Capitolo 23

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Dopo aver svolto alcuni lavoretti in ufficio, decido di andare a vedere gli allenamenti della squadra.
Prendo le scale e arrivo al campo.
Appena esco dalla struttura un soffio di vento gelido mi solleva i capelli e ad ogni respiro una nuvoletta di vapore si forma davanti alla mia bocca.

"Camila Gomes! Ma da quanto tempo!" sento qualcuno chiamarmi, quindi mi volto alla mia sinistra.
Trovo il mio amico Kylian.
"Kylian Mbappè! Da quanto tempo!" ribatto io, andandogli incontro.
Facciamo un saluto con le mani che avevamo inventato noi e lui mi abbraccia.
"Allora, come va con il brasiliano?"
Non l'avrà mica detto a tutta la squadra?
"Cosa intendi?" chiedo io facendo la finta tonta.
"Andiamo Cami, so cosa c'è tra te e Neymar. Si capisce"
"Quindi non te l'ha detto lui?" gli chiedo io sussurrando.
"No" risponde anche lui con un sussuro.

Intanto osservavo i giocatori allenarsi.
Si divertivano e questo mi trasmetteva molta allegria.
Neymar era quello che scherzava più di tutti.
Prendeva sempre in giro i compagni, soprattutto se qualcuno gli faceva tunnel, e si metteva a fare i suoi soliti balletti.

"Ti va di fare una partita?" mi chiede dal nulla Kylian.
"Cosa?! Io?!" esclamo io, presa alla sprovvista dalla sua richiesta.
"Sì, chi altro?" risponde il francese guardandosi attorno.
"Non ho mai toccato un pallone in vita mia! Grazie per l'invito, ma rifiuto"
"Va bene" dice sottovoce Kylian.
"Ragazzi! Camila vuole fare una partita!" grida due secondi dopo, richiamando l'attenzione dei suoi compagni.
"Cosa?! No no! Ho detto di no" esclamo io.
Ma ormai loro avevano sentito e Kylian, Ney e Verratti mi stavano trascinando verso il campo.

"Allora, mettiamo in chiaro una cosa: mi avete costretta a giocare, quindi mi merito di stare con Leo Messi" dico indicando il calciatore, che annuisce sorridente.
"Va bene. Io starò nella squadra avversaria, contenta?" dice Ney in tono di sfida
"No aspetta, non l'abbiamo ancora deciso!" esclamo io, ma ormai il brasiliano era andato a prendere le pettorine.

Infine ero in attacco con Messi.
Già.
Proprio io.
A completare l'attacco con Leo Messi.
Che vi devo dire.
Almeno ci ho provato.

Per tutta la partita Neymar veniva apposta a darmi fastidio.
Mi rubava la palla quelle poche volte che la prendevo...cioè, mi correggo, quelle volte in cui per pietà i miei compagni me la passavano.
Si divertiva a farmi tunnel, si aggrappava a me mentre cadeva, tanto che una volta mi sono ritrovata sopra di lui.
Ma mi divertiva.
Quando cercavo di tenere la palla mentre lui provava di rubarmela, avevo un grande sorriso stampato in faccio, e valeva lo stesso per lui.
Però ho fatto un gol.
Ero ferma davanti alla porta e Messi me l'ha passata, non so come l'ho messa dentro.
Ho esultato manco avessi segnato nella finale del mondiale.
Dopo essere stata assalita dai miei compagni di squadra, sono andata davanti a Neymar e gli ho fatto la linguaccia, come una delle sue famose esultanze.
Lui era scoppiato a ridere e mi aveva detto "Che scema che sei"

"Ahh ragazzi che stanchezza" esclamo sedendomi al bar.
"Sei già stanca? Questo era solo il primo tempo" dice Hakimi, facendo l'occhiolino ai suoi compagni.
"Ha ha...molto divertente. Se non vi dispiace, vado a togliermi questi vestiti puzzolenti. Potevate darmi almeno una delle vostre divise da allenamento" mi lamento io.
Tutti scoppiano a ridere e rido pure io.

Mentre andavo verso l'ascensore, qualcuno mi tocca la spalla.
Mi giro di scatto e trovo Neymar.
"Che c'è?" gli chiedo sorridendo.
"Niente, volevo solo dirti che sei stata bravissima oggi"
"Devi ammettere che ti ho saputo tener testa"
"Ah si, ero proprio in difficoltà" mente il calciatore.
Io rido e gli tiro un leggero schiaffo sul braccio.
"Non mi hai dato tregua. Sono davvero così brava che il grande Neymar Jr mi teme a tal punto da rubarmi sempre la palla?"
"No, è che sei così bella che non riesco a starti lontana nemmeno per un secondo" dice spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
A quella frase arrossisco e sorrido, guardandolo dritto negli occhi.
"Lo pensi davvero?"
"Sì. Lo penso sempre. Tu non ti rendi conto di quanto sei bella Camila. Andare in giro con te è come andare in giro con un diamante. Tutti lo vogliono, ma nessuno se lo può permettere"
"Tu sì però" sussurro io.
Ormai eravamo a pochi centrimetri di distanza.
"E per questo sono l'uomo più fortunato del mondo"
Mi bacia, posando delicatamente una mano sui miei fianchi.
Io gli passo una mano tra i capelli, chiudendo gli occhi.
"Ehm, ragazzi scusate l'interruzione..." dice Gigio Donnarumma, interrompendo il nostro bacio.
Noi ci stacchiamo imbarazzati e lo ascoltiamo.
"Camila è arrivato un ragazzo che ti cerca. È fuori, sembra abbastanza preoccupato, penso sia successo qualcosa"
"Oh, grazie mille Gigio" lo ringrazio e mi avvio verso l'uscita.
Sento Neymar seguirmi, ma gli dico di restare lì.
Sapevo già chi era il ragazzo preoccupato.

BLESSED || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora