10. Recuperare

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Seduti al bar dei genitori di Laura a bere un caffè, Lorenzo e gli amici, parlavano dell'imminente inizio del nuovo anno scolastico.

"Ho già l'ansia per la maturità" disse Laura
"Io vorrei un anno scolastico tranquillo e senza distrazioni. Punto al 100!" disse Lorenzo.
Con il cellulare in mano, leggeva un messaggio di Stella: gli chiedeva dov' era, cosa stesse facendo e con chi. Strano.
Non era da lei fargli quell'interrogatorio.

In realtà erano tre giorni che era strana; si sentivano solo per messaggi e trovava scuse per evitare chiamate e videochiamate.
Sperò vivamente che non fosse successo niente.

Rispose:

Con i ragazzi
al bar di Laura.
Tra poco al parco
Tu?

"Cosa intendi per distrazioni? Non è che vuoi lasciare la squadra?"si preoccupò Marco
"No,no. Lascio la palestra però. Ho deciso di accettare di dare ripetizioni a quei tre ragazzi. Voglio fare un regalo importante a Sisi per il prossimo compleanno" spiegò

"Andrà bene per tutti anche quest'anno, tranquilli" disse Matias, scompigliando i capelli di Laura
"Per te sicuro, piccolo genio" commentò Simone.

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Quando arrivarono al parco, mentre si avvicinavano al loro posto, già da lontano videro che c'era qualcuno seduto sopra al loro tavolo.
Si bloccarono, sorpresi.
Quel punto del parco, non era molto frequentato. Avevano creato una nuova area pic-nic in un'altra zona  e quel posto era quasi sempre deserto; per questo lo avevano scelto per i loro incontri e, quell'unico tavolino di legno rimasto intatto era diventato loro.
Lo sapevano tutti.
Simone ci aveva disegnato sopra anche la scritta 'Royals' con il loro logo.

Era chiaramente una ragazza.
Seduta con i gomiti poggiati sulle ginocchia, guardava il cellulare. Non potevano vederla in faccia perché indossava un cappello nero, la cui visiera ne nascondeva l'identità; i lunghi capelli che le scendevano ai lati.

"Sarà una turista" commentò Marco
"E adesso ché facciamo? Non possiamo mica cacciarla via" disse Simone
"E perché no? Lo faccio io" si propose Matias, avviandosi
"Ma che dici?" disse Lorenzo, acchiappandolo per la maglietta
"Possiamo semplicemente sederci con lei, magari è simpatica" disse Laura, felice.

Restarono lì fermi, a guardarla, tranne Lorenzo, che continuava a guardare invece il cellulare.
Stella aveva visto il suo messaggio ma non aveva risposto.
"Ha ragione Laura" disse  Marco alla fine "Dai andiamo" li precedette.
Ma dopo qualche passo, Lorenzo si irrigidì e si fermò
"No! No, no..." esclamò, facendo dei passi indietro.
Gli amici si fermarono e si voltarono a guardarlo
"Che succede?"chiese Laura, confusa.

Lorenzo, le mani sui fianchi, il viso rivolto a terra, alzò la testa e puntando un dito verso quella ragazza urlò
"Non mi piacciono queste sorprese, lo sai!" il sorriso che non riusciva a nascondere.
La ragazza alzò la testa, scese dal tavolo, mise il telefono in tasca e corse verso di loro. Anche Lorenzo  corse verso di lei, mentre gli altri la riconoscevano
"Stella?" dissero in coro.

Promettilo alle StelleOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz