17. Un nuovo Gather

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"Milton è qui" gridò qualcuno tra la folla quando notò la ragazza scendere dall'auto.

L'odore delle gomme mischiato a quello del sudore e dei liquori era così forte che Gather ebbe l'impressione di svenire. A primo impatto, il ragazzo rimase stupito dalla quantità di persone presenti, dal modo di vestire delle ragazze, quasi nude, e dalla loro euforia, per non parlare della musica techno che superava di gran lunga i decibel consigliati per legge.
Ragazzi più o meno della loro stessa età erano riuniti in gruppetti e ognuno di questi aveva una benda di colore differente. Eppure c'era una cosa che accomunava tutti loro: l'amore per le corse, l'adrenalina e i soldi scommessi.

"Ci siamo catapultati nel mondo di Fast and Furious?" domandò Gather guardandosi intorno.

"O mio Dio!" esclamò sempre lui appena i suoi occhi si adagiarono, illuminati quanto la luce di quel posto, sulle auto utilizzate per le gare.

"Quella è una Porsche 911 Cabriolet Carrera? Anche la Ferrari 296 GTB? Questo è il paradiso" gridò euforico il ragazzo girando su se stesso.

"Te ne intendi di auto" commentò Heather sorpresa incrociando le braccia al petto.

"Voglio gareggiare anch'io" annunciò voltandosi verso di lei con un gran sorriso.

"Non farmi ridere" asserì lei liquidandolo con la mano.

"Mi stai sottovalutando?" chiese lui con tono di sfida.

"Ma guarda chi si vede". Si voltarono entrambi quando giunse alle loro orecchie la voce di un ragazzo più grande di loro di un paio d'anni, di nome Josh. Quest'ultimo allargò le braccia pronto per stringere la ragazza dai capelli scuri, ma con una mossa felina, Gather la tirò dal braccio allontanandola e Josh si ritrovò ad abbracciare Gather e non Heather.

"Oh, ciao amico" salutò Josh balbettando grattandosi la fronte.

"Sono Gather, piacere di conoscerti" si presentò fingendo di sorridere cordialmente. Prima che potesse avvicinarsi a Heather, il ragazzo si sistemò dietro di lei e cinse i suoi fianchi in una stretta salda.

"Ciao Josh" salutò ella roteando gli occhi al cielo. Gather abbassò la testa sul collo di lei e lasciò un paio di delicati e soffici baci quando Josh si allontanò da loro.

"Che stai facendo? Perché ti sei comportato così?" domandò lei allotanandosi dalla sua presa.

"Ma lo hai visto? Hai visto come sbavava per te? Ti stava spogliando con gli occhi" domandò Gather trucidandolo con lo sguardo.

"Ma che ti salta in mente? È un semplice amico, siamo tutti amici qui" spiegò lei agitando le mani e indicando la folla

"Non mi piace, ha un qualcosa che non va" commentò lui sicuro di sé picchiettando il piede contro l'asfalto.

"Anche Kendall aveva un qualcosa che non andava?" domandò lei imitando la sua voce.

"Quello non mi piace proprio. Mi urta il fatto che respiriate la stessa aria".

"Non è come sembra. Mi vuole bene come un'amica" affermò lei con tono deciso.

"Ho i miei dubbi a riguardo".

"Anch'io ho seri dubbi sull'esistenza del tuo cervello, ma non faccio commenti" asserì lei infastidita dal suo comportamento.

"E perché ha reagito in quel modo durante il nostro ballo?" domandò lui tenendo testa alla sua tesi.
Heather aprì la bocca pronta per ribattere ma venne preceduta dal ragazzo stesso che accorciò la distanza tra di loro.

Patto con il DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora