XXXVI

20 4 9
                                    

Il silenzio regnava come un despota sulla stanza del consiglio. Più teso, più grave, pregno di aspettativa per quello che sarebbe successo. I preparativi per l'arrivo della principessa di Marina e i festeggianti per il fidanzamento avevano allontanato temporaneamente l'attenzione dalla questione fondamentale che era stata accantonata e Namjoon sapeva che quel momento sarebbe arrivato. Stava per scoprire quali pedoni si erano mossi in quel periodo di silenzio per spostare il gioco a proprio favore. Il giovane temeva che non avrebbe apprezzato la risposta che lo attendeva.

Forse, però, percepiva la tensione in maniera più palpabile stando seduto a quello stesso tavolo in cui tutte le giocatrici erano disposte. Da quella volta in cui l'imperatrice lo aveva fatto avvicinare, infatti, sembrava che la sua presenza fosse stata quietamente accettata o forse, molto semplicemente, nessuno voleva contrastare la sovrana su quella materia. Lei, seduta al suo fianco, in compenso sembrava conservare ancora la sua controllata indifferenza.

-Per iniziare, vorrei parlare di una questione riguardante la successione imperiale. Come molte di voi avranno già avuto modo di sapere, la principessa consorte Yeji sta attendendo il primo figlio del principe Seokjin. Ciò, come immaginerete, ci pone davanti a una spinosa questione, dal momento che quel bambino sarà il maggiore dei Kim benché Seokjin non sia l'erede al trono.

Namjoon, a quelle parole, si morse il labbro. Non pensava che sarebbe stato il primo argomento che avrebbero trattato, ma era pronto a sentire sollevare quella questione. Schiarendosi la gola, sentì l'attenzione dei presenti cadere su di lui.

-Se mi è permesso intervenire, vostra maestà...

Namjoon attese, trattenendo il respiro. Era la prima volta che chiedeva la parola davanti al consiglio. Certo, sapeva che sua zia chiedeva la sua opinione in merito a ciò che veniva detto, ma rimaneva ben lontana da quella stanza. Quello era un limite che non aveva mai oltrepassato prima e sentì la crescente tensione nell'ambiente man mano che la stessa consapevolezza raggiungeva ogni componente. Ma, benché i suoi nervi rigidi attendevano con impazienza la risposta dell'imperatrice, sapeva di non poter tacere. D'altronde, la questione riguardava anche lui in maniera piuttosto diretta. A essere sincero, pensava che anche suo fratello avrebbe avuto il diritto di partecipare a quella conversazione ma sapeva che una cosa simile non sarebbe mai successa, sebbene sarebbe stata l'alternativa più giusta.

-Ti è permesso avere la parola, Namjoon.

Il giovane ascoltò con attenzione il tono accuratamente neutro dell'imperatrice mentre percepiva il suo sguardo attento osservarlo con minuzia benché lui tenesse il capo umilmente chino.

-Concedo il diritto di diventare erede al figlio di mio fratello.

Namjoon si aspettava il sollevarsi di un vociare concitato alle parole azzardate che aveva appena pronunciato. Invece, un silenzio ancora più inquietante seguì la sua affermazione, forse a presagire una risposta perfino peggiore di quella che si sarebbe aspettato.

-Vostra altezza, vi rendete conto che alla nascita della vostra primogenita potrebbe sollevarsi una lotta intestina per il trono? Potrebbe rivendicare la sua eredità come figlia diretta del sovrano una volta cresciuta e scontrarsi con l'erede di vostro fratello.

"Non ve ne sarà bisogno."

"Non ci sarà nessuna primogenita."

Namjoon di certo non avrebbe affermato ad alta voce la sua ferma intenzione nel non condividere con sua moglie neppure una notte nello stesso letto, insieme al fatto che fosse abbastanza convinto che Park Yona sarebbe stata assai cauta nel gestire eventuali gravidanze illecite.

Finalmente sollevò il capo, incontrando lo sguardo fermo della marchesa Kang.

-Lascerò la mia volontà per iscritto e riconoscerò il bambino come mio erede davanti a tutti quando verrà consacrato nel tempio. Chiunque si opporrà a tale volontà, compierà un deliberato atto di ribellione contro la famiglia imperiale. Sarà per sempre il primo dei Kim e, come tale, riceverà il trono come gli spetta.

Il filo turchino (K.TH)Where stories live. Discover now