei dovuta morire di dolore, mi sentivo stranamente meglio. La pelle si stava rimarginando facendomi urlare per l'agonia, eppure sentivo il potere scorrermi nelle vene. Il potere del Dominatore. Questo voleva dire solo una cosa, ero vicina a Derek. Con uno sforzo mi alzai in piedi animata dalla speranza di ritrovare finalmente mio fratello, la mia metà. Formai una sfera di magia nera aiutandomi con il potere del Dominatore, con questa ne avrei fatto fuori solo uno, ma era sempre meglio di niente. Per esercitare più potere avevo bisogno di Derek e al momento potevo solo arrangiarmi. La usai per saltare fuori dalla buca, capii che stavo volando e fu una sensazione bellissima. La scagliai su un Praticante le cui ossa caddero a terra scomposte ai piedi dell'altro Praticante. Iniziai a correre verso il potere che emanava Derek, in questo modo sarei riuscita a trovare la base dei Cacciatori, sentii il fruscio di passi veloci sulle foglie, alle mie spalle. Il Praticante mi seguiva veloce e se non avessi trovato in tempo la base avrei dovuto affrontarlo. Iniziò a mancarmi il fiato e lo sentii più vicino, poi nel fitto buio notai una luce e così iniziai ad urlare e a lanciare piccole sfere di luce, grazie al potere del Dominatore, non avevo bisogno di provare emozioni forti come al solito. << Praticante! Praticante! >> Urlai a pieni polmoni cercando di attirare l'attenzione delle guardie della base di Amanda Myrell. << Da questa parte! >> Continuai con la voce mozzata dalla fatica, mi buttai dietro un cespuglio per riprendere fiato. Vidi il cappuccio nero del mio inseguitore cercarmi con gli occhi attraverso il buio, quanto amavo il buio. Un Cacciatore apparve all'improvviso da dietro un albero e poi un altro e un altro ancora, iniziò l'inseguimento del Praticante che ora non poteva più farmi nulla. Ma I Cacciatori avrebbero potuto farlo eccome. Mi feci strada tra i rami degli alberi, vidi che alla porta era rimasta solo una guardia che sembrava agitata. La paura, mi serviva solo quella per batterlo. Mi feci strada con il pugnale stretto in mano e i vestiti in brandelli. Notai le telecamere e i sistemi di sicurezza su tutte le divise dei Cacciatori, se lo avessi ucciso sarebbe scattato l'allarme. Con destrezza rimisi il coltello nella cintura e cercai di sembrare autoritaria. << Ehi.. e.. l..ei non può stare ..qui.. >> balbettò Il Cacciatore inesperto stringendo il fucile nella mano così forte da far sbiancare le nocche. << Sono una Cacciatrice, mi ha attaccata Il Praticante mentre andavo alla ricerca della Dominatrice >> inventai con astuzia. << Ma non ha la divisa.. >> continuò lui impacciato. << Perché sono la più stretta alleata di Amanda, sei nuovo vero? Se non vuoi farti cacciare a calci in culo ti conviene spostarti! >> Esclamai perdendo le staffe, non volevo commettere l'ennesimo omicidio, anche perché se lo avessi fatto sarebbe scattato l'allarme e addio al mio piano perfetto dell'ultimo minuto. << S..si signora >> disse la guardia lasciandomi finalmente passare. Mi addentrai nell'edificio enorme. Era illuminato da fastidiose luci a neon e il corridoio spoglio era pieno di tubi attaccati su tutta la superficie della parete e del soffitto. Percorsi il lungo corridoio seguendo il potere che emanava da Derek. Man mano che mi avvicinavo a lui sentivo il potere crescere dentro di me. Procedetti fino a svoltare a destra e poi nuovamente a sinistra dove la luce traballava. Continuai a camminare senza ben sapere dove andare. Ad un certo punto sentii un urlo e le luci si spensero definitivamente. Avevo una paura matta, cristo santo. Andai alla radice del suono con passo svelto, quasi correndo. Continuavo a svoltare a destra e a sinistra come in un labirinto, ero così confusa.. D'un tratto mi ritrovai in un vicolo cieco, eppure ero sicura che la voce giungesse proprio da lì. Appoggiai l'orecchio alla parete grigia e sentii delle voci, come dei sussurri lontani. C'era qualcuno oltre quel muro. << Ehi tu! >> Esclamò qualcuno alle mie spalle, mi girai di colpo con il battito azzerato. Era un Cacciatore che mi veniva incontro incazzato. Sperai con tutta me stessa che non suonasse l'allarme. Presi il pugnale senza che lui lo vedesse e lo feci venire verso di me, fece per afferrarmi con la mano, ma io mi spostai. Cadde sul muro reggendosi con le mani e io lo pugnalai alla schiena. Il Cacciatore iniziò a vomitare sangue a fiotti. Grazie al cielo nessun'allarme partì, tirai un sospiro di sollievo, evidentemente scattava solo con le guardie esterne. Una lucina mi colpì agli occhi facendomeli sbattere numerose volte. << Identificazione >> disse una voce robotica, mi guardai intorno spaventata, ma poi capii ed ebbi l'idea del secolo. Raccolsi Il Cacciatore da terra e feci inquadrare i suoi occhi dalla lucina. << Identificazione riuscita >>. Il muro, che si rivelò una porta, si aprì ed entrai svelta. C'erano delle gabbie ovunque, una stanza di sole gabbie, come per le bestie, ma al loro interno c'erano Python. << Zoe! >> Urlò una voce familiare attirando la mia attenzione. Sgranai gli occhi quando vidi Dafne sporgere il braccio attraverso le sbarre. << O mio dio, state bene?! >> Esclamai accucciandomi accanto a loro. Ma sembravano in minoranza. << Dove sono Ian e Heather?! >> Domandai con il cuore in gola. Heather mi aveva tradita ferendomi nel profondo, ma tenevo comunque moltissimo a lei e Ian.. cristo santo. << Li hanno presi I Cacciatori, Zoe devi salvare Heather! >> Urlò Alfred con l'espressione contorta dal dolore. Aveva una fasciatura sporca di sangue sul bacino e il volto pallido ed esangue. << Di che parli? >> Domandai con il respiro bloccato dall'ansia. << Lei ci ha detto della sua visione >> continuò Holland con la voce ancora squillante. << Quale visione? DITEMELO! >> Esclamai stufa, perché non parlavano e basta? Stavamo solo perdendo tempo. << Ha visto che se tu fossi rimasta con noi ci avresti rallentati e quindi ci avrebbero trovati I Cacciatori. Ormai esausti dal combattimento con I Cacciatori, stavamo per essere catturati quando sarebbero arrivati I Praticanti che una volta sterminati I Cacciatori ti avrebbero inferto un colpo fatale. Ci avrebbero portati nella loro base e imprigionati. Tu a causa della distanza da Derek, non potendo morire, saresti entrata in coma finché tu e Derek non avreste potuto ricongiungervi nuovamente. Sarebbero passati nove mesi e noi saremmo riusciti a scappare senza di te. I Cacciatori avrebbero trovato una delle tre armi che possono uccidervi e avrebbero ucciso Derek, tu risvegliandoti, sapendo della sua morte avresti scatenato una guerra distruggendo il mondo. Ma ebbe anche un'altra visione, lasciandoti indietro noi saremmo arrivati qui in tempo e I Cacciatori pensando di attrarti alla base non sarebbero partiti alla ricerca delle armi, ma sarebbero rimasti al magazzino per aiutare gli altri a catturarti, così avrebbero scoperto che Heather è un' Osservatrice Del Tempo, l'avrebbero seviziata, torturata e poi uccisa, ma tu avresti potuto salvare Derek e scappare da qui. >> Quando Alfred finì di parlare avevo già le lacrime agli occhi, perché sapevo cosa stava succedendo in quel momento. Heather non mi aveva mai tradita, anzi, stava sacrificando persino la sua vita per me e Derek. Ero stata così stupida anche solo nel pensare che sarebbe stata capace di tradirmi, non potevo lasciarla morire. << NOOOO! >> Urlai disperata. In quel momento non pensai agli altri che potevano vedermi piangere. Il cuore mi batteva all'impazzata. Con un colpo ruppi le loro sbarre e ignorando le urla degli altri prigionieri che mi imploravano di liberarli, mi fiondai fuori uccidendo tutte le guardie che mi capitavano a tiro, a volte con il coltello, altre con il potere. Io dovevo salvare Heather. Non mi interessava delle loro vite. Io volevo la testa di Amanda Myrell su una picca. I miei amici mi seguivano spaventati e quando, continuando a girare in quel labirinto senza fine, pensai che non c'erano più speranze, sentii delle urla provenire dal vicolo di fronte a me. Tornai indietro afferrando una guardia morta per il braccio, trascinandolo lasciai una scia di sangue sul pavimento dietro di me. Poggiai le mani sul muro e la lucina riconobbe gli occhi spenti dell'uomo. La porta si aprì pian piano, facendomi vedere qualcosa di terrificante. Heather era inchiodata ad un palo con il corpo martoriato. Dei suoi folti capelli neri rimaneva ben poco e gli zigomi sporgenti erano tempestati di tagli sanguinolenti e di lividi. Il suo occhio sinistro era di un viola intenso e il labbro inferiore completamente spaccato. I suoi vestiti ridotti a stracci erano ricoperti di sangue raggrumato, una delle sue gambe era completamente storta in una posizione innaturale, mentre l'altra aveva un enorme squarcio su tutta la sua superficie, le mani erano fissate al palo da alcuni chiodi e a causa della forza di gravità, queste continuavano a scendere lacerando pian piano la carne. Heather aveva subito tutto questo solo per proteggere me e Derek e non rivelare nulla e io come l'avevo ripagata? Dandole della traditrice. Fu un istante, Il Mietitore le tagliò la gola dando fine alle sue agonie. Lanciai un urlo straziante che squarciò l'aria putrida di morte e le esclamazioni di soddisfazione dei Cacciatori intorno che si godevano la scena. La rabbia era parte di me, i miei capelli e occhi erano neri come la pece e tutto quello che volevo fare era vendicarmi. Iniziai a lanciare sfere mortali a tutti I Cacciatori, sia quelli che mi venivano incontro con l'intento di fermarmi sia quelli seduti sugli spalti da spettatori. Non ci vedevo più per la rabbia. Molti scapparono via urlando, altri cercarono di contrastarmi, finché la sala non restò vuota, c'eravamo solo io e il corpo esangue e senza vita di Heather. I miei amici mi raggiunsero quando le liberai le mani dai chiodi e incurante del sangue la strinsi a me. Il cuore chiuso in una morsa di dolore sordo. Non avevo mai provato tanto dolore in tutta la mia vita, un'altra crepa si formò sulla superficie di ghiaccio attorno al mio cuore. Piansi disperatamente e a lungo sotto gli sguardi addolorati degli altri. Al solo guadare il corpo esile e martoriato di Heather mi sentivo incredibilmente in colpa e mi si bloccava il respiro. Quel macigno sul cuore non accennava ad alleggerirsi e le lacrime non volevano cessare. Continuai a lanciare urla disumane cercando di sfogare il dolore ma un dolore così era troppo difficile da far passare. Heather era la persona più vera e leale che avessi mai conosciuto e non l'avrei mai ringraziata abbastanza, né mai mi sarei perdonata per ciò che le era accaduto. Avrei potuto salvarla. Era solo colpa mia.

L'Ultima Dominatrice || The Eversor Trilogy (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now