30. ... giochi pericolosi

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Il giorno successivo, Simone e Lorenzo risolsero la questione Patrick insieme.
Si divisero dagli altri amici con una scusa e lo fermarono dopo scuola.

"Hei!" li chiamò Gabriel, raggiungendoli
"Non ora Gab, abbiamo da fare" lo liquidò Simone
"Cosa succede? Un bullo?" intuì, probabilmente notando la loro espressione arrabbiata "Chi è?"
"Patrick, della D" rispose Simone, distratto
"È per Stella vero? Lo sapevo che gli avrebbe dato problemi. L' ha puntata alla festa di Natale e non è stato l'unico. Sfido io, con quel vestito!" commentò.
Simone lo fulminò con lo sguardo.
"Sta zitto!" ringhiò Lorenzo, continuando a scrutare tra la folla di studenti
"Eccolo!" lo notò Simone.

Lo fermarono e lui subito si difese "Non ho fatto niente!" alzò le mani, guardando Simone spaventato.
"Non ancora forse! Stella Martini, della nostra classe: lasciala stare è già occupata!" si intromise Gabriel, con aria da duro.

Simone abbracciò Patrick "Stella non gradisce le tue attenzioni, amico. Mi risulta che te lo abbia già detto chiaro e tondo" disse, tranquillo
"Non insistere oltre" suggerì Lorenzo, a braccia conserte di fronte a lui
"È chiaro che vuole che insista! Se la sta solo tirando un pò. Fa sempre la carina e mi sorride: quel no vuol dire si!" ammiccò Patrik, sicuro di sè.

"Gliel'ho detto a Stella che deve darsi una regolata" borbottò Gabriel, scuotendo il capo "Picchiamolo e basta!" suggerì poi.

"Chiudi quella cazzo di bocca!" perse la pazienza Lorenzo
"Le ragazze hanno il diritto di vestirsi e di comportarsi come gli va. Non è colpa loro se al mondo esistono dei pezzi di merda come voi!" disse guardando ora Patrick ora Gabriel
"Non è colpa delle ragazze se non riuscite ad accettare un no, se non sapete vedere oltre il loro corpo, se non sapete tenervelo nei pantaloni solo perché vi sorridono!" sbraitò fuori di sè.

"Ci rompete sempre a noi altri" intervenne Simone, irritato tanto quanto Lorenzo
"Vi lamentate che le ragazze ci vengono dietro e avete anche il coraggio di chiederci qual è il nostro segreto. Ora ve lo svelo, coglioni! E' il rispetto e la gentilezza! Lasciare che siano loro stesse!" spiegò l'ovvio.

"E no, non lo picchieremo, anche se vorrei tanto farlo!  Perché non vale la pena sporcarsi le mani ed essere puniti per un deficiente come lui!" aggiunse Lorenzo, rispondendo a Gabriel
"Ma, non fatemi più sentire queste parole contro le ragazze in generale, e contro Stella e Laura in particolare o farò uno strappo alla regola e vi picchierò di santa ragione" minacciò entrambi.

Simone afferrò Lorenzo per un braccio "Stà lontano da Stella" consigliò a Patrick e se  ne andarono.

Lorenzo non era solito fare quelle sfuriate ma davvero non ne poteva più di tutto quello schifo: prima Matteo, l'ex di Laura, poi Leon con la sua gelosia possessiva e ora Gabriel e Patrik con quelle idee malsane.
Ma che diavolo prendeva a tutti?

Mai come il quel momento si sentì orgoglioso di se stesso e dei suoi migliori amici per essere semplicemente dei bravi ragazzi.

☆☆

"Allora, tu e Simo gliele avete cantata a Patrick?" esordì Stella senza tante cerimonie, sedendosi sul divano accanto a Lorenzo
"È tutto a posto" rise perché lei aveva capito quello che avevano fatto.

L'amica gli passò le braccia attorno al collo e lo baciò sulla guancia
"Grazie" disse, poggiando la fronte sulla sua.
Lorenzo la abbracciò e le carezzò una guancia, sospirando "Non sottovalutare queste situazioni Sisi. Parlamene la prossima volta: prometti" mostrò il mignolo
"Prometto alle stelle" recitò.

"Facciamo i compiti insieme oggi?" chiese lei, carezzandolo dietro la nuca
"Si. Avrò bisogno del tuo aiuto con quell'esercizio di inglese" rispose, affondando la mano nei suoi capelli

Promettilo alle StelleWhere stories live. Discover now