Between you and me

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-Amore, sei pronto? - aggiustò i bottoni della camicia ammirandosi allo specchio e complimentandosi mentalmente per l'ottima scelta di accostamento di colori.

La porta del bagno che si apriva rivelando una maestosa presenza attirò la sua attenzione.
Jungkook, illegalmente scultoreo e nudo come madre natura lo aveva fatto, se ne stava in piedi in mezzo alla loro camera da letto. Il gingillo al vento, il busto e le braccia decorati tra un intreccio di disegni colorati tra i quali, vicino al cuore, spiccava un delizioso smile sorridente, copia del suo.

-Dove pensi di andare conciato così? - sollevò un sopracciglio, non capendo l'insinuazione e voltandosi nuovamente a scrutare la sua immagine allo specchio.

-Perché? Che cos'ho che non va? - i pantaloni scuri gli cadevano divinamente, mentre la camicia leggera con un seducente vedo non vedo, metteva in risalto la sua carnagione dorata e il suo nuovissimo colore di capelli! Li aveva tinti di recente di un caldo color cioccolato, mettendo un punto definitivo al suo rapporto con la ricrescita.

Si voltò nuovamente verso Jungkook, ma l'occhio gli cadde inevitabilmente sulla mazza da baseball che aveva tra le gambe, la quale stava prendendo vita sotto il suo sguardo attonito come uno di quei pupazzi gonfiabili che piazzavano fuori dalle concessionarie di auto.

-Oh...!-

-Sì esatto, proprio "OH"! Sei mezzo nudo! - gli lanciò il primo maglione che trovò dentro l'armadio, andando a rovinare la piega che aveva attentamente curato.

-Senti da che pulpito! Tu sei completamente nudo! E siamo in ritardo! - gli puntò il dito in mezzo al petto, evitando accuratamente di abbassare lo sguardo sotto la cintola dell'altro.

-Che c'è? Sei in imbarazzo? Il mastodontico Jeon ti intimorisce? - erano passati anni, ma ancora non riusciva a non rimanere completamente spiazzato quando il suo ragazzo se ne usciva con quelle battute.

-Il mastodontico Jeon me lo mangio a colazione!- e si accorse troppo tardi di quello che aveva detto, servendola su un piatto d'argento a Jungkook.

-Mhhh...non penso che esista colazione più nutriente!- sghignazzò andando ad avvolgerlo in un abbraccio e stampandogli un sonoro bacio sulle labbra.

-Sei un imbecille- cercò dargli una gomitata sul costato, ma la stretta non glielo permise.

-Sono il tuo adorato imbecille- gli stampò un altro bacio tra i capelli, facendolo arrossire.

-Yah! Vatti a vestire e tieni il tuo coso lontano da me, mi serve una pausa dopo ieri sera- il ricordo di come avevano festeggiato il debutto di Jungkook come regista gli affiorò prepotente davanti agli occhi.

Avevano fatto giusto in tempo a tornare al loro appartamento, dopo la première a cui avevano partecipato sfilando mano nella mano davanti a giornalisti e fotografi, prima di saltarsi addosso.
Jungkook era talmente euforico, che era stato instancabile e così erano andati avanti tutta la notte. Gli aveva concesso addirittura di stare sopra, un'occasione più unica che rara, che Taehyung aveva colto al volo.
Se la ricordava ancora la prima volta che era successo.
Rientrati a casa ubriachi dopo una serata trascorsa da Yoongi, Jungkook si era abbandonato mezzo svestito sul loro letto biascicando "Avanti Biondino, fai di me un pollo allo spiedo", che in un primo momento Taehyung non aveva capito come interpretare e, solo quando il corvino lo aveva spinto sopra di lui stringendolo a sé con i talloni e prendendo a far strusciare la sua mezza erezione tra le natiche, fu attraversato da un lampo di intuizione.
Era stato strano. Forse per l'alcool, forse perché Jungkook si era lamentato del fatto che gli sembrasse una visita alla prostata, o forse perché fino a quel momento Taehyung lo aveva infilato solo in delle vagine e mai nel culo di un uomo, ma alla fine, nonostante la poca lucidità, era riuscito a far squittire il suo ragazzo nella più melodiosa delle sinfonie. Il giorno dopo si erano guardati stralunati e imbarazzati e Jungkook non aveva più voluto parlarne, fino a che non era capitato una seconda volta.

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