Capitolo 34

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2 mesi dopo

"Ney muovitiii dobbiamo uscireee" esclamo io aspettando il mio ragazzo.
"Sii un momento" risponde lui dal piano di sopra.
Il giorno della partenza era finalmente arrivato.
Ero emozionatissima di andare alle Hawaii, ma soprattutto di andarci con Neymar!
Era la nostra prima vacanza insieme e devo ammettere che ero anche nervosa.
Non avevamo mai "vissuto" insieme per 2 settimane, che era quanto saremmo stati via.
Ma mi sentivo pronta.
Andavamo abbastanza d'accordo e anche quando litigavamo, risolvevamo tutto dopo poco.

Trascino con forza la mia enorme valigia sul vialetto della villa del calciatore e Neymar e l'autista la caricano baule.
"Ma cosa c'è qui dentro? Una persona?" mi chiede lui rosso dallo sforzo.
"Sei stato fortunato, per due settimane avrei potuto portarmi il mio intero guardaroba" dico io guardando questa scena divertente.
La lascia cadere nel bagagliao e fa un sonoro sospiro dalla fatica.
Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso l'aereoporto.

Io e Neymar eravamo stati attaccati l'uno all'altro per tutto il lungo viaggio.
"Che film vuoi vedere?" mi chiede il calciatore dopo poco che eravamo partiti.
"Mhh non so, non ho voglio di vedere un film. Ho portato le carte, giochiamo?" propongo io.
"Certo amore" risponde lui dandomi un bacio sulla fronte.
Era la prima volta che mi aveva chiamata amore e mi era decisamente piaciuto.

Dopo ben 14 ore di viaggio, finalmente atterriamo all'aereporto di Honolulu, dove andiamo a prendere il motoscafo che avevavamo affittato per andare nell'isoletta che avevamo scelto.
"Wow fa davvero caldo" si lamenta il brasiliano durante il viaggio in barca.
"No vabbè serio? Che strano che faccia caldo alle Hawaii in estate!" ribatto io, beccandomi un'occhiataccia da Neymar.

Il motoscafo attracca al porticciolo dell'isola e un ragazzo del posto ci accoglie in una specie di golf kart.
"Signori! Benvenuti! Ai bagagli ci pensiamo noi! Salite pure" dice il ragazzo con allegria.
Ci accomodiamo sul suo piccolo veicolo e lui inizia a guidare a tutta velocità sulle strade dell'isola.
Attraversiamo il piccolo paese, pieno di natura, e arriviamo alla villa.
Era una piccola casa sulla spiaggia, abbastanza lontana dalla gente.
Dopo averci consegnato le chiavi e mostrato la casa, se ne va lasciandoci soli.
Io mi precipito fuori, togliendomi le scarpe per sentire la sabbia tra le dita.
La vista era spettacolare.
Le palme regalavano ombra alla casa e subito dopo queste c'era la spiaggia colpita dal sole cocente.
Il mare era cristallino e si poteva vedere il fondale anche da lontano.

Mentre ammiro il panorama, sento le braccia del calciatore avvolgersi attorno alla mia vita e mi giro per dargli un bacio sulle labbra.
"Allora, ti piace?" mi chiede lui tenendomi stretta.
"Se mi piace? Lo adoro" rispondo io sorridendo a quella vista.
"Ti do due secondi per metterti il costume" dice Neymar, mollandomi.
Io corro in casa e trovo le valigie in camera.
Apro la mia e prendo uno dei tanti bikini che avevo portato.
Raggiungo il brasiliano sulla spiaggia e insieme ci buttiamo in mare.
Mi mancava quella sensazione.
Non so come, ma sono convinta che l'acqua del mare che ti bagna il corpo riesce a rilasciare in te l'ormone della felicità. Non c'è altra spiegazione alla gioia che ti provoca un bagno in mare.

Una volta in acqua, inizio a schizzare il brasiliano, che fa lo stesso.
"Basta basta! Vengo in pace!" esclama lui ridendo.
"Va bene..." dico io alzando le mani.
Ma lui si avvicina a me e mi prende in braccio.
"Ney! Lasciami! Neyyy" esclamo io ridendo.
Lui mi butta dove l'acqua era più alta ridendo e appena ritorno in superficie, gli lancio tutte le maledizioni possibili.
"Stronzo! Vieni qui!" grido io al calciatore, che corre fuori dall'acqua.
Lo rincorro, alzando un gran numero di schizzi d'acqua, dov'era bassa.
Mentre lui continuava a correre, io mi fermo esausta con il cuore che mi batteva in gola.
Lui ritorna da me e mi spinge in acqua.
"Ma allora sei un vero stronzo!" esclamo io spostandomi i capelli bagnati dal viso.
Lui era piegato dal ridere e io ne approffito per tirarlo giù insieme a me.
Scoppiamo tutti e due a ridere e restiamo  sdraiati uno affianco all'altro.
"Oh madonna quanto ti amo" dico io prendendo il suo viso con una mano.
"No ti amo di più io" ribatte lui, dandomi un dolce bacio.

Il gracchiare dei pappagalli mi sveglia e io costringo pure Neymar a svegliarsi.
"Che vuoi?" mi chiede lui senza aprire gli occhi.
"Niente, mi ero svegliata e ho svegliato pure te" rispondo io attorcigliando le mie gambe con le sue.
"Torna a dormire" dice lui mettendomi una mano sul fondoschiena, ma io la sposto e mi alzo sbuffando.
Decido di fare un giro in paese, quindi vado a vestirmi.
Mi metto un costume semplice verde chiaro e sopra metto dei pantaloncini di jeans chiari e un top a canottiera bianco corto e abbastanza largo.
Mi raccolgo i capelli in uno chignon abbastanza disordinato, metto le mie infradito e prendo una borsa di tela.
Salgo su una bicicletta a nostra disposizione e pedalo verso il villaggio.

Mi sentivo in uno di quei film dove la protagonista vive su un isola paradisiaca e ha una vita perfetta.
Il vento sollevava le ciocche dei miei capelli mori e il sole mi scaldava le guance.
Mi fermo davanti ad una bancarella che vendeva frutta e scendo dalla bici per andare a comprare qualcosa.
La signora dietro alle ceste mi inizia a parlare nella lingua locale ma io la fermo, cercando di spiegare in un inglese un po' arraggianto che non ero del posto.
Lei allora mi inizia a parlare in portoghese, capendo al volo da dove provenivo.
"Cosa vuoi bella?" mi chiede lei.
"Quelle arance hanno proprio un bell'aspetto, me ne dia una dozzina" dico io indicando della arance di un'arancione acceso.
"Vuoi altro?"
"Mhhh...anche del mango e dell'avocado"
Metto i frutti nella borsa e dopo aver pagato, saluto la gentile signora e salgo in sella alla mia bicicletta.
Pedalo senza una meta precisa e mi ritrovo in un quartiere piuttosto povero, vicino alla spiaggia.
C'erano soprattutto adolescenti che giocavano a pallone per le strade e anziane che passeggiavano chiaccherando.
Scendo dalla bici e cammino spigendola con le mani dato che c'era molto "traffico".
"Ehi!" grida qualcuno.
Mi giro e vedo un ragazzo biondo piuttosto alto che mi chiamava agitando la mano dalla spiaggia.
Confusa mi avvicino a lui.
"Ci manca una persona, sai giocare a beach volley?" chiede il ragazzo, seguito da un gruppo di ragazze e ragazzi più o meno sui 18/19 anni.
"Certo" rispondo io e seguo il biondo al campo improvvisato di beach volley.
Dico improvvisato perchè la rete era fatta da una telo attaccato tra due palme e il campo era delimitato da delle corde.
Appoggio la mia roba per terra, mi tolgo la canottiera e inizio a giocare con i ragazzi.

"Grande Camila!" esclama il biondo dandomi il cinque, alla fine della partita che avevano vinto noi.
"Uff che caldo" dico io asciugandomi il sudore sul viso.
"Ed è per questo che noi dopo le partita ci facciamo un bagno in mare" dice una ragazza dai capelli neri e con un viso davvero grazioso.
"Mi piacerebbe, ma devo tornare a casa. Ci vediamo" dico io ricordandomi che avevo lasciato Neymar a casa.
"Quando vuoi, noi siamo qui!" esclama il ragazzo biondo.
Io li saluto e torno nella mia villa in bici.

"Ney! Sono tornata!" grido entrando in casa.
Ma nessuno risponde.
"Oiii...Ney! Neymar!" richiamo io.
Niente.
Preoccupata vado in camera e lo trovo dormiente sul letto.
Sbuffo e mi butto addosso a lui.
"Svegliaaaaa" dico io seduta a cavalcioni del calciatore.
Lui finalmente apre gli occhi e mi guarda con un'espressione corrucciata.
"Ho fatto in tempo ad andare a comprare della frutta e a giocare a beach volley! Non credevo fosse un dormiglione!" dico io ridendo.
Lui mi mette le mani sui fianchi e mi porta a sè.
"Daii devi alzarti da sto lettooo" esclamo io ridendo, ma Neymar mi prende il viso e mi inizia a baciare con passione.
Io lo seguo e sento la sua mano posarsi sul mio sedere.
Io invece gli passo le mani tra i capelli ricci.
"Ok ora basta" dico io staccandomi dalle sue labbra, ma lui continua a darmi dei baci sul collo.
"Ney, se ti alzi avrai questo tutto per te stasera" dico io indicando il mio corpo.
Lui mi guarda sorridendo e mi scosta per alzarsi.
"Miracolo!" esclamo io alzandomi pure io dal letto.
Andiamo in cucina e io preparo una spremuta per entrambi, che ci gustiamo sulla veranda, con una vista meravigliosa.

Spazio autrice ♡
Eii lettori!
Anche se siamo nel pieno dell'inverno mi manca davvero l'estate, credo che si sia capito hahaha
Comuuunque...vi auguro un felicissimo Natale!!!!
Ci vediamoo :)))

BLESSED || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora