Capitolo 4

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Il grande giorno era arrivato: il mio primo giorno da giornalista ufficiale del Paris Saint-Germain.
Ero emozionatissima, infatti decido di passare la mattina e parte del pomeriggio, in casa e da sola.

Avere del tempo per me mi aiuta sempre a rilassarmi, e questo era un caso davvero importante.

Mi sono fatta una doccia fresca e poi ho passato il resto della mattinata stesa sul divano a leggere il mio libro preferito.
Quando arriva l'ora di pranzo, prendo in mano il cellulare e mi ritrovo millle notifiche, ma quella che apro subito è questa:
k.mbappe ha iniziato a seguirti

Sorrido tra me e me e ricambio il follow.
Anche se ci avevo parlato solo una volta mi era sembrato un ragazzo simpatico e gentile: un ottimo amico insomma.

Dopo pochi minuti mi arriva un messaggio da parte di Agnés.
Noto subito che aveva scritto tutto in maiuscolo, quindi capisco che stava sclerando per qualcosa.

-KYLIAN MBAPPÉ TI SEGUE?!! MA STIAMO SCHERZANDO?!!

Appena leggo il messaggio rido e le rispondo

SI, MA NON FARTI-
      300 FILM MENTALI

-LO SAI PURE TU CHE
LI FARÒ TUTTI GIORNI
-ok devo stare calma
-dimmi TUTTO

COSA TI DEVO DIRE?!-
sono la nuova giornalista-
è ovvio che mi ha seguita, ci siamo
conosciuti ieri all'allenamento.
è simpatico e tutto, MA NO

-MMMHH FARÒ FINTA
DI CREDERCI

ecco brava, ci sentiamo-
stasera

Dopo questa breve ma intesa conversazione con la mia migliore amica, torno al mio piatto di spaghetti.

Ero pronta.
Mi sono guardata almeno 10 volte allo specchio, per assicurarmi che tutto fosse perfetto.
Devo ammettere che quella polo del PSG mi donava.
Mi ero vestita in modo semplice, non troppo elegante ma nemmeno sbarazzino.
Sotto alla polo bianca indossavo dei pantaloncini di jeans neri e delle scarpe della nike di pelle.
Mi metto il mascara, l'eyeliner e un velo di ombretto marrone, ed ero pronta per uscire.

Scendo di fretta dalla scale del palazzo e, sulla mia 500, mi avvio verso lo stadio.
Il fatto di andare in televisione mi rendeva ancora più nervosa di tutto il resto.
Ma, una volta davanti allo stadio, mi faccio coraggio ed entro.

Gli spalti non erano ancora al completo, ma i tifosi si facevano già sentire.
"Adoro questo posto" penso osservando meravigliata l'immensa struttura attorno a me.
"Camila giusto?" sento un uomo chiedermi alle mie spalle.
Io sobbalzo leggermente e mi giro di scatto.
Annuisco e gli stringo la mano.
"Piacere, io sono Philippe Richard, sono un tuo collega e lo sarò per praticamente tutta la stagione" si presenta lui.
"Piacere, Camila Gomes. Se non si fosse notato è il mio primo giorno, sono davvero emozionata!" dico io sorridendo e Philippe fa lo stesso.
"Ho intuito. Tranquilla, io sono qui per darti una mano. Seguimi, tra poco andiamo in onda"

Una goccia di sudore misto tensione mi riga la fronte e il microfono quasi mi cade dalle mani sudate.
Non sapevo bene cosa dire, ma approfitto di un momento di silenzio per fare il mio ingresso.
"Questa è la seconda partita in casa del Paris. I tifosi sembrano molto carichi e, visto gli scorsi risultati, hanno un buon motivo per esserlo. Chissà se questa carica verrà trasmessa anche alla squadra in campo"
Dopo aver detto la mia parte guardo Philippe che mi fa un cenno con la testa, per dirmi che sono andata bene.

I minuti sono volati e il fischio dell'arbitro ha dato inizio alla partita 
Paris Saint-Germain - Monaco
Una partita molto combattuta, ma alla fine la squadra di casa ha avuto la meglio, sconfiggendo il Monaco per 2 a 0.

Era il momento delle interviste e io dovevo intervistare l'uomo partita, cioè Lionel Messi.
Ero così emozionata che non mi ero nemmeno preparata le domande, ma il mio spirito nato da giornalista mi ha fatto fare bella figura.

Mentre stavo uscendo dallo stadio per tornare a casa sento una voce familiare chiamarmi.
"Camila!"
Mi giro e vedo Kylian sbracciarsi, quindi lo raggiungo.
"Ehiiii, cosa c'è?" gli chiedo
"Volevo sapere com'era andato il tuo primo giorno!" risponde sorridendo.
"Oh! Beh è andato bene dai, sai...ho intervistato Messi quindi credo che sia stato piuttosto bello" dico ridendo e ride pure lui.
"Dimmi quand'è la prossima volta che verrai, così faccio un paio di gol e posso testare le tue domande da giornalista sportiva"
"Va bene, appena lo so te lo dico! Ci vediamo"
Ci salutiamo e io riprendo la strada che stavo facendo prima di essere chiamata.

Mentre stavo guidando per tornare a casa, ho riflettuto sul fatto che mi ero fatta amica un grande calciatore come Mbappè.
Mi sembravao strano ma allo stesso tempo normale.
Era una persone come tutte le altre ed era uno dei pochi che conoscevo all'interno del club.
Inoltre era simpatico e gentile, magari con il tempo mi avrebbe fatto conoscere anche i suoi compagni di squadra.

BLESSED || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora