Capitolo 25

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You're more than labels, more than pain
Baby, you're more than your mistakes
And you've got something to say
When will you realize
Baby, you're worth it
You don't have to do anything to earn it
Baby, you're perfect
You deserve it
When will you see what I see
And realize you're worth it.

~Cimorelli

Mi tiene stretta fra le sue braccia, mentre le mie lacrime si versano sulla sua maglietta bianca. Profuma. Ha la nuova fragranza di one million che a me piace da impazzire.
Il suo cuore batte così forte che potrebbe fare concorrenza al mio, lo sento così fragile quanto me, aumento la presa stringendogli la vita.

Mi accarezza i capelli e mi sussurra di stare calma. È la mia salvezza. Lo è sempre stato.
Per la seconda volta sono riuscita a calmarmi senza l'intervento di uno stupido medico. Mi è bastato lui, come sempre.

Si stacca un attimo da me per potermi guardare negli occhi.
Mi asciuga con i pollici gli angoli degli occhi, e mi fissa intensamente.

"Stai meglio?" Chiede

Io annuisco, e lui si siede accanto a me sul lettino.

"Cos'è successo?" Chiede "sempre se tu abbia voglia di parlamene" chiede piegando le labbra per un accennare un leggero sorriso.

La sua personalità così bipolare emerge ogni qualvolta che sta con me.
Fino a stamattina non mi poteva nemmeno vedere, mentre adesso mi regala il suo bellissimo sorriso.

"Niente .. Ehm.. Non ho voglia di parlarne" dico sinceramente.

Per adesso non voglio pensare che la stronza ha saputo una parte della mia vita così dolente. Come diavolo ha fatto a saperlo?

"Okay" dice mettendomi una ciocca dietro l'orecchio.

"Vuoi andare a casa?" Chiede

Ho già saltato un po' di ore, ma non mi sento affatto bene.

Annuisco e lui scende dal lettino e mi prende in braccio.
"Che fai?" Chiedo accigliata

"Ti porto a casa." Risponde tranquillamente

"Posso camminare anche da sola" ridacchio

Alza gli occhi al cielo "puoi anche stare zitta, no?" Chiede retorico

Decido di stare in silenzio e appoggio la mia testa sul suo petto, allacciandogli le braccia al collo. È bellissimo stare fra le sue braccia.

Mezza scuola ci osserva curiosi, altri mi salutano augurandomi di stare meglio.
Ringrazio tutti, e improvvisamente la bionda insieme alle sue schiave si piazzano davanti a noi, come la muraglia cinese, per impedirci il
passaggio.

"Cos'ha la nostra principessa sul pisello?"

Vorrei soltanto ucciderla con le mie stesse mani.

"Togliti" le dice Dylan

"Ancora non vuoi capire che devi starle lontano? Non ti porterà a niente di buono stare con lei. E tu mia cara Ally lo sai benissimo" dice ghignando

Non so se riuscirò a reggere altri commenti sulla mia vita personale. Dylan non deve sapere niente di tutto ciò.

"Ti prego portami via da qui" sussurro vicino al suo orecchio di modo che possa ascoltare soltanto lui.

Dylan cammina a passo spedito spingendo Ashley fino a farla cadere per terra, e se ne va fregandosene altamente delle sue lamentele.
Gran bella mossa, amico.

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