Capitolo 33

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All we need is somebody to lean on.

~Major Lazer

"Che programmi hai per domani? Verrai alla partita dei ragazzi, no?" Chiede Jess frugando ogni centimetro della stanza.
Non mi da fastidio, di solito mi da noia soltanto chi tocca il mio cellulare senza il mio permesso.

"Hm? No non penso"

Non ho voglia di rivedere Dylan dopo quello che mi ha detto. Non riesco ancora a crederci in realtà, e non so neanche come ho fatto a tornare a casa dopo quella confessione...
L'unica cosa che ricordo è che ho invitato Jessica a casa soltanto per distrarmi dal mio tormento.
Non esiste più un momento in cui non riesco a pensare a lui, e la cosa mi preoccupa parecchio. Ho sempre la necessità di sapere cosa fa, dove è, con chi, perché dice determinate cose.. Ho sempre l'innato bisogno di sentirlo vicino e lontano allo stesso tempo.

Dio, nemmeno io mi capisco!

"Perché?"

"Non mi va Jess, e poi è soltanto una stupida partita"

"Questa non è una motivazione Ally, è la partita che rappresenta la nostra scuola, non puoi non venire a vederla" si lamenta

Sospiro "non lo so.."

"Dai! Dobbiamo fare il tifo per il mio ragazzo e Dylan"

Sospiro sconfitta. "D'accordo"

Stare qui a scervellarmi per cercare di evitare Dylan è praticamente inutile.
Verrà il momento in cui ci vedremo, e in cui succederà quello che deve succedere..

"Perfetto. Non è difficile convincerti" mi fa l'occhiolino e si siede accanto a me.

"Cosa facciamo? Ci guardiamo un film?" Propongo

Ne ho dannatamente bisogno.
Voglio cambiare aria e passare una tranquillissima serata con un'amica.

"Si ti prego! Stasera esce al cinema Città di carta e dobbiamo assolutamente vederlo" urla euforica.

"E città di carta sia!"

Ho letto il libro e l'ho amato sin dall'inizio. John Green è uno dei miei scrittori preferiti, e speravo ci facessero un film anche se non potrà mai reggere il confronto con il libro.

Indosso una maglietta a righe, dei jeans larghi strappati e un paio di converse bianche alte. Ho voglia di stare comoda per la serata.
Mi metto un filo di trucco tanto per non sembrare uno spaventoso zombie, prendo una borsa a tracolla e scendiamo le scale.

"Sei sicura che lo mettono alle 21.20?" Chiedo per l'ennesima volta.

"Si, ho controllato internet" dice per la terza volta esasperata.

"Aspetta bevo un bicchiere d'acqua" dico tornando in cucina ma nel tragitto il citofono suona.

"Apro io!" Urla Jess

Spero vivamente che non sia Dylan. Almeno stasera non voglio vederlo.

"Ally ti vogliono!" Grida

Chiudo il frigorifero e mi avvicino alla porta maledicendo il momento in cui ho lasciato Jess aprire la porta. Almeno avrei controllato prima di aprire!

L'ultima persona che volevo vedere in questo momento, si presenta alla porta di casa mia.

"Che diavolo vuoi?" Mi piazzo davanti a lui

"Ho bisogno di spiegare"

"Non c'è niente da spiegare Trevor, sei stato un lurido bastardo. Ma d'altronde non ti biasimo, ormai sembro una preda facile per tutti"

You're worth itWhere stories live. Discover now