Capitolo 23

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So it's gonna be forever
Or it's gonna go down in flames
You can tell me when it's over
If the high was worth the pain
Got a long list of ex-lovers
They'll tell you I'm insane
Cause you know I love the players
And you love the game.

~Taylor Swift

Mi dimeno cerando di scendere giù, ma non ho abbastanza forze per ribellarmi.

"Dylan mettimi giù" dico ridendo

È così divertente.

"Stai zitta" dice continuando a camminare.

Ho la nausea, e mi sento di merda.

"Dylan sto per-" nemmeno il tempo di terminare la frase e inizio a rigettare tutto l'alcol sporcandogli la schiena.

"Merda" impreca Dylan mettendomi giù, e mi prende i capelli in una coda per aiutarmi a vomitare.

Sento le lacrime scendere, mi sono sporcata del mio stesso vomito e ho sporcato anche Dylan. Sono in mutande e reggiseno in mezzo alla strada e il mio cervello non risponde alle mie azioni.
Non può andarmi peggio di così.

Appena finisco, mi alzo spingendolo ma ovviamente non si muove neanche di un millimetro.

"Vattene" dico fra le lacrime.

Non so cosa mi succede, sto ridendo, sto piangendo, sono nuda, sto vomitando.

"Non dirmi cosa fare. Sei soltanto una stupida" dice esasperato.

"Non darmi della stupida te l'ho detto mille volte" grido, ma poi mi metto a ridere perché ha una faccia troppo buffa.

Sembra disperato.

"Merda, merda merda." Dice prendendomi per un polso e portandomi in macchina.

"Non voglio venire con te" mi ribello

Senza fare caso a ciò che dico, mi alza e mi fa sedere sul sedile anteriore.
Dopo svariati minuti, ore, anni, boh non lo so, si ferma la macchina.
Scende dalla macchina e mi prende in braccio.

Ridacchio per come è bello così imbronciato.
"Ma lo sai che sei bellissimo?" Riprende a ridere

Lui mi guarda esasperato, e apre la porta, chiudendola con un calcio.

"Hai gli occhi più belli che abbia mai visto. E anche le tue labbra" sorrido,  poi le guardo melanconica "però non potranno essere mai essere soltanto mia" dico sinceramente.

Dylan inciampa e quasi non cadiamo entrambi per terra.

"Vaffanculo" impreca

"Hey! Birbantello non si dicono le parolacce" rido come un'isterica.

Sposta qualcosa con un piede e poi sale al piano superiore, apre la porta e mi mette sul letto.
Nel momento in cui vuole rialzarsi lo tengo stretto a me.

"Dove vai Dylan de mi corazon!"

"Ferma" dice togliendomi le mani dal suo collo.

"Andiamo alla casa del sesso?" Sto sorridendo troppo stasera.

"Non lo farò mai con te in questo stato. E penso di non volerlo fare proprio. Sei un'incosciente." Grida alzandosi dal letto.

Cerco di ribattere ma le sue parole si dissolvono, quando i miei occhi si appesantiscono, e cado in un sonno profondo.

Mi fa male tutto: la testa, le braccia, le gambe, tutto il corpo è indolenzito.

Puzzo di alcol. Merda che ho combinato?
Come sono arrivata a casa?

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