Capitolo 43

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Vengo svegliata dal suono del campanello e, brontolando, mi alzo per vedere chi fosse arrivato.
Apro la porta, stropicciandomi gli occhi, e mi trovo davanti Dean.
Ma non posso avere un giorno tranquillo?
"Oh, ciao Dean" lo saluto io.
"Ehi"
Rimaniamo in silenzio per un po' di secondi e poi interrompo quel momento imbarazzante dicendo "Vuoi entrare ooo...?"
"Oh si certo"
Lui entra in casa timidamente e io chiudo la porta.
Vado in cucina, seguita da Dean, e preparo del caffè.
"Vuoi?"
"No, grazie ho già mangiato"
"Con che voglia ti sei alzato così presto?!" gli chiedo io ridendo.
"Non avevo sonno" risponde lui freddo.
Non mi aveva ancora perdonata.
Ci sta.
Io annuisco e inizio a gustare la mia calda bevanda.
"Scusa se ti ho svegliata"
"Oh tranquillo, anzi, menomale che mi hai svegliata, se no sarei andata avanti a dormire fino a tardi e devo andare a lavoro"
"Sono venuto qui per scusarmi" dice Dean, appoggiandosi al bancone.
"Non penso che tu ti ricorda com'è andata...sono io quella che deve scusarsi Dean"
"No Camila, avevi ragione. Sono stato egoista. Devo confessare che per colpa dei sentimenti che provo per te, ho un po' esagerato. Sei capace di decidere da sola, quindi sappi che qualsiasi decisione tu prenderai, io ti supporterò...a meno che sia proprio una cazzata" ammette il mio migliore amico.
"Grazie Dean...e scusami ancora per quel bacio" dico io abbracciandolo.
"Tranquilla è tutto a posto. Se il sedicenne Dean lo sapesse, starebbe andando di matto" dice lui ridendo e contagia pure me.
"Sono contenta che abbiamo risolto, veramente"
"Già, non ce l'avrei fatta a non parlarti più un'altra volta..." confessa lui.
"Io propongo di trovarti una ragazza, ora"
"Cosa?! No!"
"Sì! Ti sei visto? Non sarà difficile, basta andare nei posti giusti"
Finisco il caffè e metto la tazza nel lavandino.
"Che ne dici di quella ragazza...ehm...Amber! La nostra compagna del liceo, la pallavolista! Mi avevi detto che vi eravate rivisti"
"Sì, Amber. Ci siamo scritti ma non so se è il mio tipo. Comunque gioca a tennis..."
"Vabbeee stessa roba, dai lei è carina! Sappi che riuscirò a farvi mettere insieme" dico io ghignando.
Dean alza gli occhi al cielo e sbuffa.
"Ora devo andare a lavoro, ci vediamo Dean" lo saluto io.

Mi preparo, come al solito, di corsa e mi dirigo verso il centro della squadra.
Quel giorno avrei dovuto partecipare ad un video per il canale ufficiale del Paris Saint-Germain, quindi mi ero truccata e avevo raccolto i capelli in due treccie.
Vado direttamente al campo di allenamento, dove avremmo girato il video, e trovo delle telecamere già pronte.
"Camila! Eccoti qua!" esclama Philipe.
"Eccome, allora, cosa devo dire? Devo tipo intervistare i calciatori?"
"In realtà, ehm...no. Sarà un video di allenamento quindi devi inventarti qualcosa da dire"
Io vado in panico...e ora che faccio?
"No aspetta, cosa?! Non me l'avevi detto Philippe!" dico io tra i denti serratti.
Lui mi allontana dallo staff, che stava aspettando.
"Lo so Camila, l'ho scoperto ora pure io..."
"Ok ma non sei tu quello che deve parlare!"
"Siete pronti?" grida uno delle telecamere.
"Arriviamo!" risponde il mio collega.
"Camila ascoltami, inventati qualcosa. Sei amica dei calciatori no? Coinvolgili, alla gente piace" continua lui.
Io annuisco.
Coinvolgere i calciatori?
Voleva dire...coinvolgi Neymar.
"3, 2, 1, azione!"
"Siamo qui, al campo di, ehm allenamento e i giocatori si stanno...allenando? Eee ehm, la giornata è molto soleggiata...andiamo a fare qualche domanda in giro che è meglio"
I calciatori che si allenano al campo di allenamento.
Wow, non l'avrei mai detto.
Entro in campo e le telecamere mi seguono.
Mi dirigo verso Kylian, di cui potevo contare la collaborazione.
"Camila!" esclama il calciatore, venendomi incontro.
"Non so che dire quindi fai qualcosa" gli sussurro io nell'orecchio.
Lui annuisce e torna ad allenarsi.
Le telecamere lo riprendono tirare i palloni in porta e lui, dopo aver lanciato l'ultimo, fa la sua esultanza.
Io lo imito e lui scoppia a ridere.
"Non è così!" esclama lui.
"Ma come! Lo sto facendo uguale a te!" ribatto io.
"No, è più...così" ripete lui, mettendo le mani identiche a come ce le avevo io.
"Non vale! Io in mezzo ho le tette!" esclamo io facendo scoppiare a ridere tutti.
"E lamentatene!"

Dopo aver ripreso parte del loro allenamento, finalmente ero libera.
"Ehi bella brasiliana! Vieni qui!" grida qualcuno.
Mi giro e vedo Neymar appoggiato ad un palo della porta, che si sbracciava verso di me.
"Che vuoi?!" ribatto io, avvicinandomi.
"Saresti così gentile da portarmi dell'acqua?" mi chiede lui, facendomi gli occhi dolci.
E come potevo dire no davanti a quella faccia?
"Va bene" rispondo io sbuffando.
Vado alla ricerca di una borraccia e gli do la prima che trovo, sperando che fosse la sua.
"Tieni" dico io lanciandogli la borraccia, che lui prende al volo.
Mi giro per tornare a lavoro ma Neymar richiama la mia attenzione.
"Camila!"
"Sì?"
Fa una corsetta per raggiungermi e mi chiede "Lo so che dirai di no, ma ti volevo chiedere se stasera ti va di venire da me? Una cena e niente di più"
Ripenso alle parole di Dean: non cadere un'altra volta nella sua trappola.
Ma mi sembrava onesto e soprattutto, dato che lo conoscevo bene, sapevo che avrebbe rispettato le mie decisioni.
"Va bene" accetto io.
"Oh, non pensavo dicessi di sì...beh allora ci vediamo stasera, alle 7 e mezza?"
"Ok"
"Bene, a stasera" mi saluta facendomi l'occhiolino.
Dio quanto era bello.

Spazio autrice ♡
Eiii come va?
Credo che per oggi pubblicherò solo un capitolo, perchè non mi sento molto bene.
Spero vi piaccia :))
E non odiatemi se vi lascio così hahahah

BLESSED || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora