15. Vuoi che mi fermi?

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Le farfalle nello stomaco sono la prova inconfutabile di un amore puro e innocente che cresce dentro di noi. Inizialmente un vuoto allo stomaco accompagnato con un formicolio, poi una forte stretta e infine un'esplosione di emozioni che ti fanno rabbrividire, ringiovanire e sorridere.

Gather, con gli occhi che brillavano, si avvicinava sempre di più alla ragazza, mentre quest'ultima non riusciva a muovere un solo muscolo. L'impaziente voglia di baciare le labbra di lui, l'aveva invasa dalla prima volta che lo ebbe così vicino. In qualche modo riusciva sempre a farle desiderare di essere sfiorata dal ragazzo, di toccargli il volto e di accarezzare i suoi riccioli morbidi.

Heather trattenne il respiro deglutendo a vuoto. Una parte di lei desiderava avvicinarsi a lui e ricambiare, cingergli il collo e scontrare la sua lingua con quella di lui e sentire il gusto di mirtillo di lui mischiato a quello di menta di lei. L'altra parte invece, le ripeteva di allontanarsi, di non sbagliare e di respingerlo.

Per Gather invece, era diverso. Era la prima volta che provava certe emozioni. A causa dei continui viaggi e della prigionia, non riuscì a relazionare con alcuna ragazza, per lo più nessuna aveva catturato il suo interesse.

Per lui Heather era la prima: la sua mente, i suoi battiti, il suo respiro appartenevano solo a quella ragazza.

Per lui solo due donne riuscirono a entrare e a trovare stabilimento nel suo cuore, a farlo desiderare di vederle sorridere: sua madre e Heather.

Non fece in tempo a sfiorare quelle rosee labbra che il telefono gli squillò nella tasca dei pantaloni.

Dannazione! Maledetto chi creò questi aggeggi! Imprecò allontanandosi controvoglia dalla ragazza.

Quest'ultima ne approfittò per scappare in macchina, con le guance in fiamme e il battito cardiaco alle stelle.

Stavi per baciare il figlio dell'assassino di tuo padre.

Siete così carini insieme.

È il figlio di Lucas, Lucas Hamilton.

È semplicemente Gather. Un Gather innamorato di Sarah.

Assorta nei suoi pensieri, non s'accorse che il ragazzo le stava parlando.

"Mio padre è preoccupato. Dice che tutti stanno chiedendo di me e pare ci sia anche Andrew Evans". Nel pronunciare quel nome, il ragazzo sbuffò esasperato.

"Non oserebbe" iniziò lei allacciando la cintura e mettendo in moto, cercando di nascondere il suo volto arrossato dall'imbarazzo. "Ci sono molti imprenditori, uomini e donne d'affari, non farebbe una brutta figura, ne risentirà il suo guadagno".

Per tutto il viaggio, nessuno fiatò. Regnava un silenzio imbarazzante, eppure nessuno ebbe il coraggio di romperlo. Ognuno era assorto nei suoi pensieri, chi come sarebbe andato il bacio e chi come avrebbe superato il desiderio di vendetta per aggrapparsi alla sua felicità.

Giunti alla destinazione, Heather alzò lo sguardo incontrando l'hotel più antico del quartiere: il Millennium Biltmore Los Angeles. In stile beaux-art, aveva le pareti dorate e i soffitti dipinti che raffiguravano l'arte greca, con una particolare attenzione ai dettagli.

"Ti piace?" domandò Gather avvicinandosi a lei. Annuì dopo aver incrociato il suo braccio con quello di lui. Maestose colonne ergevano all'entrata vicino alle quali erano sistemati dei vasi di grandi dimensioni.

Quando varcarono la soglia, vennero invasi da un piacevole aria profumata di gelsomino.

Un ragazzo sulla trentina, alto e muscoloso, li condusse alla sala dove si tenevano solitamente i grandi eventi.

Patto con il DiavoloWhere stories live. Discover now