26. Father

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Louis aggrottò le soppracciglia confuso. Come poteva Harry sapere l'identità del padre del bambino se aveva detto di non ricordare niente a proposito delle notti passate nel bordello?

«Io sapevo di questa mia "capacità", per questo obbligavo tutti ad usare il preservativo durante il rapporto. E anche per evitare malattie, certo. M-ma una notte ho avuto un rapporto senza...senza nulla.» balbettò il riccio, stringendosi di più al corpo di Louis, che lo strinse fra le braccia per rassicurarlo e farlo proseguire, nonostante fremesse dalla voglia di sapere chi fosse il padre del bambino.

«I-io non ho ricordi della notte, ma Michael, uno dei ragazzi del posto, ha detto che questa persona è stata l'ultima ad entrare, ed è l'unica del quale non ricordo nulla, se non per il fatto che la mattina dopo l'ho trovata nel mio letto. Quindi c'è una remota possibilità che uhm-» il ragazzo si bloccò guardando a terra, terrorizzato dall'idea che Louis potesse lasciarlo dopo aver scoperto che teneva quel segreto (o meglio, dubbio) da tanto.

«Amore, chiunque sia, se non te la senti di incontrarlo, di affrontarlo, non c'è problema. Cresceremo questo bambino insieme, non ti abbandonerò, lo prometto.» lo rassicurò Louis, alzandogli il viso da sotto il mento con un dito e sorridendogli.

Harry annuì e prese un respiro profondo, «Eravamo insieme. Noi due, dico. S-sei tu.» disse poi tutto d'un fiato, chiudendo gli occhi e attendendo la sfuriata di Louis, che però non arrivò.

Allora aprì un occhio e vide il ragazzo osservalo confuso, «Io e te abbiamo fatto sesso?» chiese poi stupito il maggiore, ottenendo in risposta un flebile «Esatto.»

«E tu lo sai da quanto?»

«Da quando ci siamo incontrati per la prima volta al supermercato. Insomma, sapevo di aver avuto un rapporto con te.»

Louis sgranò gli occhi e lo guardò a bocca aperta, boccheggiando senza sapere cosa dire. Si scostò e si alzò dal divano prendendosi la testa fra le mani e tirando le ciocche castane.

«E non me l'hai detto perchè?»

Harry si morse il labbro e «Avevo paura della tua reazione. So di sembrare un deficiente e che tutto questo può sembrare troppo, ma io-»

«Tu cosa, Harry? Tu cosa, cazzo?»

«Io ti amo, Louis. Amo tutto di te, specialmente il tuo carattere, la tua dolcezza, i tuoi occhi, e non posso permettermi di perderti. Ma non per i soldi, come molti penserebbero. Ma per il fatto che sei tutto per me, dal primo momento in cui ti ho visto (da sobrio, almeno) al supermercato, ho sentito qualcosa che mi-»

«Ho capito, Harry. Ora puoi lasciarmi solo un secondo?» lo interruppe Louis, indicando il piano superiore e tenendo lo sguardo basso. Harry annuì e salì in camera da letto, mentre Louis si buttò sul divano a peso morto, mettendo le mani sul viso e trattenendo le lacrime. Possibile che fosse lui il padre di quel bambino? Possibile che avesse trovato l'amore in un mendicante che in una sola notte era riuscito a risucchiare la sua intera anima?

«Signor Tomlinson?»

Aprì gli occhi e tolse le mani dal viso, guardando Allison con occhi lucidi. La donna gli sorrise e indicò il piano di sopra con un cenno della testa.

«So che non sono affari miei, ma so anche che lei tiene a loro, e non vorrei che rovinasse tutto per delle insicurezze. L'ho vista crescere, e per una volta nella vita, apra il suo cuore. Non se ne pentirà.»

The begging 》L.S.Where stories live. Discover now