Capitolo 27

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"Camila sbrigatii" mi urla Nathan dalla cucina.
"Sii arrivooo" rispondo io mettendomi gli orecchini.
Mi fiondo fuori dal bagno e prendendo la borsa, esco di casa seguita dal mio amico.
"Grazie mille Nathan, veramente" lo ringrazio mentre saliamo sulla sua macchina.
"No problem, lo sai che quando hai bisogno io ci sono" risponde Nathan facendomi l'occhiolino.

Nathan è un tipo forte e in gamba.
Suona la chitarra elettrica in una band e viva da solo da quando...beh, da quando i suoi l'hanno cacciato di casa.
Il motivo?
A 19 anni ha messo incinta la sua ragazza, che a dire la verità era una stronza e ha fatto sesso con praticamente mezza scuola, ma questo genitori di Nathan non lo sanno.
Tornando a noi, dopo l'accaduto, è diventato un bravo ragazzo, non che prima non lo fosse, ma insomma, non ne vuole più sapere di ragazze.

"Eccoci" dice il biondo fermandosi davanti allo stadio.
"Grazieee" esclamo io abbracciandolo e scendo dalla macchina.
Vengo investita da un vento gelido che mi fa tremare i denti e le mie unghie diventato subito blu, quindi mi metto guanti, cappello e sciarpa...tutti rigorosamente del Paris Saint-Germain.
Era Gennaio ed eravamo ancora nel pieno della Ligue 1.
Quella sera sarei andata a vedere psg - stade brestois.
Ero da un po' di partite che non andavo a commentare a bordo campo e ora che ero finalmente tornata nello stadio ero emozionatissima.
Passo per il corridoio sotterraneo, incrocio qualche calciatore, che saluto, e infine sbuco sul campo.
Gli spalti erano pieni e le due curve si stavano già facendo sentire.
Mi guardo intorno in cerca dei miei colleghi e vedo Philippe che si sbracciava, quindi lo raggiungo.

"Buonasera Camila! Come va?" mi chiede sorridente lui.
"Benissimo! Tu?" rispondo io ripensando a tutto ciò che era accaduto in quelle settimane.
"Bene dai. Carica per stasera?"
"Carichissima!"
Qualche minuto prima dell'entrata dei giocatori in campo, le telecamere si puntano su di noi ed io e il mio collega iniziano a parlare.
"La formazione di oggi vede donnarumma in porta, in difesa Hakimi, Marquinhos, Sergio Ramos e Bernat, in centrocampo Verratti, Paredes e Gueye, mentre l'attacco stellare con Messi, Mbappè e Neymar"
Quando lo nomino, Philippe mi guarda e io arrossisco, ma faccio finta di tossire coprendomi con una mano.

"Allora, come va con il brasiliano?"
"Troppo lungo e complicato da spiegare"
"Perchè? Cos'è successo?"
Ma la squadra era già entrata in campo e io lo ignoro.
Diciamo che non volevo andare in giro a tutti che Neymar era praticamente il mio ragazzo.

Mentre la telecamera riprendeva uno ad uno i calciatori in fila, Neymar mi continuava a guardare e io ricambiavo sorridendo.
Fischio d'inizio.
Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso.
Quando aveva la palla incantava tutti, pure gli avversari.
Infatti la partita è finita 2 a 0, con una grande predominanza del Paris.
Quando l'arbitro aveva fischiato la fine della partita, Neymar, dopo aver festeggiato con suoi compagni, era corso da me e mi aveva sollevata da terra.
"Ehi cosa fai?? Mettimi giù" esclamo io
Lui obbedisce e mi mette le mani sulla vita, mentre io avvolgo le braccia attorno al suo collo.
"Sei stavo bravissimo" gli dico io guardandolo negli occhi.
"Grazie. Mi rimangono poche forze e le tengo per te...stasera, a casa mia..." suggerisce il brasiliano con un sorriso malizioso.
"Mi piacerebbe, ma ho già promesso ad Agnés che sarei andata da lei al pub...vieni anche te" ribatto io accarezzandogli i capelli.
"Va bene, ma sappi che sei in debito" accosente Neymar.
"Oh andiamo! Mica sei in astinenza di sesso!" esclamo io e lui senza dire niente mi bacia.
"Spero per te che nessuno ci abbia visti" dico io staccandomi da lui.
"Tanto prima o poi la gente dovrà saperlo" dice lui alzando le spalle.
"Già, ma aspettiamo il momento giusto no?"
"Ovvio, quando sarai pronta tu lo sarò pure io"
Mi da un bacio sulla fronte e io lo stringo ancora di più.
Ma il nostro momento viene interrotto da Kylian.
"Ei Ney- Oh, scusate...non volevo...ehm, continuate pure" dice lui imbarazzato.
"Grazie" ribatte Neymar guardandolo male.
"Tranquillo Kylian, stavo giusto per andare" dico io staccandomi dal brasiliano.
Lui mi fa gli occhioni tristi e io, prima di andare, gli do un bacio.
"Ci vediamo dopo" lo saluto e lui ricambia.

BLESSED || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora