Forever

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<< Sta zitta! STA ZITTA! >> Urlava Alfred a Dafne tra le lacrime e i singhiozzi. Dafne continuava ad urlare disperatamente senza riuscire a smettere di piangere. Di colpo Dafne cadde a terra ammutolita. Derek aveva un bastone in mano e l'aveva appena colpita in testa. Mi alzai furiosa e mi lancia contro di lui << cosa ti salta in mente!? >> Esclamai rabbiosa, lui sembrò sorpreso dalla mia reazione. << Faceva troppo rumore. >> Disse lui senza battere ciglio mentre io scoppiavo di rabbia. << E quindi le sfondi il cranio?! >> Domandai retoricamente chinandomi a controllare se stesse bene. In realtà non ero così interessata zlla salute di Dafne, volevo solo trovare un pretesto per litigare con lui. << Esagerata! Le ho solo dato una botta in testa! >> Esclamò lui agitandosi. Mi rialzai e lo guardai negli occhi, il fiume di parole uscì senza che neppure me ne accorgessi e quando me ne resi conto era già troppo tardi: << tu forse non sai cosa vuol dire perdere una persona che si ama! Se io perdessi te ne morirei! >> Mi tappai la bocca all'istante portando entrambe le mani alle labbra. Gli avevo veramente appena urlato in faccia una cosa simile? Altro che rimprovero, era una dichiarazione d'amore. Lui impallidì e mi guardò con gli occhi sgranati, mi girai e feci per andarmene, ma lui mi afferrò il braccio. << Togliti di mezzo! Ne ho abbastanza di figure di merda per oggi >> l'ultima frase la sussurrai, ma temetti che l'avesse sentita ugualmente. Mi liberai dalla sua presa e iniziai a camminare il più velocemente possibile. Sentii lo sguardo di tutto il gruppo su di noi. Derek mi seguiva veloce. << Dove andate?! Non possiamo lasciare Holland qui! >> Urlò Alfred asciugandosi le lacrime. Mi voltai un secondo e lo guardai negli occhi che erano colmi di dolore. << Infatti voi restate, sono io che me ne vado >> dissi voltandomi i e continuando a camminare. Quanto ero stata stupida, lui me lo aveva detto chiaro e tondo che non mi amava. Cioè.. me lo aveva fatto capire piuttosto esplicitamente che, tra noi, non poteva esserci nulla. Eppure io non riuscivo a crederci. << Zoe >> disse Derek alle mie spalle << è inutile che scappi, io ti troverò sempre, ovunque andrai. >> E, detto questo, si fermò e restò a guardarmi mentre correvo via tra i folti rami degli alberi. Volevo solo scappare, andare in un posto sicuro e stare un po' da sola per poter dare sfogo ai miei sentimenti, al buio, così che nessuno avrebbe potuto vedermi. Continuavo a correre ignorando il dolore lancinante alle gambe, il respiro mozzato, ignorando il cuore in tachicardia, il sapore metallico in bocca e il volto paonazzo. Niente mi avrebbe più fermata dall'ottenere ciò che volevo, questa era la promessa che feci a me stessa, in quel momento e che avrei mantenuto ad ogni costo. Man mano che correvo riconoscevo gli alberi che bucavo da bambina per vedere se c'erano le fate. Ma da quando io e Derek avevamo attivato il potere del Dominatore, le fate erano tutte sparite. Il vento mi sferzava il volto mentre continuavo a tenermi il cappello fermo in testa per paura che volasse via. Quel cappello era diventato una parte di me. Poi mi fermai di colpo e senza rendermene conto scoppiai a piangere nel vedere il rifugio sotto le radici del salice dove io e Derek andavamo da bambini. Il nostro rifugio segreto. Mi chinai per entrarci, ma vidi che il buco era stato richiuso e questo mi fece impazzire. Afferrai un grosso ramo e iniziai a colpire il terreno, sapevo che sotto era vuoto e sarebbe dovuto cedere prima o poi. Continuai finché non sentii i primi rumori che indicavano il cedimento del terreno. Finalmente cedette e stavo per cadere di sotto. Per fortuna ripresi l'equilibrio e mi calai giù. Era esattamente come lo ricordavo, mancavano solo le fate a illuminarlo. Mi sedetti sul tronco d'albero che usavamo come sedia e ripresi a piangere. Perché stavo piangendo? Tutto questo era sbagliato e io ero debole, consumata, inutile, mi vergognavo immensamente e iniziai a tirarmi schiaffi in faccia da sola. << Smettila Zoe, smettila >> continuai a dire a me stessa. << Dovresti smetterla infatti. Sei solo una debole. >> Disse una voce. Mi alzai di soprassalto. Era Derek. Come aveva fatto a trovarmi così in fretta e a scendere nel buco senza che io lo avessi minimamente sentito? Lo diceva anche lui che ero una debole, ed era vero. << Vattene. >> Gli intimai con un ringhio. << Sei debole, sola e senza cuore. Vergognati delle tue lacrime e della tua debolezza >> sentenziò lui con l'espressione trasformata in una maschera di rabbia e freddezza. La parte più terribile di Derek stava emergendo, per la prima volta così intensamente. Si era sempre tenuto tutto dentro e ora avrebbe lasciato uscire tutto, nulla lo avrebbe fermato. << Smettila! HO DETTO VATTENE! >> Continuai ad urlare disperatamente affogando nelle mie stesse lacrime. << NO NON ME NE VADO! >> Urlò immediatamente lui preso da uno scatto d'ira così intenso che mi fece venire la pelle d'oca. Senza rendermene conto indietreggiai. Avevo forse paura? Lui se ne accorse e sembrò ammorbidirsi. << Tu sai solo respingere le persone >> dissi con voce pacata asciugandomi le lacrime che scendevano lungo il collo. << Tu sai solo fare loro del male invece! >> Esclamò lui battendo il pugno sulla parete di terra che si sgretolò sotto la sua mano. Quella frase mi ferì, Derek sembrò capire di avermi offesa, ma restò lì dov'era senza muoversi di un solo millimetro. Mi voltai e ricominciai a piangere senza riuscire a trattenermi. Non ce la facevo più, tutto quel dolore doveva uscire in qualche modo. Ogni singola lacrima che scendeva mi provocava una stretta al cuore. Improvvisamente le sue braccia mi circondarono e cercai invano di levarmelo di dosso. Continuai a ribellarmi violentemente, ma sembrò non volersi staccare per nessuna ragione al mondo. Mi arresi e lasciai che poggiasse la testa sulla mia spalla << perché piangi? >> Mi domandò poi. Quel tipo di domande mi innervosivano, conosceva la risposta perfettamente. << Sei stata tu a dirmelo, inutile che ti comporti così ora >> disse lui senza specificare. << Di che stai parlando? >> Domandai confusa e lui sembrò irritarsi. << Lo sai benissimo a cosa mi riferisco >> rispose. << No, non lo so invece. >> Continuai secca. Lo sentii stringere i pugni, le vene evidenti sulle sue braccia iniziarono a pulsare. << Quando hai detto che non vuoi stare con me! Che per te sono solo tuo fratello! >> Urlò. Sembrava proprio addolorato. << Non l'ho mai detto! Sei tu che sei saltato subito a conclusioni affrettate! >> Urlai liberandomi finalmente dal suo abbraccio e girandomi per guardarlo negli occhi. I suoi capelli erano neri come la pece e così anche i suoi occhi, mentre i miei erano bianchi. << Tu non mi hai fermato! >> Insistette lui arrabbiandosi sempre di più. << CI HO PROVATO! >> Sbottai alla fine, i miei capelli diventarono improvvisamente neri e vidi lui sbiancare. << Ci ho provato, ma ho capito che non insistevi perché per te sono solo una sorella e non mi ami.. in quel senso.. >> ammisi alla fine con grande fatica. Trattenni il respiro e lo vidi fare lo stesso. Perciò era chiaro.. chi tace acconsente. Per lui ero solo una sorella.. feci per ricominciare a piangere quando lui mi prese il volto tra le mani e mi baciò intensamente, subito i nostri capelli si tinsero di rosso fuoco e quella magia che nasceva tra di noi, che mi era tanto mancata, tornò viva e capii che non era mai andata via. Tra noi non ci sarebbe mai potuto essere solo un semplice legame di sangue, io e Derek eravamo letteralmente una cosa sola e questo non sarebbe mai cambiato. Io lo avrei sempre amato molto più di quanto si possa amare un fratello e tra di noi ci sarebbe sempre stata quella passione travolgente. Ero certa che anche lui provasse le stesse emozioni e non mi importava di ciò che pensavano gli altri. Io volevo stare con lui, non mi importava che fosse mio fratello e speravo che non interessasse neanche a lui. Si, ci avrebbero giudicati aspramente, ma saremmo stati noi due contro il mondo. Presi il suo labbro tra le mie labbra e lo mordicchiai, sempre più forte, tanto che ne uscì un rivolo di sangue che succhiai con sadico piacere. Lui fece lo stesso. Ci guardammo negli occhi, non c'era più bisogno di parlare. Mi resi conto che tutto intorno a noi c'erano delle lucine che illuminavano la caverna . Erano le fate! Non potevo crederci, ero certa fossero scomparse per sempre, invece erano tornate, per noi. Ci sorridemmo.

Uscimmo dal nostro rifugio segreto e ci incamminammo per raggiungere gli altri. Mi sentivo ardere dalla testa ai piedi ed ero felice più che mai. A metà strada li incontrammo mentre ci cercavano chiamandoci a gran voce. << Eccovi finalmente! >> Urlò Ian venendoci incontro. Dafne si era ripresa ma fissava il terreno con aria assente. << Dove avete sepolto Holland? >> Domandai. Dafne ebbe un fremito ma poi tornò subito a fissare il terreno senza fiatare. << Sotto un salice >> dissero Ian e Alfred in coro. Hector cingeva le spalle di Dafne con un braccio, tentando inutilmente di confortarla. Ci avviammo tutti verso la casa della nostra infanzia, ovvero, quella che avrebbe dovuto essere la nostra casa, ma che non lo era mai realmente stata. In lontananza vidi delle luci, ormai era quasi buio. Dovevamo sbrigarci se non volevamo essere trovati dai Praticanti. Non appena fummo vicini all'abitazione mi vennero i brividi. Io e Derek ci guardammo. << Pronta? >> Mi domandò ansioso. << Quando vuoi tu, fratello >> risposi con un mezzo sorriso.

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ciao a tutti, innanzitutto grazie mille per tutto, la lettura della storia, i voti e i commenti (che adoroo, continuate vi prego) siamo giunti al termine della storia e lo so che è troppo corta, me ne rendo conto, ma la storia è questa e non ci sono altre parti da aggiungere, ma ben presto inizierò il secondo libro della trilogia dell'Eversor. Tranquilli questo non è l'ultimo capitolo, bensì il penultimo, quando posterò l'ultimo capitolo vi farò anche una breve introduzione del secondo libro "Il Risveglio Di Formenis" okay basta spoiler! Spero che vi sia piaciuta la storia e che vi abbia fatto provare emozioni intense come quelle che provano loro, i Pythonissam. Grazie ancora per il vostro supporto! Baci❤️

L'Ultima Dominatrice || The Eversor Trilogy (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora