XLI

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Estella non riusciva a guardare l'acqua. Era rimasta rinchiusa nella cabina della nave per giorni, capace appena di esporre il volto all'aria aperta per qualche istante del primo mattino.

Rinchiusa in quella cabina, aveva pensato a lungo a quel momento. Aveva rivisto nella sua mente quello sguardo. Nessuno sembrava essersi accorto della somiglianza. Nei sospiri ammirati e deliziati non si percepiva disdegno e neppure l'espressione dell'imperatrice pareva aver assunto alcuna nota di allarme. Non sapeva se i due principi reali erano stati altrettanto distratti, non aveva avuto modo di osservare le loro reazioni. A guardarlo bene, la somiglianza non era poi così lampante. Per chi sapeva dove osservare, era evidente la famigliarità dei tratti, netti e cesellati in Giorno e morbidi e pallidi in Notte. La forma delle palpebre di lui e la linea della bocca di lei, Estella non sapeva come aveva fatto a replicarle a quel modo senza neppure accorgersene. Forse perché non aveva mai fatto un passo indietro per osservare la sua opera con occhi freschi.

Ma ricordava il sentore del suo sguardo. Voltandosi, aveva incontrato gli occhi spalancati e inusualmente confusi di Namjoon indeciso fra osservare lei e l'arazzo. E quando si posavano con cautela su di lei, sembravano serbare un centinaio di parole. Ma una singola domanda era chiara come la luce del sole, incisa nel suo viso come su carta.

"Come lo hai saputo?"

Non c'era aggressività nello sguardo del principe. Non sembrava volerla interrogare a tutti costi fino a farle sputare la verità per poi costringerla con ogni mezzo possibile a giurare di non rivelarla a nessuno.

Sembrava solo... angosciato. Terribilmente angosciato. Arpionato da un sentimento talmente forte da far crollare la sua impassibilità e renderlo vulnerabile come non si era mai mostrato. Aveva paura.

Paura di cosa? Estella non lo sapeva. Ricordava solo la veemenza con cui la Luna l'aveva implorata di non rivelare a nessuno la verità. Rischiavano qualcosa, ma non aveva idea di cosa fosse. Estella realizzò che la cosa la frustrava. Avrebbe voluto aiutarli, se avesse saputo la verità. Avrebbe voluto proteggerli da ciò che li rendeva infelici. Proteggere gli altri dalla propria infelicità era la strada che la teneva più lontana dal suo stesso dolore. Ma aveva forse rovinato tutto senza neppure volerlo?

-Non sali sul ponte? Sono sicura che apprezzerebbero molto un po' di musica per rallegrare il loro lavoro.

Estella distese la braccia intorpidite, senza distogliere lo sguardo dal soffitto basso che pendeva sopra di lei. Listelli di legno incastrati in maniera perfetta, scuriti dal tempo e l'usura. Il ragazzo accanto a lei non si mosse.

-Temo che loro non sarebbero d'accordo.

La giovane strinse appena le mani che teneva intrecciate sul suo addome nella sua posizione distesa. Le sue dita, nervosamente, iniziarono a tamburellare sulla sua pelle.

-Non devi per forza rimanere con me.

Bugiarda. Anche se pronunciava quelle parole, il veleno dell'avidità e dell'egoismo le impastava la bocca. Lei voleva che rimanesse lì. Lei voleva che non la lasciasse sola. Quando era sola, la paura risorgeva.

-E dove andrei? Sul ponte, a parlare con la deliziosa marchesa Kang?- fu la risposta lanciata con ironico entusiasmo. Estella lasciò che uno sbuffo divertito le sfuggisse dalla bocca. La donna non era esattamente la compagnia più piacevole, soprattutto quando si rivolgeva a Taehyung con uno sguardo di sufficienza e una flebile attenzione. La ragazza invece riceveva la grazia di essere completamente ignorata.

-Potresti goderti un po' l'aria di mare. Dicevi di amare l'odore del sale e il vento selvaggio.

Estella voleva che lui non la abbandonasse ma non poteva fare a meno di odiarsi. Perché per ogni istante che lei si era rifiutata di salire sul ponte e incontrare quella distesa di acqua che la circondava ossessivamente, Taehyung era rimasto lì sotto, intrappolato con lei, in un ambiente che puzzava di muffa e di stantio, di persone che vivevano troppo vicine le une alle altre.

Il filo turchino (K.TH)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora