36. Re del mio cuore

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Anche l'esame di Lorenzo andò bene e toccò a Stella vantarsi di lui in famiglia
"Di sicuro ti daranno la lo-" iniziò, ma Lorenzo le chiuse la bocca con la mano.
"Non dirlo!" la sgrido'.
Lei gli leccò la mano.
"Che schifo! Ma che hai, cinque anni?" sbraitò e le tirò i capelli.
"Ahia! E tu quanti, tre?" ribattè lei.

Iniziarono ad azzuffarsi come al solito e a Lorenzo scappò un sorriso, contento di constatare che nonostante tutto, c'erano cose che non cambiavano mai tra loro.

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"Quando usciranno i risultati?" chiese Irene interrompendoli.
"Il quattro luglio" dissero in coro, lasciandosi andare.
"Sul registro elettronico e sul tabellone a scuola anche" spiegò Stella.
"Andiamo noi a vedere a scuola e poi vi chiamiamo" disse Sonia, indicando lei e Irene, che fece segno con il pollice in su.

Quella sera Lorenzo andò a casa di Stella per andare insieme alla festa di classe per la fine degli esami e la trovò in camera sua, davanti allo specchio, bellissima nel suo vestito nero, che si metteva il rossetto.
Gli sorrise nel riflesso e lui l'abbracciò da dietro.

"Me lo dici cosa ho detto nel sonno?" disse nel suo orecchio.
"No!" rispose subito, facendo schioccare le labbra.
"Nemmeno se ti mostro questo?" chiese e aprendo i bottoni della camicia nera le mostrò il tatuaggio fresco, a forma delle sue labbra, sul petto.
"Loli! Ma dai... non ci credo!" disse sfiorando il disegno con le dita "No, non te lo dico ancora" sorrise, inclinando la testa da un lato.

Continuava a sfiorare la sua pelle e guardandolo dritto negli occhi.
"Mi nascondi qualcosa, vero?" sussurrò Stella "Spero che abbia a che fare con il mio compleanno"
"Si. Ho preparato delle sorprese. Da solo e con i ragazzi" ammise "E il mio regalo ti lascerà senza parole" aggiunse, abbracciandola stretta.
"Quanto impegno!"
"Devo diventare il Re del tuo cuore, no?" disse.

Lei continuava ad accarezzarlo sul petto
"Sei molto bello stasera" disse.
"Sta buona Sisi" sospirò fermandole la mano
"Sta buono tu e togli la mano dal mio sedere!" si avvicinò pericolosamente al suo viso.

Prima che potesse fare altro che ridacchiare, sentirono la voce di Luca che chiamava il figlio e Giulio rispondere "Saranno in camera di Stella".

Si separarono all'istante, appena in tempo per la loro comparsa.
"Lore, hai dimenticato il cellulare" disse suo padre, porgendoglielo.
"Si, grazie" si schiarì la gola.
"Tutto bene ragazzi?" chiese Giulio, sospettoso.
"Tutto bene!" sorrise Stella.

"Mi ha detto mamma che prendi la macchina. Niente moto stasera?" chiese Luca.
"Ma l'hai vista?" Lorenzo indicò Stella con la mano.
Lei la afferrò a fece una giravolta.
"La signorina merita un passaggio in auto stasera" disse.
"Decisamente si" approvò suo padre.
"Dai andiamo Loli o faremo tardi" disse Stella tirandoselo dietro e lanciando un bacio ai due padri.

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