Capitolo 7

78.7K 3.8K 1K
                                    

I wish that i could wake up with amnesia, and forget about the stupid little things.

~Five Seconds of summer.

"Che ti prende?" Chiede mettendo in moto la macchina.

"Niente. Non mi piace quell'architetto, ho l'impressione che voglia fare tutto a modo suo"

Rotea gli occhi "io credo sia per un altro motivo." Sorride

"E sarebbe, illuminami!"

"Sei gelosa." Sorride vittorioso

Io non sono gelosa.

Rido nervosa "non sono gelosa" dico secca.

"Come vuoi Stewart"

"Diamine, non chiamarmi più Stewart!" Urlo tanto che si è dovuto tappare l'orecchio.

Nessuno può chiamarmi Stewart.

Mi volto verso la finestra con le lacrime che minacciano di uscire.
Non sono Stewart, non sono figlia di quel mostro.

Non dice niente irrigidendosi sul posto, e probabilmente chiedendosi il perché di questa mia improvvisa reazione.

Arriviamo a casa e scendo immediatamente dirigendomi verso la porta.

"Aspetta" mi blocca il polso.

Mi giro con il viso rigato dalle lacrime.

"Scusa. Ho fatto una gaffe sai.. non avevo calcolato due più due.
Prima ti eri presentata come Ally rose, dovevo capirlo che ti da fastidio" dice nervoso

Mi asciugo le lacrime ormai consapevole di essermi fatta vedere così vulnerabile.
"Non preoccuparti" dico voltandomi

Mi prende nuovamente il polso "se ne vuoi parlare.. Io ci sono"

"Fosse l'ultima cosa potessi fare prima di morire" rispondo acida ed entro in casa sbattendo violentemente la porta.

Mi accascio su di essa fino ad arrivare a terra.
Perché tutto mi riporta a pensare a lui?
Mi manca il respiro, e non ce la faccio più.
Le lacrime scorrono ininterrottamente e il respiro si fa sempre più pesante.
No, non voglio che un altro attacco di panico prenda nuovamente il sopravvento su di me.

Perché non posso svegliarmi come se se avessi un amnesia e dimenticarmi di tutto?

I respiri si fanno sempre più pesanti e sento sudare le mie mani.
Con una forza che nemmeno pensavo di avere mi alzo ed esco fuori di casa, raggiungendo la casa di Dylan.
Busso tremante mentre i singhiozzi mi divorano il respiro.

La porta non tarda ad aprire e Dylan si acciglia a vedermi in quello stato.

"Hey.." Dice abbracciandomi.

DYLAN'S POV.

Non posso crederci, è qui davanti a me.
Sta tremando tutta e singhiozza smorzando i respiri che si fanno sempre più profondi.

La abbraccio cercando di calmarla.
"Hey" sussurro avvolgendo le mie braccia attorno al suo corpo minuto e fragile.

Non riesce a parlare, così la porto dentro con me e la faccio sedere sul divano mentre mi inginocchio davanti a lei.

Ha un forte attacco di panico e l'unica volta in cui ho dovuto affrontare una cosa del genere è stato con mia sorella.

Non posso fare lo stesso errore.

Devo aiutarla.

Blocco le sue mani unendole con le mia
"Ascoltami bene, respira piano e guardami, ci sono io con te" annuisce tremante

You're worth itWhere stories live. Discover now