Capitolo 37.2

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La fine dell'anno è finalmente arrivata, portando con sé una marea di riflessioni e desideri di lasciare alle spalle ciò che mi ha tormentato per tanto tempo. Per anni ho creduto che la soluzione fosse cancellare quei ricordi, dimenticare tutto ciò che mi faceva soffrire. Ma ora mi chiedo: perché dovrei dimenticare? Sì, ci sono situazioni che mi fanno sentire fuori posto, frammentata all'interno di me stessa, ma riflettendo su chi sono diventata oggi, mi rendo conto che forse quei ricordi hanno contribuito a modellarmi.

Nel frattempo, i preparativi per la fine dell'anno procedono con fervore nella casa. L'atmosfera è elettrizzante mentre tutti si danno da fare per trasformare la residenza in un luogo accogliente e festoso. Una grande tavola è stata allestita nel salone principale, adornata con una tovaglia bianca immacolata e centrotavola di fiori freschi che emanano un profumo delicato.

L'entusiasmo si diffonde mentre alcuni dei ragazzi hanno deciso di invitare alcuni amici, dato che l'ampio salone, può ospitare senza problemi un numero considerevole di persone. Il rumore delle conversazioni, le risate e la musica animano l'aria, creando una miscela di allegria e anticipazione.

Tuttavia, proprio quando sembra che tutto stia andando alla perfezione, il mio cuore si stringe all'arrivo di alcuni ospiti indesiderati. Tra tutte le persone che Lorenzo poteva invitare, ha scelto il gruppo sbagliato. Entrano nell'ambiente con fare sicuro, emettendo una sensazione di superiorità. Indossano abiti appariscenti e trucco pesante, sembrano uscite direttamente da una scena di un film americano, un gruppo di ragazze che richiama alla mente le cheerleader con le loro acconciature impeccabili. Ai miei occhi risultano solamente ridicole, ma, agli occhi dei ragazzi rappresentano la nuova sfida della serata.

Vedo l'espressione di Nora cambiare in un istante e sento gli occhi di Tommaso puntati verso di me, ma questa volta mi sono messa in testa che non saranno loro a rovinarmi la serata.

Con l'aria di chi ha in mente qualcosa, Valentina, si dirige verso Tommaso ed esordisce con «Speed, sono arrabbiata con te. L'altra sera mi hai mollato da sola».

Lui risponde distrattamente, «Avevo questioni molto più urgenti da affrontare».

Nonostante il turbamento interno che mi attanaglia, cerco di concentrarmi sulla serata imminente e sulla forza interiore che trovo in me stessa per affrontare i momenti difficili. Mi dirigo verso la cucina e trovo Vittorio, l'alzatore della squadra di pallavolo, intento a preparare gli antipasti. Tuttavia, giudicando dal disastro che ha combinato, sembra che non sia esattamente portato per quel tipo di compito.

«Avresti bisogno di una mano?».

Quasi commosso, mi risponde «Oddio, Adele, sei la mia salvatrice. Non sono proprio bravo con queste cose. Potresti occupartene tu, mentre io mi dedico alla carne?"».

«Va bene, lascia fare a me» rispondo.

Inizio immediatamente a sistemare i crostini su un vassoio, poi passo a disporre gli stuzzichini nei vari cestini. Il rumore allegro delle conversazioni riempie la stanza, mentre le risate dei miei amici risuonano nel mio orecchio.

Nel frattempo, Tommaso, entra in cucina come una furia cercando di giustificarsi «Honey, giuro che non sapevo che Lorenzo avesse invitato quelle persone».

Non mi preoccupo troppo e gli rispondo «Non importa, non fa nulla».

«Sei sicura?» chiede, il suo sguardo trasmette incertezza.

«Sì», dico, cercando di apparire sicura anche se dentro di me sono agitata. Non voglio mostrare le mie debolezze, quindi gli passo i vassoi.

«Porta questi in tavola, io ti raggiungerò con il resto».

Battito D'aliWhere stories live. Discover now