17. Amore e Segreti nell'aria

83 13 13
                                    

L’aria di Natale si faceva già sentire.
Le strade e i negozi erano illuminati e addobbati e a scuola non si parlava altro che della festa dell’ultimo giorno prima delle vacanze.
I rappresentanti degli studenti si erano dati da fare sul serio e avevano ottenuto il permesso di organizzare una festa nella nuova sala delle assemblee.
Probabilmente sarebbe stata la prima e l’ultima volta che avrebbero concesso una cosa del genere, pensò Lorenzo, vista la quantità di alcolici e fumo che i stavano organizzando di far entrare di nascosto.

Stella e i ragazzi avevano le ultime partite da giocare e per fortuna capitarono in giorni diversi in modo che ognuno potesse vedere l’altro all’opera.

Stella e la sua squadra non vinsero ma fu comunque molto appassionante assistervi.
I ragazzi ottennero un pareggio, giocando una partita che fu comunque un puro spettacolo.
Simone, euforico e in forma aveva fatto un goal spettacolare, di rovesciata e nell’esultare si era tolto la maglia, rivelandone sotto un'altra con su scritto
'PER TE BABE'
e ora tutte le sue fans si chiedevano chi diavolo fosse riuscita a occupare il cuore del biondo principe.
Simone innamorato era davvero bello da vedere e Lorenzo, così come gli amici, notarono anche quanto si stesse impegnando a cercare di capire che cavolo avesse Matias che non andasse.
Lui diceva che erano fissati e che tutto andava bene e a volte sembrava davvero così, ma certi giorni era così pensieroso e scontroso che non si poteva fare a meno di chiedergli “Ché hai? Tutto bene?”, ricevendo indietro risposte seccate, parolacce o un bel dito medio.

Un freddo pomeriggio, al parco, Simone sbuffava talmente tanto, che Matias perse la pazienza “La vuoi smettere? Che cosa c’è?” sbotto’, staccando finalmente gli occhi dal cellulare.
Era ovvio che Simone ce l’avesse con lui, ma invece di arrabbiarsi e litigare, sorrise e si alzò.
Iniziò a cantare “C’è che mi sono innamorato di te!” e aggiunse dei passi di danza “C'è che non mi importa niente di tutta quella gente che non sei tu. Ecco che c'è!" concluse con una giravolta. Spinse Matias giù sul tavolo, dove era seduto, e gli si butto’ addosso, facendolo ridere finalmente.
“Sei un cretino”disse Matias, lasciandosi baciare

☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆

☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆

Ups! Ten obraz nie jest zgodny z naszymi wytycznymi. Aby kontynuować, spróbuj go usunąć lub użyć innego.

☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆ ☆

“Non sono stato bravo?” disse Simone,  rialzandosi
“Balli da schifo” commentò Matias
“Almeno lui non si vergogna di farcelo vedere!” disse Lorenzo.

La famiglia di Matias, in Spagna, aveva una scuola di flamenco famosissima e tutti in famiglia erano dei maestri, compreso lui. Ma non lo avevano mai visto ballare, tranne Laura e solo una volta quando erano piccoli.

“Mi piacerebbe tanto vederti Mati!” disse Stella
“Piacerebbe a tutti!” disse Marco.
E lui si alzò, si allontanò verso un albero e si tolse il cappotto, appendendolo a un ramo, scelse una canzone sul telefono e con gli occhi stupiti di tutti puntati addosso, esegui’ una semplice camminata muovendo le braccia con forza ed eleganza, gli occhi fissi su Simone.
Arrivò difronte a lui e gli disse  “Ole’!”.
Simone lo tirò a sé dal maglione e lo baciò.

Promettilo alle StelleOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz