29. Pensieri peccaminosi...

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La storia Batman - Catwoman continuava a tormentare le notti di Lorenzo.
Con Stella non parlarono di quello che successe e si comportavano come sempre, o quasi.
Qualcosa era effettivamente cambiato.
Gli abbracci erano più brevi, i baci più rari, le carezze quasi nulle.

Lorenzo continuava a pensare a quello che aveva provato.
Si era emozionato parecchio,  anzi, si era proprio eccitato e non riusciva a passarci sopra perché spesso, la notte, in sogno, riviveva ogni cosa e anche di più, perché la sua mente peversa non faceva concludere il sogno come si era concluso nella realtà.
Nel sogno baciava Stella e le metteva le mani dappertutto.
Si svegliava eccitato e con un senso di colpa che pesava sullo stomaco come un macigno.

Profondamente turbato da questo fatto, non riusciva a vivere la relazione di amicizia con Stella con le dinamiche che fino a quel momento avevano regolato il loro rapporto.
Sedeva lontano da lei quando guardavano insieme un film per esempio e notò che anche lei si teneva più a distanza.
Cambiò anche il modo in cui si lanciavano battute e frecciatine.

Non faveva altro che chiedersi come diavolo era possibile che in soli dieci minuti in cui avevano finto di essere dei super eroi, le cose fossero improvvisamente cambiate così tanto.

Era la sua Sisi, dannazione! Solo Sisi.
Giusto?

Probabilmente, si disse Lorenzo, questo cambiamento era solo dovuto al fatto che entrambi erano single da molto tempo e gli ormoni stavano semplicemente reagendo a degli stimoli.
Presto sarebbe tornato tutto come prima.

Ma una terribile, terribilissima notizia, sconvolse Lorenzo.
A quasi un anno di distanza dall'incidente di Sonia, gli zii si preparavano a tornare nella loro vecchia città per recarsi nella clinica che aveva prestato le cure alla zia ed effettuare un controllo accurato.
Sarebbero rimasti lì per un'intera settimana e Stella si sarebbe trasferita a casa di Lorenzo.

"Non puoi restare a casa tua? Sai badare a te stessa, perché devi vivere qui?" chiese Lorenzo, sudando freddo
"Ne approfittiamo per fare dei lavori. Dovranno chiudere l'acqua e il gas" spiegò Sonia
"La tua piccola Sisi a casa tua con te per una lunga e divertente settimana. Non sei contento?" chiese Stella, fingendosi dolce e carina.

Lorenzo si rivolse direttamente a Giulio
"Cosa ho fatto di male per meritarmi questa punizione?
Hai pensato bene di andare a farti una vacanza rilassante con tua moglie e di scaricarmi tua figlia addosso? Io non mi prendo nessuna responsabilità sia chiaro!" disse, puntando un dito sul petto dello zio.

"Te la caverai!" rise Giulio
"Ma zio, sarà un inferno! Lo sai benissimo che si coalizzeranno tutti e tre contro di me" si lagnò
"Ma che dici?" disse Irene. Lorenzo la ignorò.
"Ti porterò un regalo, va bene?" disse Giulio, poggiandogli le mani sulle spalle
"Dovrà essere un regalo bello grosso mio caro Giulio!" disse in tono teatrale
"Fidati, lo sarà" fece l'occhiolino.

Ma Lorenzo davvero non aveva idea di quanto lunga e difficile sarebbe stata quella settimana, né che il regalo che Giulio gli avrebbe portato sarebbe stato oltre ogni sua immaginazione.

Sonia e Giulio partirono e Stella si trasferì dai Liguori. Irene e Luca avrebbero controllato l'andamento dei lavori nella casa degli amici, sollevando la ragazza da ogni responsabilità.
Stella portò il suo borsone in camera di Lorenzo e si appropriò del suo letto, mentre Lorenzo fu costretto a dormire nel divano letto.
"Perché non dorme lei in salotto?" si arrabbiò con sua madre
"Perché si!" fu la risposta, mentre Stella se la rideva alle sue spalle.

Quello stesso pomeriggio in cui gli zii partirono, Lorenzo si sfogò giocando una bella partita a calcio con la sua squadra ma non fece la doccia negli spogliatoi del campo come al solito poiché inagibili per un guasto.
Sudato e puzzolente, non vedeva l'ora di tornare a casa e buttarsi nella doccia. 

Promettilo alle StelleМесто, где живут истории. Откройте их для себя