Capitolo 58.2 parte 2

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L'acqua calda avvolge dolcemente i nostri corpi, sciogliendo ogni tensione accumulata. Tommaso sorride, un sorriso malizioso e carico di desiderio, i nostri sguardi si incrociano, e immediatamente sento una connessione profonda che si instaura tra di noi. C'è un linguaggio segreto che si scambia tra le nostre pupille dilatate, comunicando un desiderio e una passione che bruciano selvaggiamente dentro di noi. La tensione sessuale nell'aria è palpabile, e un brivido di eccitazione mi percorre la schiena.

Le luci soffuse, strategicamente sparse intorno alla piscina, si accendono come stelle lontane, creando un'atmosfera intima e romantica che ci avvolge come un abbraccio caloroso. La musica lenta e sensuale che risuona nell'aria arriva dallo stereo posizionato discretamente in un angolo, creando un sottofondo perfetto per il nostro momento di intimità. Il suono melodioso dell'acqua che scorre, accompagnato dai lievi spruzzi dei getti idromassaggio, crea una sinfonia sensuale che amplifica l'emozione di questo momento magico.

L'acqua è cristallina e liscia come seta sotto le nostre dita che si sfiorano delicatamente. Mi perdo nel dolce abbraccio dell'acqua calda, lasciando che ogni tensione svanisca nel suo abbraccio curativo. Le sue dita si avvicinano alle mie, sfiorandole appena, creando un'immediata scossa di elettricità che si propaga attraverso ogni centimetro della mia pelle. La sua pelle è calda e setosa al tatto, e il suo tocco lascia una scia di fuoco sulla mia pelle sensibile. Le sue mani si muovono con dolcezza lungo il mio corpo, esplorando ogni curva, ogni linea, fino a posarsi sul mio sedere. La sensazione del suo tocco è così intensa da farmi fremere di piacere. Ogni carezza è un invito a esplorare territori sconosciuti dell'estasi.

Mi sposto un attimo per dire «E se entrasse qualcuno?», ma la passione che arde tra di noi fa affiorare un sorriso malizioso sul suo volto.

«Questa stanza è a nostra disposizione per le prossime ore», aggiunge, continuando a baciarmi.

Le sue labbra sono morbide e calde, e il loro contatto mi fa dimenticare ogni preoccupazione. Mi abbandono al bacio appassionato, sentendo il mio cuore battere all'unisono con il suo. Spingo il bacino contro di lui e con un gesto deciso faccio cadere la parte superiore del mio costume, cogliendolo di sorpresa. Perché ammettiamolo, il romanticismo mi piace, ma in certi casi adoro comportarmi da cattiva e prendere in mano la situazione.

Mi avvicina con violenza contro il suo corpo, il mio seno aderisce al suo petto come una seconda pelle. Sento il calore della sua pelle contro la mia, la sua eccitazione palpabile. Fa leva in modo da farmi uscire leggermente dall'acqua, tracciando con le labbra una scia di baci lungo tutto il mio corpo. I suoi baci sono intensi e affamati, brucianti di desiderio. Le mie mani si muovono lungo la sua schiena, sentendo la sua pelle scorrere sotto le mie dita come seta. Segno il suo corpo con unghie affilate, lasciando segni leggeri ma inequivocabili della mia passione. Non so come mi ritrovo con le spalle contro il bordo della piscina, l'acqua che ci avvolge mentre il suo bacino preme contro il mio, facendomi sentire tutta la sua erezione. Faccio scorrere il suo costume quel poco che basta per liberare la sua virilità, desiderosa di sentire la sua potenza dentro di me. Mi afferra le mani guidandole fino al suo collo e con un gesto rapido spinge in modo deciso, penetrando profondamente. Mi coglie di sorpresa, facendo uscire un grido di piacere, e io gli tiro i capelli, facendolo gemere a sua volta. La nostra unione è intensa, carnale, e ci lasciamo trasportare dalla passione che ci avvolge. Il ritmo delle sue spinte si fa sempre più incalzante, ogni movimento diventa un'esplosione di piacere.

«Vai più veloce, Speed», dico affannata tra i nostri respiri. A queste mie parole, nei suoi occhi celesti si fa strada uno sguardo selvaggio, una promessa di piacere senza limiti. Le sue spinte si fanno sempre più forti, mentre i nostri cuori battono all'unisono. Sento che sto per raggiungere l'apice del piacere, lo guardo e vedo che anche lui sta cercando di resistere, ma nel momento in cui i nostri occhi si incrociano, il piacere ci travolge e io mi lascio scappare un grido di piacere. Appoggia la sua testa sul mio petto, scoccando un bacio dolce.

Dopo qualche istante, rilascia leggermente la presa, lasciando che il mio corpo si immerga gradualmente nell'acqua. Mi allontano da lui per afferrare il costume, mentre con attenzione stringo il laccio dietro la schiena. In quel momento, sento improvvisamente due braccia avvilupparsi intorno a me, stringendomi da dietro. La sua presenza mi avvolge come una coperta calda, offrendo sostegno e sicurezza.

«Sei scorretto», riesco a balbettare, voltandomi verso di lui, il mio sguardo incontrando il suo. Un sorriso malizioso si disegna sulle sue labbra mentre si avvicina ancora di più, i suoi occhi brillanti di desiderio. «Non è colpa mia se mi fai questo effetto», mormora, le sue labbra affondando nel mio collo. Il suo respiro caldo sulla mia pelle mi fa rabbrividire di piacere, e mi perdo nella dolcezza del suo abbraccio.

Libera la presa, guardandomi negli occhi, e aggiunge «You're my butterfly effect». Le sue parole, cariche di significato, mi fanno sentire speciale, unica al mondo. Con il sorriso sulle labbra, gli rispondo «You are my turkey», un soprannome affettuoso che solo noi due possiamo comprendere. Scoppiamo entrambi a ridere, perché sappiamo benissimo che non è una parola detta a caso, è stato uno dei primi appellativi che gli ho rivolto, un segno del nostro legame.

Ma improvvisamente, una sensazione di calore si diffonde nel mio corpo, come se il sole si fosse concentrato su di me in quella torrida giornata estiva. La testa comincia a pulsare di un dolore crescente, e le gambe sembrano cedere sotto di me. Con uno sforzo, riesco a poggiare una mano sulla scaletta per sostenermi, sentendo la ruvidità del metallo caldo sotto le dita, mentre l'altro braccio si avvinghia istintivamente intorno al bordo della piscina per cercare stabilità. In un attimo, vedo Tommaso che corre verso di me, l'ansia dipinta sul suo volto preoccupato.

«Adele, ti senti bene?» mi chiede con voce piena di apprensione, gli occhi che scrutano i miei in cerca di una risposta. Mi volto verso di lui, cercando di trasmettere calma attraverso lo sguardo.

«Sì, è stato solo un giramento di testa. Probabilmente il caldo opprimente ha avuto un effetto su di me». Mi avvicino al tavolino di legno, sentendo la sua consistenza liscia e tiepida sotto le mani sudate, cercando di recuperare la stabilità. Ma improvvisamente, la vista inizia a annebbiarsi, come se un velo opaco si stesse stendendo davanti ai miei occhi. Mi sento come se un peso enorme mi stia schiacciando il petto, e le parole si affannano nella mia gola. Riesco a malapena a sussurrare: «Tommy, io...» prima che tutto svanisca nel buio.

Battito D'aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora