Lorenzo e Stella si conoscono fin dalla nascita e crescono insieme fino ai dieci anni. Costretti a dividersi, rimangono comunque in contatto e tutte le feste le passano insieme.
Insieme ai loro genitori, a cui sono molto legati, e ai migliori amici...
Due giorni prima della fine della scuola ci fu la giornata dell'arte dedicata all'amicizia. Nel grande giardino tutto era stato allestito per l'occasione e i lavori erano stati messi in mostra.
Sui rami di un albero erano stati sistemati i fogliettini con i brevi pensieri sull'amicizia, che avevano scritto il mese precedente. Avevano dovuto completare la frase Amicizia è..., aggiungendo poche parole. Era stato difficile per gli amici portare a termine questo compito: con tutto quello che era successo fino a quel momento ce ne avevano di cose da dire e Matias fu, per la prima volta in assoluto, l'ultimo a consegnare il suo biglietto. Recitava: Amicizia è Laura, Simone, Lorenzo, Marco, Stella: tutto di loro e niente altro.
Simone la paragonò ad un arcobaleno che colora la vita; per Laura era Armonia; per Marco unione di anime; per Stella Dono e Forza. Lorenzo pensò di riassumere in due parole : Luce (se pensava a Stella) e Salvezza, (se pensava agli altri amici).
Posizionati in vari punti, c'erano i quadri di compensato con i ricordi e Simone lasciò tutti senza parole, rivelando un murales pazzesco a cui aveva lavorato da solo.
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Gli esami sarebbero iniziati il 22 Giugno con gli scritti e il 27 sarebbero iniziati gli orali. Giorno 20 seppero la lettera che era stata estratta per l'ordine degli esami orali ed erano a casa di Matias quando usci' l'annuncio.
"È uscita... la M!" disse Matias "Si!" esultarono Stella e Simone abbracciandosi "Sarò l'ultimo??" si dispero' Lorenzo.
Matias aveva fatto i calcoli per tutti e gli aveva rassicurati "Abbiamo tutti degli ottimi punteggi e non sbaglieremo niente agli scritti, è certo. Prenderemo tutti 100 vedrete" disse. Ma non bastò a tranquillizzarli e comunque l'agitazione e l'ansia non potevano essere evitati.
"Bene! Sisi, da oggi starai lontana dalla mia stanza" ordinò Lorenzo, deciso. Le tirò una ciocca di capelli e gliela sistemò dietro l'orecchio, scese con la mano giù sul collo ad a stringerglielo piano "Veramente sei tu che vieni sempre a disturbarmi" ribattè lei colpendolo con un pugno sul petto, che si aprì presto in una carezza.
"Hem, hem" tossicchiò Marco, per ricordare la loro presenza. I due si voltarono verso gli amici, che si stavano godendo la scena, e si allontanarono l'uno dall'altra, tornando a parlare degli esami come niente fosse.
"Ste, vieni da me? Ti mostro il vestito che ho comprato per la festa di fine esami" disse Laura a un certo punto "Anche io voglio vederlo!" disse Marco. Laura gli sussurrò qualcosa nell'orecchio e Marco rise; si scambiarono un bacio e le due ragazze andarono via.
Lorenzo, si buttò sul letto di Matias a sospirare. "A che pensi Lore?" chiese Simone. In quei giorni gli amici glielo chiedevano spesso e lui non rispondeva mai. "A quello che non devo" bisbigliò alla fine. Si alzò di scatto e cominciò a camminare per la stanza, iniziando a raccontare di quello strano e sbagliatissimo gioco che avevano iniziato lui e Stella, che avevano interrotto e che ora avevano ricominciato da capo "Mi sta portando allo sfinimento, ma non riesco smettere di farlo e mi sento così in colpa con gli zii e i miei..." vomitò come un fiume in piena "... dopo tutto quello che lo zio ha fatto per me, dopo quello che i miei hanno fatto per Sisi... è tutto un grandissimo casino! È tutto sbagliato!" si ributtò sul letto.