Capitolo 46

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Ero sul divano, in tuta e top, che guardavo sulla televisione "Peaky Blinders", una delle mie serie preferito, quando vengo interrotta dal suono del campanello.
Era lui.
Metto in pausa l'episodio e sistemandomi i capelli, mi fiondo ad aprirgli.
Appena apro la porta, vedo il calciatore con in mano un mazzo di rose.
"Wow, è per me?" chiedo io.
"Certo. Tieni" risponde lui consegnandomi i fiori.
"Grazie Ney" lo ringrazio io con un abbraccio.
"Figurati...aspetta, dammi qua, so già dove metterli" dice lui, prendendomi il mazzo dalle mani.
Va in cucina e mette le rose in un vaso vuoto, sul davanzale interno della finestra.
"In effetti stanno bene" ammetto io osservando il suo lavoro.
"Come a te sta bene quella tuta. Giuro che te ne regalo altre mille" dice Neymar mordendosi il labbro.
Io scuoto la testa.
"Anche se staresti meglio senza" aggiunge lui avvicinandosi sempre di più
"Uuuu, sei già partito in quarta Da Silva Santos eh?" ribatto io con un sorriso malizioso.
"Se mi chiami con il mio cognome, cosa ti aspetti Gomes?" dice lui, guardandomi dritto negli occhi.
Io ero appoggiata di schiena al bancone della cucina e lui si era messo davanti a me, accarezzandomi il viso.
"Sei bellissima" sussurra lui osservandomi attentamente.
"Pure tu"
Mi prende delicamente il mento con una mano e lo avvicina al suo, annullando le distanze con un bacio.
Era un bacio dolce, sensuale e, stranamente, calmo.
Dopo poco ci stacchiamo e entrambi sorridiamo.
"Allora sai baciarmi senza rubarmi tutto l'ossigeno, impressionante" lo stuzzico io.
"Strano vero? Non sono sempre eccitato" ribatte lui.
"E quello che sento lì sotto cos'è allora?"
Vedo la sua bocca aprirsi in un sorriso e il calciatore sbuffa.
"Mi hai sgamato. Ma dovresti saperlo..."
"Sapere cosa?"
"Che quando ci sei te non posso controllarmi" dice tutto d'un fiato.
Mi solleva e mi fa sedere sul bancone.
Le sue mani avvinghiano il mio fondoschiena e uniamo le nostre labbra in un bacio passionale e frenetico.
"Cami" sussurra lui tra un bacio e l'altro.
"Cosa? Ti sto rubando tutto l'ossigeno?" ribatto io ansimante.
"Cazzo se ti amo"
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondi e poi torniamo a baciarci.
Il brasiliano mi prende in braccio e mi butta sul divano.
Si toglie la maglietta e i pantaloni e poi mi sfila il top e la tuta, così rimaniamo in intimo.
Era bello come me lo ricordavo.
I suoi tatuaggi lo rendevano ancora più attraente.
"Sbaglio o ti sono cresciute le tette?" esclama lui, vedendomi in reggiseno.
"Mhh può darsi" rispondo io, guardandomi il seno.
"Dio mi ha voluto fare un regalo" dice lui indicando il cielo e io scoppio a ridere.
Io ero sdraiata e Neymar era seduto a cavalcioni su di me.
Lo tiro verso di me e gli lascio diversi baci sul collo, mentre lui mi slaccia il reggiseno.
Lo lancia via e, tra un bacio e l'altro, sussurra "Sì, ti sono cresciute"
"Smettila! Pensa ad altro" lo rimprovero io.
La sua mano scende fino ad arrivare alle mie mutande e mi guarda per un segno di consenso.
Io annuisco con la testa e lui procede a sfilarmi le mutande, mentre io gli tolgo le sue.
Ora eravamo completamente esposti.
Entrambi senza vestiti e con una voglia pazza di fare sesso.
"Aspetta, Ney, fermo" dico io allontanandolo.
Lui mi ascolta e si ferma.
"Non stiamo usando le protezioni, non è sicuro"
"Tranquilla, è tutto a posto"
"Ma Ney-"
"Ti fidi di me?" mi chiede, avvicinandomi al mio viso.
Io annuisco e lui dice "Allora lasciati andare. Non succederà niente, fidati di me. Ora torniamo a quello che stavamo facendo, che mi piace sentire i tuoi gemiti"
"Scemo" esclamo io, passandogli una mano tra i capelli.
"Beh, vedo che questo scemo ti piace" ribatte lui tra un bacio e l'altro.
"Mi è sempre piaciuto"

Mi rimetto la tuta, mentre il calciatore indossa la maglietta.
"Uff mi mancheranno le tue tette" si lamenta lui, toccandomele.
"Loro sono qui solo per te" ribatto io, spostandogli le mani.
"Sei venuta?" mi chiede dal nulla Neymar.
La sua domanda mi coglie impreparata ma gli rispondo bruscamente "Seriamente? Perchè tutti voi uomini dovete fare la stessa domanda!"
"No no scusa, non volevo offenderti...è che, voglio solo che ti piaccia...alcune volte non so se sono abbastanza" risponde lui timidamente.
Io mi calmo e gli rispondo avvolgendo le mie braccia attorno al suo collo.
"Tu sei più che abbastanza. Sei tutto"
"E tu sei il mio tutto" ribatte lui.
Sento ancora quelle farfalle nello stomaco, quella sera non volevano proprio darmi tregua.
I miei occhi si inumidiscono e io sorrido.
"Non puoi dirmi queste cose però, mi fai piangere" dico io ridendo.
"Nooo, non piangere. Di solito non sono così sentimentale" ribatte lui dandomi un bacio sulla fronte.
"No non sei tu il problema, è che...nessuno mi aveva mai detto queste cose...e- e io non sono abituata. Sono ormai immune agli insulti, di quelli ne ho sentiti a vagonate. "Troia" "Perdente" "Tornatene al tuo paese" "Non ce la farai mai"...non me ne frega più niente delle persone che mi insultano, ormai so che sono solo invidiose. Ma i complimenti, quelli non ce la faccio a sentirli. Mi vengono in mente tutti quelli che mi hanno detto delle persone false...e ora ho paura di sentirmeli dire. Saranno veri o no?" sbotto io iniziando a piangere.
Non mi ero mai aperta così tanto davanti a Neymar.
"Amore, amore guardami. Fidati di me, tutti i complimenti che la gente ti fa sono veri. Perchè tu sei una persona unica. Hai così tanti pregi che non riesco nemmeno a elencarli tutti. Fregatene di quello che ti dicevano, perchè tu ce l'hai fatta. Hai la vita che sognavi no? Manda a fanculo tutti gli invidiosi!"
Mi asciuga le lacrime e io lo abbraccio forte.
"Ti amo Ney" dico io alzando la testa dalla sua spalla per guardarlo negli occhi.
"Pure io Cami"
Sorridiamo entrambi e io mi stacco da lui correndo in cucina.
"Ora ho fame" dico io, aprendo il frigorifero.
"Pure io, cosa hai lì dentro?" mi chiede lui raggiungendomi.
Sento le sue braccia avvolgermi la vita da dietro e io sussulto al suo tocco.
"Ehm...se vuoi posso fare della pasta con il sugo" dico io mentre cerco qualcosa da mangiare.
"Mi va benissimo" risponde dolcemente lui.
Io mi giro per dargli un bacio e poi gli ordino di apparecchiare sull'isola in cucina.
Mentre aggiungo il sugo alla pasta, Neymar si avvicina aprendo la bocca.
"Oh andiamo! Tieni!" esclamo io imboccandolo con un cucchiaino colmo di sugo e lui se lo gusta compiaciuto.
"Ti accontenti di poco" osservo io mentre mi siedo per mangiare.
"No il mio obbiettivo era farmi imboccare da te" ribatte lui facendomi l'occhiolino.
Io mi limito a scuotere la testa e a ridere.
Quanto mi faceva impazzire quando faceva così.
Pure quando mangiava era bello.
Ma è possibile essere perfetti?
Perchè lui è più che perfetto.

BLESSED || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora