SOLO TU

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"Ok. 10:30. Non un minuto più tardi o saremo salpati."

Liam è in piedi a fianco al letto completamente nudo e fissa con un sorrisetto sospettoso il telefono

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Liam è in piedi a fianco al letto completamente nudo e fissa con un sorrisetto sospettoso il telefono.
Un Adone che offre un universo di pensieri audaci a Vittoria spudoratamente attratta dalle masse muscolari della sua magnifica ampia schiena, un'immensa tela su cui dipingere con le labbra ed un sodo ben fatto fondoschiena. Incantata da quelle curve, si alza, lo raggiunge e avvolge le braccia intorno al suo torace, ricoprendogli la schiena di baci.

"Tutto bene amore?"
"Pare che domani avremo un ospite!"

Rimane immobile godendo del suo tocco, le sue mani scivolano sul suo petto, la sua lingua brucia sulla sua pelle e il suo corpo avverte brividi di piacere come poco prima che il telefono squillasse interrompendo le loro coccole post coito bollente.

"Una bellissima notizia!"

Liam le afferra le mani portandosela alla bocca per baciarle.
"Chissà cosa deve dirmi con tanta urgenza!"
"Lo scopriremo, ma ora..."

Vittoria ritrae le mani dalle sue, fa scorrere le braccia strusciandole intorno al suo corpo mettendosi di fronte, ora con la punta della lingua stuzzica il suo punto più sensibile dietro il lobo dell'orecchio per poi lasciare umidi baci sul collo, procedendo con molta lentezza conoscendo alla perfezione quali sono le sue zone erogene.
"... vorrei che non pensassi a nulla, se non a noi."

Scende lungo il petto e l'addome con piccoli baci accompagnati da dolci carezze, stimolando ogni suo senso.
Sospira riscoprendosi di nuovo pronto ad amarla con tutto sé stesso. Flette le ginocchia e la alza afferrandola sotto le natiche.

"Dove eravamo rimasti?"

Vittoria sorride gettando all'indietro la testa offrendogli il suo seno ancora arrossato per l'azzeramento della lista che secondo lui si era meritata.

"Non saprei signore, ho perso ogni cognizione..."

Si siede a bordo letto con lei a cavalcioni, per evitare di stringerle troppo forte le natiche altrettanto provate.

"Ti ho punita. Ho dovuto lo sai, vero?"
"Sì signore."

Le succhia dolcemente un capezzolo e lei emette un piccolo gemito di dolore per la troppa sensibilità.

"Ti bruciano?"
"Il giusto signore, tu sei soddisfatto?"
"Come potrei non esserlo, sei stata divina, ed ora meriti un premio."

Vittoria allunga la mano sulla sua erezione, già consapevole del suo pensiero.

"Cosa vuoi che faccia signore?"
"Niente, se non permettermi di fare l'amore con te. Voglio lenire ogni tuo rossore con i miei baci e farti godere ancora lentamente come meriti."

Si sdraia sulla schiena trascinandola con sé, un'abile mossa e la porta supina sotto di lui. In netta contrapposizione con il sesso sfrenato e dominante fatto prima, ora si prende del tempo e dedica l'attenzione ad ogni centimetro del suo corpo regalando a lei e a sé stesso un piacere esclusivo.
Si allunga prendendo nel cassetto un olio lenitivo, e delicatamente glielo spalma con un leggero massaggio eseguendo movimenti circolari partendo proprio dai seni, per poi pian piano interessare ogni parte arrossata dalla foga e dalla lussuria delle sue punizioni, sempre gradite.

SHE ALWAYS  WANTS ... THE STRANGERWhere stories live. Discover now