19. Confessioni natalizie

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Il cenone della Vigilia di Natale, quando non erano in viaggio, da sempre si festeggiava a casa di Lorenzo e il pranzo di Natale il giorno dopo, da Stella.
E così fu anche quell' anno.

Stella si presentò a casa di Lorenzo molto presto. Lui si era appena seduto a tavola per la colazione quando bussò alla porta ed entrò chiaramente infastidita.

"Un' altra volta?" chiese Irene, guardandola e ridendo
"Si! Ti prego dimmi che ce li hai!" disse Stella, con voce piagnucolante
"Faccio scorta ormai" disse e dal cassetto tirò fuori il pacco di biscotti preferito di Stella.
Ogni tanto Sonia dimenticava di comprarglieli e allora Irene provvedeva.

"Grazie! Sei la migliore" disse Stella, togliendosi il giubbotto, rivelando il pigiama.
Abbracciò Irene e prese posto tra Lorenzo e Luca
"Buongiorno!" augurò
"Buongiorno bimba" sorrise Luca

"E le mie merendine dove sono?" chiese Lorenzo, facendo vagare lo sguardo sul tavolo
"Finite!" disse suo padre, con la bocca piena "Questa era l'ultima" bofonchiò
"Devi essere più veloce Loli" lo prese in giro l'amica, mettendo in bocca il suo biscotto.
Irritato, si alzò da tavola, indossò il giubbotto e uscì di casa
"Ma dove vai?" gli chiese sua madre, prima che chiudesse la porta
"A cercare un po' di amore!" rispose, acido.
Sentì suo padre e Stella ridere e fargli il verso.

Andò dagli zii ovviamente e lì trovò quello che cercava.
Sonia era turbata per l'ennesima dimenticanza dei biscotti
"Ho preso le merendine invece" disse, sconsolata
"Hai solo sbagliato figlio" disse Lorenzo, baciandola su una guancia "Dì la verità, lo hai fatto di proposito perché volevi me come figlio oggi" affermò, facendola ridere.

Finì che fecero uno scambio genitori fino al pomeriggio quando, Lorenzo torno' a casa sua con Giulio e Sonia al seguito, per restarci per tutta la sera.
Bussò alla porta di casa sua e Stella aprì.
"Ciao"  disse gettandogli le braccia al collo e regalandogli un sorriso splendente
"Ciao" la saluto' sollevandola da terra e prendendola in braccio.
Aveva indossato una sua tuta e le stava enorme.

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"Eccoli che ricominciano..." commentò Irene
"Nemmeno mezza giornata che non si vedono e tornano ad amoreggiare" rise Giulio.

In verità, Lorenzo era un pò arrabbiato con l'amica perché si sentiva trascurato e aveva meditato di tenerle il broncio ma quell'accoglienza bastò per perdonarla.
Con lei in braccio, ignorando i commenti degli adulti, andò in camera sua e si butto' sul letto

"Mi devi almeno due giorni di coccole" si lamentò Stella
"Non per colpa mia! Sei tu che hai sempre qualcosa da fare" la accusò.
Stella, sotto di lui, gli passò le mani tra i capelli
"Hai consolato mia madre?" sussurrò
"Certo. Tutto sistemato" sorrise.

Si alzò e raggiunse l'armadio, per togliersi finalmente il pigiama in favore di una comoda tuta
"È l'ultimo Natale delle 'confessioni natalizie' vero?" chiese Stella, ancora stesa sul letto
"Penso di sì. Sei dispiaciuta?"
"No. Scherzi?" rise.

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