29. X Day

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«Vuoi entrare, Lou? Te la senti?» chiese Zayn, guardando Louis dubbioso. Il suo amico sapeva reggere bene lo stress lavorativo, ma non era sicuro del fatto che sarebbe riuscito a reggere un parto e rimanere accanto ad Harry mentre questi urlava, bestemmiava e chissà cos'altro.

«Sì? No. Forse dovrei ma- e se poi -beh io non-» balbettò infatti il ragazzo, ad occhi sbarrati, puntando lo sguardo sull'infermiera che li guardava scocciata ed impaziente all'entrata della sala parto.

«Secondo me dovr-»

«Signor Tomlinson, non c'è più tempo, o entra ora o non entra affatto.» li interruppe la donna dando una veloce occhiata all'interno della sala. Louis si morse il labbro e in completo panico entrò in sala parto, dopo aver indossato il necessario proprio come i dottori presenti, e  affiancò Harry, che appena lo vide sorrise sollevato.

«Quindi ci siamo?» chiese Louis a nessuno in particolare, o meglio, più a sè stesso che altri. Il riccio al suo fianco annuì e prese la sua piccola mano nella propria, enorme rispetto a quella di Louis ma tremante allo stesso modo.

«Bene, pronto Harry?» chiese la donna di poco prima. Il ragazzo annuì e rafforzò la stretta sulla mano di Louis, serrando gli occhi ed attendendo il momento critico, mentre Louis rimase in silenzio a fissare il tutto. Si ripromise di non svenire e ci riuscì, fino a quando non vide la testa di quello che doveva essere suo figlio e sentì la propria testa girare.

«Eccolo qui, ci siamo quasi.» spiegò un uomo accanto a lui, a cui non diede tanta attenzione appena il suo bambino venne alla luce. Lo osservò rimanendo immobile per pochi minuti, senza sapere cosa fare, fino quando non se lo ritrovò fra le braccia, avvolto in una copertina blu. Si voltò verso Harry ma trovò i suoi occhi chiusi. Si voltò, allora, allarmato verso una della e dottoresse e senza riuscire a dire una parola indicò il ragazzo.

«Si riprenderà presto, è sfinito, Signor Tomlinson.» spiegò questi, sorridendogli rassicurante.

E così fu, dato che poche ore dopo, mentre Allyn pulito e profumato nella sua nuova tutina gialla, stava fra le braccia di Louis nella stanza di Harry, quest'ultimo aprì un occhio e «Ce l'abbiamo fatta?» chiese timoroso, lanciando uno sguardo curioso alla copertina che copriva il corpo del bambino.

«Sì, ce l'abbiamo fatta. Harry Styles, ti presento Allyn Tomlinson.» replicò commosso Louis, alzandosi dalla sedia e raggiungendo Harry, posando nel letto accanto a lui il bambino, che tenne gli occhi chiusi e i pugnetti serrati rivolti verso l'alto.

«È nostro sul serio, Lou? N-non ci credo.» balbettò Harry sfiorando una guancia al bimbo, che continuò a sonnecchiare indisturbato.

«Non so come sia possibile, non so per quale assurdo motivo Dio abbia scelto me per tutto questo, ma so che sono la persona più felice del mondo in questo momento, Harry. So che ti amo, amo nostro figlio e non c'è niente che potrebbe farmi cambiare opinione.»

Harry sorrise e accolse le labbra di Louis sulle sue, ricambiando silenziosamente quel "Ti amo".

The begging 》L.S.Where stories live. Discover now