01. Louis Tomlinson

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Ringraziò Jacob, suo autista da quando la sua carriera aveva preso il volo, e scese dalla limousine nera, guardandosi intorno. Era tutto uguale a come l'aveva lasciato pochi mesi prima, la villa era del solito color salmone, come si ostinava a chiamarlo sua madre e il grande cancello con al centro le iniziali del suo nome, secondo nome e cognome, pitturato di quel nero lucido che Louis, personalmente, amava.

LWT. Stupendo.

Ordinò di portare le valigie all'interno della sua abitazione e intanto fece un giro del giardino, per controllare che tutto fosse al suo posto, che la sua assenza non si fosse fatta sentire tanto dai domestici e si, poté affermare fosse tutto perfetto.

Annuì, fiero del lavoro svolto ed entrò all'interno della villa, respirando a fondo quello che chiamava profumo di casa. Era l'inconfondibile miscuglio di vari profumi, che uniti formavano la perfetta armonia, che gli permetteva di sentirsi a suo agio in quel luogo enorme, nonostante molto spesso la solitudine si facesse sentire.

«Allison?» chiamò, accomondandosi sul divano e accendendo il cinquanta pollici posto davanti a lui.

La donna chiamata arrivò immediatamente, sorridendo al suo capo e congiungendo le mani.

«Bentornato signor Tomlinson. Di cosa ha bisogno?»

Louis sembrò riflettere un poco sulle parole della donna, nonostante ella sapesse già cosa avrebbe ordinato il ragazzo.

«Un the caldo con due cucchiaini di zucchero e i soliti due millilitri di latte.» disse infatti, Louis, ricevendo un «Subito, signore.» in risposta. Appena Allison sparì dalla sua vista, si concentrò sul televisore, che in quel momento trasmetteva un servizio del telegiornale. Prese il telecomando per alzare il volume; era tornato a casa da poco dopo un lungo ed estenuante viaggio d'affari durato diversi mesi, doveva informarsi nuovamente sui problemi e sugli scandali della sua amata Londra.

Il cellulare nella sua tasca emise un trillo, e Louis sapeva esattamente di chi si trattava: Zayn Malik. Ossia, il suo migliore amico, alias cozza, alias festaiolo nato, alias...beh, Zayn era tante cose, fuorchè un tipo tranquillo, rilassato e pacato come Louis, che molto spesso si chiedeva come potessero essere amici.

«Pronto?»

«Allora è vero? Sei di nuovo a Londra?»

«Zay, ti ho mandato un messaggio ieri, non l'hai letto?»

«Potrei o non potrei aver avuto impegni molto più importanti del leggere i tuoi messaggi.»

«Ovvio, come al solito. Comunque sì, sono appena arrivato.»

«Perfetto! Stasera usciamo per festeggiare il tuo ritorno.»

Cosa dicevamo poco fa? Zayn era un festaiolo? Ecco la prova. Ogni motivo era buono per festeggiare. Sin da ragazzini, il moro organizzava una festa anche dopo aver preso un brutto voto a scuola, perchè «Mai buttarsi giù, meglio bere e dimenticare, tanto la prossima volta andrà meglio.», ma a quanto pare la sua filosofia non era molto corretta, dato che si era ritrovato in terza superiore per tre anni di seguito, ed infine aveva abbandonato la scuola, optando per un lavoro più semplice e divertente: il dj. Aiutato da Thomas, cugino di Liam, uno dei loro amici, aveva coltivato la sua passione, fino a diventare un ottimo dj, tanto che ormai aveva lavoro fisso nel locale più famoso di tutta la città: il The Wings.

Nome poco appropriato per una discoteca affiancata da un bordello, ma dettagli.

«Scusami, ma sono stanco e non ho voglia di uscire.»

«Senti, stronzetto, non ti vedo da due mesi, ho duemila cose da raccontarti, una persona da presentarti e...un'altra persona da presentarti, che potrà aiutarti a porre fino alla tua astinenza.»

«Ma cosa-»

«Perfetto, passo a prenderti alle dieci, andiamo al The Wings. Vedi di indossare vestiti decenti, e non il solito completo nero da funerale. A dopo Loueh!»

E Louis non ebbe tempo di ribattere, dato che il suo amico gli chiuse la chiamata in faccia. Sbuffò e ringraziò Allison, non appena questa entrò e gli portò il suo the.

The begging 》L.S.Where stories live. Discover now