LA PARTENZA

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Isabel è davanti alla porta, con la mano saldamente aggrappata alla maniglia della valigia. Il suo viso esprime una miscela di emozioni, da una speranza fragile a una profonda preoccupazione. Vittoria accarezza i suoi capelli e cerca di darle conforto.

"Tesoro, si sistemerà tutto. Abbi fiducia."

Brando non ha ancora risposto alle chiamate né visualizzato i messaggi, e questo silenzio la fa sentire sempre più ansiosa. Il timore che davvero voglia rinunciare a loro, comincia a farsi strada in lei e quelle lacrime che avevano temporaneamente smesso di solcarle il viso sembrano fare ancora capolino.

"Non piangere! Ti chiamerà. Avrà un valido motivo per non averlo fatto."
Afferma con fiducia cercando di dissipare i suoi dubbi.

"Vichi, accompagnami tu, dai?" chiede con un filo di voce, sperando in una compagnia confortante in quel momento delicato, ma lei rifiuta gentilmente, preoccupata per il padre. "No tesoro, papà ci rimarrebbe male. Dagli una possibilità! Parlagli!" Le dice, incoraggiandola a risolvere la situazione.

Isabel, seppur a malincuore, annuisce. "Non ho nulla da dirgli. Vado a salutare Mattia."

Mentre si avvia verso la camera, le parole di Vittoria rimangono in sospeso nell'aria, e la preoccupazione continua ad aleggiare, amplificata dal silenzio di Brando.

Sale le scale con passo incerto, avvicinandosi alla camera di Mattia. La porta è socchiusa, e curiosa, si ferma ad origliare. Ciò che sente la sorprende e fa stringere un groppo alla gola. Liam è lì con Mattia, ridono insieme, sono felici, e un briciolo di gelosia si fa strada in lei, mentre ricorda quanto le fosse sempre piaciuto trascorrere del tempo con lui prima di questo episodio.

Poi Mattia, notando l'insolito comportamento di Isabel, chiede con innocenza: "Papà, perché Isabel è triste? Avete litigato?"

Vuole cercare di capire, e Liam risponde sinceramente, è piccolo ma come ha sempre fatto con lei, non vuole nascondergli nulla.

"Purtroppo sì. Siamo entrati in disaccordo."

Mattia, con gli occhi pieni di domande, prosegue: "Perché?"

Liam cerca di spiegare con pazienza: "Perché mi preoccupo molto per lei. Non vorrei mai che le capitasse nulla di brutto, e sto cercando di impedirle di vedere una persona a cui tiene molto."
"Una persona cattiva?"
Chiede sempre curioso e Liam scuote la testa, e senza pensarci dice una cosa che in fondo ha sempre pensato.

"No, non è cattiva. È una bella persona, ma ha fatto delle cose sbagliate in passato, e ho paura che possa rifarle e far soffrire Isabel."

"Non è detto che le rifaccia. Anch'io non mi sono più arrampicato sul lampadario!"
Riflette suggerendo Mattia, piegando la boccuccia all'ingiù.

Liam sospira, con un pizzico di tristezza nei suoi occhi scompigliandogli i capelli.

"Lo spero tanto Mat. Ma non posso esserne sicuro. Quando ero piccolo, ho sofferto a causa di una persona che prometteva di non fare più gli stessi errori, ma continuava a ripeterli. Voglio solo proteggere Isabel dalla stessa sofferenza."

Le parole di Liam rivelano la sua profonda preoccupazione per il benessere di Isabel e il suo desiderio di mantenerla al sicuro da situazioni dolorose.

Isabel, nel corridoio, ascolta la conversazione con una gamma di emozioni complesse. È arrabbiata con lui per aver rivolto delle accuse infondate a Brando, sapendo bene quale sia la sua vera paura, ma allo stesso tempo, comprende che la sua esperienza passata lo ha segnato profondamente, sia personalmente sia riguardo a sua madre. La colpa di tutto questo è sempre caduta su quell'uomo: Costa.Non l'ha mai conosciuto, ma la sua ombra continua a gravare su di lei a distanza di anni.

SHE ALWAYS  WANTS ... THE STRANGERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora