RINUNCERESTI?

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Isabel è ferma fuori dalla porta dei bagni degli uomini che continua a tormentare il braccialetto ripensando al pomeriggio, al bacio che si sono dati e non può credere che sia valso a nulla. Pensa a come affrontarlo, a come fargli capire che la sua era una battuta e che nonostante il suo comportamento riprovevole, visto con le ragazze in questi giorni e la sua ammissione di rapporti avuti con chissà quante, ha capito che non erano niente per lui. Dopotutto anche lei è uscita con ragazzi.

La porta si apre e trattiene il respiro, le tremano le gambe, ma si fa forza. Esce un uomo che la scruta da capo a piedi facendo un sogghigno disgustoso, quando dietro di lui la porta si riapre e l'uomo se ne va passandole  a fianco senza importunarla. Sospira di nuovo scrollando le spalle grata di non aver dovuto affrontare anche quel problema.

"Che cazzo ci fai qui?"
Grida Brando prendendola per un braccio, trascinandola fuori da quel caos. È arrabbiato, lo capisce da come serra la presa.
"Non capisci proprio un cazzo. In questi posti non devi andare in giro da sola!"

"Mi fai male, lasciami!"
"Non come te ne potrebbe fare un malintenzionato!"

Si guarda in giro, ora lontano da tutti, sul retro del locale vicino ad uno stretto passaggio secondario che porta alla spiaggia e poi la guarda lasciando la presa su richiesta.

Lei fa un debole sorriso quasi impercettibile.
"Sono venuta a cercarti..."
"Sono andato al cesso. So trovare la strada di ritorno!"
"Pensavo non tornassi più."

Brando la guarda intensamente, ammettendo a sé stesso che qualche giorno prima se ne sarebbe andato.

"Mi spiace per te, ma ti ho detto che adesso non sarà semplice liberarti di me!"

Il suo ringhio rancoroso dovrebbe farle paura, ma è la risposta che voleva: lui non vuole perderla ancora.
"Brando... non volevo dire quella cosa..."
"Sì invece, ti conosco. Anche scherzando, dici sempre quello che pensi. Ti faccio schifo!"
"No... beh sì..."

La freccia con lo sguardo, temendo il peggio.
"...No. Non mi fai schifo, Carlos me ne fa. Tu... beh... sei libero, e libero di comportarti come vuoi."

Il suo cuore sembra scoppiarle nel petto, è talmente vicino che il suo profumo sembra invaderle l'anima, i suoi occhi scuri, allungati a fessura sembrano allargarsi tanto da specchiarcisi dentro.

"Bel... io odio la mia libertà! Io amavo essere tuo...e vorrei tanto poterlo essere ancora, ma tu non credi sia possibile, cazzo tu non crederai mai..."

La frase rimane in sospeso, Isabel gli afferra la camicia e lo avvicina a sé, catturandogli la bocca. Un bacio passionale, pieno di cose non dette, di promesse di non dubitare mai più di lui, le loro lingue infuocate danzano senza preoccuparsi di scottarsi, bramose di dare e ricevere, Brando la abbraccia talmente forte che i loro battiti diventano un tutt'uno, scalpitano allo stesso ritmo, mentre il fuoco inizia a propagarsi nelle vene, la consapevolezza di non poter amare nessun altro prende il sopravvento. Stentano a staccarsi, l'agonia sofferta in questi anni di separazione lo rende impossibile, paura che ancora sia un miraggio.

 Stentano a staccarsi, l'agonia sofferta in questi anni di separazione lo rende impossibile, paura che ancora sia un miraggio

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