Capitolo 56.2

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Dopo ciò che è successo, sono ancora scossa e non mi sono ancora ripresa completamente. Dentro di me un turbinio di emozioni si scontrano tra loro, creando una confusione travolgente.

Mi svincolo dalle sue braccia, mentre lui continua a stringermi la mano con forza. Il suo sguardo penetrante mi raggiunge e con voce calma aggiunge: 'Honey, forse dovresti andare a cambiarti'. Le sue labbra si posano dolcemente sulle mie, regalandomi un leggero bacio che sembra portare con sé una promessa di conforto.

Mi allontano da lui e, un attimo prima di riunirmi a Nora che, nel frattempo, è abbracciata a Mattia, mi volto e gli urlò «Speed, dovrai rispondere a molte domande!».

Il mio cuore batte veloce nell'adrenalina del momento. Sorrido, sentendomi pronta ad affrontare ciò che verrà, e corro verso Alessandro che sta richiamando la nostra attenzione con gesti impazienti.

Mentre osservo il volto della mia amica, noto che si disegna un sorriso sottile, uno di quei sorrisi che tradiscono una consapevolezza di colpa. È quel tipo di sorriso che nasce quando si sa di aver commesso qualcosa di sbagliato e si cerca di nasconderlo agli altri.

«Tu non dovresti sostenere le mie scelte?» chiedo, cercando conforto nelle parole di Nora.

Lei si passa una mano tra i capelli e mi guarda con un misto di comprensione e disapprovazione.

«Ti sostengo quando le tue scelte sono corrette, ma non hai idea di quante volte mi abbia telefonato», dice sollevando gli occhi al cielo come a cercare pazienza nel firmamento.

«Tommaso ti ha chiamato?» la mia voce trema, temendo la risposta.

«Sì, circa dieci volte. Ma quando ha visto che rifiutavo le sue telefonate, è passato alla carica con Mattia. Comunque dovresti ascoltare quello che ha da dire», conclude.

Siamo distese sul letto del nostro hotel, ancora stordite dalla giornata appena conclusa, quando improvvisamente sentiamo bussare alla porta. Ci sediamo, guardandoci l'un l'altra con espressioni interrogative, alla ricerca di risposte. Decido di alzarmi e mi avvio verso la porta, aprendola per scoprire di fronte a me Tommaso e Mattia. Il loro inaspettato arrivo mi lascia senza parole, e chiedo con un misto di stupore e curiosità: «Posso sapere cosa ci fate voi due qui?»

Tommaso risponde con il suo solito sorriso malizioso: «Direi che abbiamo corrotto qualcuno». Istintivamente, volgo lo sguardo verso Nora, che alza immediatamente le mani in segno di negazione. Mattia interviene per chiarire: «Più che corrotto, direi che l'abbiamo persuaso a sfinimento. E temo che questa cosa ci costerà molto cara».

Un pensiero affiora nella mia mente: «Siete riusciti a convincere Alessandro?!»

Tommaso aggiunge, con una certa noncuranza: «Non è così rilevante. Comunque, se fossi in voi, mi cambierei rapidamente. Abbiamo un appuntamento».

Mi rendo conto solo in questo momento che entrambi sono vestiti in modo diverso rispetto a un'ora fa. Nora, con una rapidità sorprendente, si avvicina a me e spinge fuori i ragazzi dalla stanza, chiudendo la porta dietro di loro.

«Ok, niente panico» dice, anche se ho l'impressione che stia cercando di convincere se stessa più che me.

«In realtà, sono tranquillissima» le rispondo cercando di infondere un po' di calma, mentre mi siedo sul letto.

«Come fai ad essere così tranquilla? Dobbiamo uscire e non abbiamo nulla da metterci!»

Sospiro profondamente, mi avvicino a lei e le prendo delicatamente le spalle.

«Nora, respira. So che di solito rivolgete a me queste parole, ma adesso tocca a te. Respira. Non è una tragedia. Se hai notato, anche loro sono vestiti in modo casual, quindi adesso ci alziamo e mettiamo semplicemente un paio di jeans e una maglietta. Non è la fine del mondo».

Battito D'aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora