Capitolo 22

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Apro le persiane della finestra, trovandomi la stupenda vista sulla Tour Eiffel illuminata dall'alba.
Mi sentivo particolarmente serena quella mattina.
Quindi decido di andare a fare colazione alla tavola calda della mia amica Céline.
Mi metto il completo della tuta della Jordan, comodo come non so cosa, un giubbotto e scendo.

"C'è qualcuno?" dico entrando nel ristorante.
"Arriviamo subito!!!" esclama qualcuno dalla cucina.
Appena Céline mi vede, le esplode un sorriso a 32 denti e mi corre incontro.
"Camiiii" esclama la ragazza.
"Da quanto tempoooo" ribatto io sorridendo.
"Eh già. Novità?" mi chiede Céline preparandomi un cappuccino.
Se ci sono novità?
Oh cara Céline, ti sei persa molto.
"A parte che ho baciato e dormito con Neymar, no, nessuna novità" dico alzando le spalle.
La faccia della mia amica assumd un'espressione incredula e felice allo stesso tempo.
"COOOSAAA?!"
Io scoppio a ridere e do il primo morso al mio croissant alla crema.
"Raccontami tutto." mi dice seria Céline, sedendosi affianco a me.
"Allora, in pratica ci sono andata a letto e poi è stato uno stronzo assurdo. Ci siamo baciati eeee...niente, ora sto ancora elaborando"
"Camii sono contentissima per te" esclama felice la ragazza addentando il mio croissant.
"Ehi! Giù le mani!" dico scherzando.

Il mio telefono inizia a squillare e lo prendo dalla tasca dei pantaloni.
Sullo schermo vedo un nome che mi lascia smarrita.
"Neymar Jr"
Guardo subito impanicata Céline e lei mi fa segno con la testa di rispondere.
"Pronto?"
"Camila, ehi. Sono Ney...Neymar"
"Si, l'avevo capito"
"Bene, tra due minuti sono sotto casa tua e andiamo al centro"
"No aspet-"
"E non provare a dire che non sei pronta perchè stai bene anche con il pigiama"
A quel commento arrossico e la mia amica se ne accorge, infatti scoppia a ridere in silenzio.
"Va bene va bene. Sono al bar davanti a casa mia"
"Ok, arrivo"
E mette giù.

"Ehm, che cazzo faccio?" chiedo a Céline.
"Lo aspetti" risponde lei come se fosse ovvio.
"In questo stato?"
"Sì, sei tremendamente bella anche in tuta Cami, fattene una ragione"
"Grazie Celli, ti adoro" le dico abbracciandola.
"Ora vado, ci vediamo bella"
"Certo, ciao tesoro"
Esco dal bar e trovo la macchina del calciatore qualche metro più avanti ad aspettarmi.
Faccio un respiro profondo e mi avvicino.

Busso al finestrino e apro la portiera.
"Buongiorno" mi accoglie Neymar sorridente.
"Eiii, come va?" gli chiedo.
Mi allaccio la cintura e lui parte.
"Tutto bene. Anche se mi continuavi a venire in mente stanotte. Tu e i tuoi dannati occhi"
"Tu e il tuo dannato sorriso" ribatto io.
Mi guarda sorridendo e io ricambio imbarazzata.
Si crea un momento di silenzio ma lo rompo accendendo la radio.

Eravamo arrivati al centro del PSG, quindi Neymar scende al parcheggio sotterraneo e parcheggia la macchina nel suo posto riservato.
Scende prima lui e, da vero gentiluomo, mi apre la portiera.
Io faccio un inchino come ringraziamento e lui mi sorride facendo un cenno con la testa.
Mentre ci avviciniamo all'entrata, mi mette un braccio sulle spalle che pian piano scende fino alla vita.
A quel tocco sussulto lievemente, sentendo un brivido che mi percorre la schiena.

Appena entriamo così, Emilie, la receptionist, mi lancia uno sguardo felice e io ricambio con un sorriso.
"Ciao Emilie" la saluta con un cenno Neymar.
"Ei Ney, come va?" dice lei, appoggiandosi al bancone.
"Come puoi vedere, benissimo" risponde il calciatore, indicandomi con lo sguardo.
"Camila aspetta!" esclama la ragazza, fermandomi.
"È arrivata una chiamata per te. Era un certo Dean. Era preoccupato perché non lo avevi chiamato"
Aww, Dean. Che ragazzo premuroso.
"Grazie mille, Emilie. Lo richiamerò appena posso"

"Allora questo è il tuo ufficio eh...niente male" osserva Neymar, accomodandosi subito su una poltroncina.
"Eh già. La mia umile dimora"
"Chi è Dean?" chiede cambiando discorso.
"Ah Dean, è il mio migliore amico. Nulla di cui preoccuparsi"
"Com'è?"
"Intendi di aspetto?"
"Boh, si anche"
"Beh è moro, ricciolino. È alto, molto alto, gioca a basket"
"Ma è tanto alto? Tipo quanto più alto di me? 10, 20 centimetri?" mi chiede lui facendo diversi segni con le mani per indicare l'altezza.
"Non ne ho idea. Perchè ti interessa?" rispondo io ridendo.
"Così, per sapere"
"Sì...certo"
"Che c'è? Sono serio"
"Sai, ho l'impressione che tu sia...geloso?"
"Cosa?! NO! E di che?" esclama il brasiliano offeso.
"Ney, conosco Dean da quando avevo 5 anni. Siamo cresciuti insieme. Poi lui ti adora. Andrà fuori di testa quando gli dirò che posso farvi incontrare" lo rassicuro io mettendogli una mano sul braccio.
"Ok, mi fido" mi dice sorridendo.
Si alza e mi da un bacio.
Io gliene do un altro, ma lui lo prolunga appassionatamente.
"Ney, ney" dico io staccandomi da lui.
"Devi andare al campo" gli ricordo io
"Va bene. Ma sappi che tornerò per finirlo" mi dice facendomi l'occhiolino.
Io annuisco e chiudo la porta.
Ahhh stavo benissimo quando ero con lui.

BLESSED || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora