Capitolo 4

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Di storie ce ne sono tante, pensavo fossi l'ultima invece no, in fondo anche tu sei solo un segno in più; e sulla pelle fa più male, continuerà a bruciare anche se ora lo so, in fondo anche tu sei solo un segno in più.

~Fedez ft Noemi

Quanto è buono il suo profumo.
Se non mi sbaglio è la fragranza di one million maschile, e io adoro quel profumo.
Neanche me ne accorgo che ho la faccia spalmata sul suo dorso scolpito, e sto dannatamente odorando il suo bellissimo profumo.

"Bellezza! Fiuti meglio di un cane" azzarda a dire mette scende dalla moto.

Arrossisco di vergogna e rispondo malgrado il mio stato "un cane? Bada a come parli bello"

Il suo sorriso si allarga mentre toglie il casco e scompiglia i capelli perfetti.

"Sono bello quindi?"

Sospiro togliendomi il casco velocemente e guardandomi intorno.

"Dove siamo?" Chiedo scocciata

"Bellezza non ti agitare! Averti addosso non è stato per niente male."

Alzo gli occhi al cielo "mi dici dove siamo?"

C'è un buio incredibile illuminato da un unico lampione e siamo praticamente in mezzo al nulla, inizio a preoccuparmi.

"Non siamo ancora arrivati. Questa è soltanto una fermata" sbuffa "tu rimani qua non ci metterò tanto"

Lo guardo sconvolta "stai scherzando? Io non ci rimango qui da sola"

"No, non sto scherzando, ti ho detto di rimanere qui" alza di un tono la voce

Sospira e mi supera andandosene verso una ripida salita finché non sparisce del tutto.

Mi guardo attorno cercando di calmarmi, ma il vento oscuro che mi attraversa la pelle e i rumori nei cespugli remoti non mi tranquillizzano per niente.
Così, senza pensarci due volte corro verso la salita cercando di raggiungerlo finché non arrivo ad un grande cancello ramato aperto.
Non impiego neanche due secondi in più a capire che sono in un cimitero.

Ma che diavolo ci fa qui?

Entro e guardo ai miei lati le varie lapidi, con vari nomi delle persone...
Mi lacrimano gli occhi ripensando a mamma, non sono mai andata al cimitero a visitarla... È come se tutti i ricordi sono riaffiorati al contatto con questo posto.
Vedo Dylan che si sta incamminando non tanto lontano da me, così corro rapidamente verso di lui mettendomi accanto.
Lui si blocca dilatando gli occhi.
"Che cazzo ci fai qua? Ti ho detto di rimanere accanto alla moto"

"Col cazzo che sarei rimasta da sola in mezzo a quel buio" urlo a mia volta.
Guardo Dylan che non mi sta guardando e si incammina sospirando.

Ma vuole farmi morire?
Perché siamo in un cimitero e di notte per lo più?
Sento l'aria incognita alle mie spalle e gli animali che si aggirano sugli alberi e dietro ai cespugli.
Mi avvicino ulteriormente a Dylan e lo prendo per un braccio stringendomelo forte mentre camminiamo, si irrigidisce a primo impatto ma mi lascia fare.

Mi risparmio qualsiasi commento.
È già incazzato perché l'ho seguito, ma sono curiosa di sapere chi andrà a visitare.

Si ferma davanti a una lapide dove è inciso -Margaret Wilde-
Ha io suo stesso cognome.

"Chi è?" Le parole mi scappano dalla bocca senza nemmeno accorgermene.

Si inginocchia guardando in basso "mia sorella" sospira.

"E.-" vengo interrotta immediatamente

"Non farmi altre domande." Chiede brusco

Mi zittisco improvvisamente e mi allontano pensando a quanta riservatezza abbia bisogno.
In fondo ha perso sua sorella e ho già a oltrepassato ogni limite, mi sento maledettamente in colpa.

You're worth itOnde as histórias ganham vida. Descobre agora