28. Present

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«Calmo Lou, ti prego!» ripetè per l'ennesima volta Harry, seguendo il suo ragazzo da una parte all'altra della casa, mentre questi borbottava parole su parole alla povera Allison, che spuntava le cose elencate su una lunga lista, seguendo il padrone come un cagnolino.

«Cosa, amore? Non vedi che sono impegnato?» rispose sgarbatamente Louis, sbuffando sonoramente e pentendosi della risposta acida apena vide lo sguardo ferito di Harry. Si affrettò a stringerlo fra le proprie braccia e baciargli la fronte per scusarsi, sotto lo sguardo di Allison, che sorrise intenerita e corse ad aprire la porta non appena il campanello suonò.

«Dov'è mio nipote, Ally?» chiese Zayn appena la donna aprì la porta, seguito da Liam che le porse uno sguardo di scuse per il pessimo comportamento del suo ragazzo, che ignorò la risposta che la donna stava per fornirgli, correndo al piano di sopra dal quale stavano scendendo nello stesso momento Harry e Louis. Il primo lo guardò divertito, sapendo già quale sarebbe stata la prossima mossa del moro, mentre il secondo alzò gli occhi al cielo con fare scocciato, nonostante adorasse vedere Zayn così preso dal bambino.

Come da copione, questi li ignorò completamente e poggiò una mano sulla pancia di ormai otto mesi di Harry, accarezzandola per poi stringere la mano in un pugno e dare piccoli colpetti come per bussare ad una porta.

«Al? Piccolino di zio, sei in casa?» chiese il pakistano, attendendo il solito calcio da parte del bambino, che non si fece attendere, facendo sussultare Harry.

«Che dolce, non esce mai per paura di perdere una visita di zio Zayn.» esclamò Zayn, rimettendosi composto e sorridendo a Louis, che rise come gli altri presenti.

«Come mai da queste parti?» chiese Harry curioso, riprendendo a scendere lentamente e con fatica i gradini, «Non che non ci faccia piacere, sono solo curioso.» aggiunse poi per paura di offendere i due ospiti.

Liam, che fino a quel momento era stato in silenzio, mostrò la busta che teneva dietro la schiena, agitandola e sorridendo furbamente.

«Regalino per Allyn.» gridò Zayn, battendo le mani, ricevendo un'occhiata perplessa da tutti e schiarendosi subito dopo la voce, «Un pensierino, niente di che.» precisò, passando una mano fra i capelli per sistemare il ciuffo nero tentando di riprendere l'aria da duro che da un bel po' avava abbandonato.

«Vediamo cos'è, allora! Sediamoci.» disse felice Harry, indicando il divano e scendendo gli ultimi scalini, per poi sedersi, seguito da tutti gli altri subito dopo.

Affiancato da Louis aprì il regalo e tirò fuori una tutina gialla minuscola.

«Ci piacerebbe se Al la usasse all nascita. Cioé, subito dopo, ovvio che non può nascere con la tutina, mica possiamo farla mangiare ad Har-»

«Amore?» lo interruppe Liam.

«Sì, Lee?»

«Taci, stai sparando un sacco di stupidaggini.»

Louis rise battendo il cinque a Liam, mentre Harry sorrise nel vedere l'iniziale "A" ricamata sulla tutina.

«È stupenda, useremo questa, Loueh.»

Louis annuì e «Allison, elimina "tutina giorno X" dalla lista!» gridò.

The begging 》L.S.Where stories live. Discover now