Capitare a fagiolo

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NAMJOON'S POV

Per fortuna quello era l'ultimo giorno di scuola prima dell'inizio delle vacanze natalizie, perché sentiva che la sua sconfinata pazienza stava venendo messa a dura prova da quel branco ragazzini con gli ormoni impazziti. Aveva dovuto interrompere quella lezione almeno sette volte, per un motivo o per un altro e gli insegnamenti del suo corso di yoga, per mantenere la calma, non stavano dando i loro frutti.
Guardò per l'ennesima volta l'orologio che portava al polso e ringraziò che mancassero appena cinque minuti al suonare della campanella.
Attese con impazienza assegnando i compiti per le vacanze tra sospiri e versi scocciati e mentre, con un briciolo di sano sadismo, passava lo sguardo sui suoi studenti annoiati, la sua attenzione venne catturata da una familiare ragazzina seduta in prima fila. La postura elegante come quella dello zio, lo stesso taglio degli occhi e la bellezza ancora incerta di quell'età. Hyun era stata attenta durante tutta la lezione e aveva segnato diligentemente i compiti sul diario, le mancava l'esuberanza e forse un po' di egocentrismo di Jin, ma questo la rendeva più gestibile dello Hyung.
Di comune accordo, avevano deciso di non rivelare alla ragazzina che si stessero frequentando, non volendola mettere in imbarazzo, né tantomeno renderla nuovamente vittima di stupidi scherzi. Inoltre, Namjoon ci teneva alla professionalità e in più non voleva che le sue preferenze in ambito amoroso creassero qualche disagio tra colleghi, genitori o con il preside, nonostante il fatto che fosse gay non lo avesse mai nascosto.
Il suono della campanella, che annunciava la fine di quell'interminabile giornata, gli fece tirare un sospiro di sollievo e come i suoi studenti, raccattò velocemente le sue cose pronto a iniziare le sue ferie con un pranzo caldo e un pomeriggio del più assoluto relax in compagnia di un buon libro. Quella sera, invece, aveva un appuntamento con Jin. Lo aveva invitato a casa sua promettendo solennemente di non avvicinarsi ai fornelli, ma solamente di procurarsi tutto il necessario per la cena, alla quale ci avrebbe pensato il maggiore e le sue splendide manine da cuoco provetto.
Stava quasi per superare i cancelli della scuola, quando venne fermato da una voce troppo ben conosciuta.

-Professor Kim! Professor Kim! - la professoressa Choi lo stava raggiungendo a grandi falcate e la sua macchina era troppo lontana per permettergli di mettersi in salvo in tempo.

-Professoressa Choi- mise su un sorriso tirato. Quella donna non ne voleva sapere di lasciarlo in pace. Come poteva farle capire che non era neanche lontanamente interessato? Non c'era maglia scollata o gonna aderente che potesse fargli cambiare idea, soprattutto dopo che aveva avuto, quella che lui riteneva, la fortuna cieca di avere uno degli uomini più belli che avesse mai visto nel suo letto!

-Professor Kim, mi stavo chiedendo...dato che questo pomeriggio non avremmo compiti da correggere, che ne dice di andare a prendere un caffè e di mangiare qualcosa insieme? - gli aveva afferrato un braccio guardandolo dal basso mentre sbatteva furiosamente le ciglia truccate.

-Ecco...io...- poteva esserci un modo carino, ma allo stesso tempo definitivo, per mettere fine a quelle avances?

-Joonie! - quella voce gli giunse alle orecchie come il canto più soave degli angeli.

Sollevò lo sguardo e i suoi occhi vennero catturati immediatamente dalla figura che varcava i cancelli della scuola. Jin era avvolto in un pesante cappotto bianco e da una grossa sciarpa rossa e Namjoon non poté far altro che pensare che, anche imbacuccato così, fosse tremendamente bello e allo stesso tempo adorabile, nonostante il cipiglio tutt'altro che carino che aveva assunto il suo viso.

-Jin-hyung, sei venuto a prendere Hyun? - appena aveva incrociato lo sguardo del modello, tutto ciò che lo circondava aveva perso qualsiasi contorno netto e anche la morsa ferrea intorno al suo braccio della professoressa Choi parve scomparire per un istante.

-Sì, sono qui per Hyun, ma a quanto pare ho avuto il tempismo anche per altro- lanciò uno sguardo di fuoco alla donna ancora incollata a lui come una cozza.

Between you and meWhere stories live. Discover now