Capitolo 35

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"Svegliaaaaa!" esclama il mio ragazzo scoprendomi dal lenzuolo.
"Uhm...che ore sono?" boffonchio io mettendo la testa sotto al cuscino.
"Sono le sette" risponde Neymar.
"Cosa?! Le sette?! E perchè mi hai svegliata?! Torniamo a dormire..." mi lamento io.
Ma il calciatore mi toglie il cuscino dalla faccia e si siede affianco a me.
"Cami, siamo a metà della nostra vacanza e non abbiamo fatto niente, quindi ho organizzato una lezione di immersione!" mi spiega lui emozionato.
"Immersione?! Ma perchè così prestooooo" esclamo rotolandomi giù dal letto.
Il brasiliano mi prende per un polso e mi trascina fino al bagno, mentre io mi ero riaddormentata.
"Ora preparati, la colazione la facciamo sulla barca" mi ordina lui e mi lascia sola.
Sto qualche minuto a fissarmi allo specchio per poi finalmente svegliarmi.
Mi lavo, mi vesto e raggiungo Neymar fuori.
"Eccomi" dichiaro io, affiancando il calciatore che si stava godendo il sole mattutino.
"Oh finalmente!" esclama lui, beccandosi un'occhiataccia da parte mia.
Saliamo sul motoscafo che avevamo affittato e ci dirigiamo verso il molo, dove troviamo un grande catamarano che ci stava aspettando.
"Ney! Da quanto tempo amico mio!" dice il ragazzo a bordo della barca e abbraccia il calciatore.
"Carlos, lei è Camila, la mia ragazza"
"Piacere, sono Carlos. Conosco Neymar da quando eravamo piccoli, siamo cresciuti insieme e Dio ci ha riuniti qui!" dice Carlos, tutto sorridente.
Io gli stringo la mano e mi presento.
"Perfetto ragazzi, ora la mia collega Kiara vi spiegherà come ci si immerge e poi possiamo andare in mare aperto" ci dice Carlos.
Quindi Kiara, una ragazza molto abbronzata con dei lunghi capelli scuri raccolti in molte treccine, inizia a spiegarci le cose fondamentali sull'immersione.

"Nervosa?" mi chiede Ney, sul bordo della barca poco prima di immergerci.
"No, tu?" rispondo io, sicura di me.
"Mh...no"
Si capiva dalla sua voce che non era del tutto convinto, ma d'altra parte non lo ero nemmeno io.
Adoravo il mare ma mi aveva sempre un po' inquietata l'idea di non poter vedere cosa c'è sotto di te.
Ma per fortuna, le acque dove ci aveva portati Carlos non erano molto profonde.
"Pronti? Tre, due, uno...giù!" grida il ragazzo, che si immerge con noi.
Dopo qualche secondo in cui non capivo dove ero, finalmente riesco a vedere il magnifico fondale marino.
Neymar prova a dirmi qualcosa, ma io sentivo solo dei rumori incrompensibili.
Carlos ci chiede a segni se andava tutto bene e noi rispondiamo entrambi con il pollice in su.
Ci fa segno di andare più in giù e noi lo seguiamo.
Eravamo vicini al fondale e potevamo osservare i coralli e anche i piccoli pesci che li abitavano.
Di tanto in tanto sbucavano dei granchi, che spaventati ritornavano nelle loro tane.
C'erano anche delle stelle marine ed erano davvero stupende.
Stavamo girando tranquillamente tra i pesci, di diverse taglie, quando Carlos ci indica un punto lontano.
Io e Neymar ci giriamo verso quel punto ma io non riesco a vedere niente.
Solo dopo capisco che Carlos stava cercando di mostrarci uno squalo.
Era uno di quelli "innocenti", che non se li lasci in pace non ti fanno niente.
Ma era bello grosso, infatti appena lo avevo visto ero saltata addosso a Neymar, che era scoppiato a ridere.
Lo squalo si stava pian piano avvicinando a noi e mi faceva sempre più impressione ma anche curiosità.
Era emozionante vederne uno dal vivo, in libertà, per la prima volta.
La nostra guida riesce pure ad avvicinarsi e a toccarlo, ma lui non sembrava aver gradito quel contatto infatti si era allontanato.
Torniamo in superficie e saliamo sul catamarano.

"Che figata!" esclamo io togliendo la maschera e il boccaglio.
"Soprattutto la parte in cui mi sei saltata addosso per lo squalo" ribatte Neymar divertito.
"Stai zitto!" dico io tirandogli uno schiaffetto sul braccio.
"Quello era uno squalo pinna nera, come avete visto sono del tutto innocenti ma possono raggiungere anche grandi dimensioni. Quell'esemplare era una femmina e ci fa spesso visita, la riconosciamo perchè ha una pinna più corta dell'altra" ci spiega Carlos.
"Beh fa un bell'effetto!" dico io ridendo.
"Già" ribatte il ragazzo, anche lui ridendo.
Kiara ci porta della frutta e dell'acqua, quindi iniziamo a mangiare chiacchierando con i due biologi.

"Passami quella tavola!" grido a Neymar, che si stava rilassando su una sdraio.
"Cosa?" mi chiede lui dalla spiaggia.
"Fa niente" rispondo io tra me e me.
Prendo una tavola da surf dalla cabina e corro in mare.
"Uoooooo ho ho! Da quando sai surfare?" esclama il calciatores sorpreso, alzandosi dal lettino e togliendosi gli occhiali da sole.
"Da sempre" rispondo io, buttandomi sulla tavola.
Inizio a remare con le mani e mi avvicino alla prima onda.
Mi alzo sulla tavola e inizio a cavalcare un onda, poi un'altra, e un'altra ancora.
Mi mancava quella sensazione.
Era da anni che non surfavo e sentire gli schizzi d'acqua che mi bagnavano i piedi e il vento che mi sollevava i capelli erano una sensazione liberatoria.

Dopo aver surfato un po', torno a riva.
"Wow, è stato davvero un bello spettacolo" dice Neymar, appena esco dall'acqua.
"Scemo!" esclamo io divertita.
"Vieni qui" dice lui, facendo segno di mettermi sulle sue gambe.
Butto la tavola per terra e mi siedo su di lui.
Metto un braccio dietro alle sue spalle e lui posa una mando sulla mia coscia.
Restiamo in silenzio, persi l'uno negli occhi dell'altro.
"Ti sto bagnando tutto" dico io ridendo.
"Lo so, non mi interessa" risponde lui sorridendomi.
Prendo il suo viso tra le mani e gli lascio un leggero bacio sulle labbra.

Spazio autrice ♡
Eii, nuovo capitolo!
Spero che la loro vacanza vi stia piacendo!
Volevo inoltre dirvi che sto scrivendo una nuova storia, l'avevo iniziata un po' di tempo fa e ora la sto riprendendo.
Si chiama "La gemma di Kana" ed è uno stile tra l'avventura e il mistero.
Se volete, andate a leggerla e ditemi cosa ne pensate :)
Al prossimo capitolo ♡

BLESSED || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora