05. Morning

4.7K 486 22
                                    

Louis si svegliò con un grande dolore alla testa, e portò una mano su quest'ultima, cercando di aprire gli occhi, senza molto successo, data la luce del sole che lo acciecava. Nascose la faccia nel cuscino e sentì uno strano odore, non era quello di casa, e quello non era il suo letto, era troppo piccolo per esserlo. Si voltò dalla parte opposta alla luce e aprì un occhio, notando pezzi di vetro e preservativi sparsi su tutto il pavimento. Aggrottò le soppracciglia e proteggendo gli occhi con la propria mano si voltò dall'altra parte, non trovando nulla che potesse easergli d'aiuto per ricordare o almeno capire cosa era successo la notte prima. Si sedette sul bordo del letto e solo in quel momento realizzò di essere completamente nudo. In complrto imbarazzo, nonostante non ci fosse nessuno, mise i piedi sul pavimento gelido e cercò i suoi vestiti, trovandoli ad uno ad uno sparsi per tutta la stanza. Si rivestì e infilò le scarpe, per poi notare un bigliettino sul cuscino affianco a quello in cui evidentemente aveva dormito.

Lo prese fra le mani e lesse:

Scusi se non l'ho svegliata, ma dormiva così bene che ho dovuto convincere il mio capo a non sbatterla fuori come solitamente facciamo. Grazie per le trecento sterline.
H

Trecento sterline? Ma che diavolo era successo? Mise il bigliettino in tasca e aprì la porta, trovandosi davanti una massa di persone che urlavano, pulivano e imprecavano. Si chiese dove fosse finito, perchè no, lui non era un tipo da frequentare posti del genere. Si diresse verso l'uscita senza preoccuparsi più di tanto degli sguardi su di sè, e intanto riflettè su ciò che non ricordava. La vibrazione del cellulare, però interruppe i suoi pensieri. Ringraziò il fatto che fosse rimasto nella tasca dei pantaloni, così come il portafoglio; sbadato com'era si sarebbe di certo dimenticato di entrambi. Tirò fuori il suo Samsung nuovo di zecca e sgranò gli occhi appena notò una cinquantina di messaggi e altrettante chiamate, tutti da parte di Zayn.

[04:30]Che fine hai fatto?

[04:46]Tomlinson, il gioco è bello quando dura poco.

[04:57]Louis sono le cinque del mattino, dove cazzo sei?

[04:58]Louis rispondi!

[05:02]Okay, sei in crisi d'astinenza ma puoi fermarti un secondo e RISPONDERE ALLE FOTTUTE CHIAMATE?

È così via, la maggior parte erano di questo genere. Chiamò subito l'amico che rispose al primo squillo, «No ma con comodo, principessa! Mi hai fatto venire un infarto razza di coglione!»

Louis si trattenne dal ridere per il tono di voce del suo amico, e agitò una mano appena vide un taxi avvicinarsi, per poi salire e dire l'indirizzo al tassista.

«Scusa, Zay. Ne so meno di te, sinceramente, non ricordo nulla.» spiegò, combattendo contro il pulsare alla testa che non sembrava voler smettere.

«Ricordami di uccidere Niall per averti fatto bere tutto quell'alcool, che coglione.»

Louis annuì, anche se Zayn non poteva vederlo e «Ora devo andare Zay, sono arrivato a casa. A dopo.» disse. Attaccò la chiamata e scese dall'auto dopo aver pagato il tassista, entrando poi in casa.

















Aaaallora lettori, prima di tutto, grazie per aver aggiunto questa storia alla biblioteca e per i commenti e voti che avete lasciato! Siamo già a 1.7 k, come posso non amarvi? Oltre questo, la storia si farà interessante tra poco...aspettate e vedrete :)

Aggiornerò più tardi, comunque. Per ora che ne pensate?
E tanto per precisarlo, è una MPREG, tratterà una gravidanza maschile!

The begging 》L.S.Where stories live. Discover now