25. Truth

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Louis camminò avanti e indietro davanti al divano sul quale Harry stava seduto in silenzio, torturandosi le mani. Dopo essere tornati dallo studio aveva trascinato il ragazzo, che stava già fuggendo al piano di sopra, e l'aveva costretto a stare con lui per riuscire a risolvere la questione.

«Ora vorrei una spiegazione, Harry. Perchè davvero non capisco cosa ti prende in questi giorni!» esordì, incrociando le braccia al petto e continuando a camminare.

Il riccio si limitò ad alzare le spalle senza dare una vera e propria risposta, e Louis strinse i denti e prese un respiro profondo per calmarsi.

«Ti ho accolto in casa mia, ho accettato questo bambino nonostante non sia mio, e tutt'ora ti sto accanto. Che altro vuoi?» continuò, alzando le braccia al cielo.

«Mi stai rinfacciando tutto? Tu mi hai invitato a stare qui, e sempre tu hai voluto tenere il bambino.» ribattè Harry, alzandosi di scatto e puntandogli un dito contro.

«Quindi è questo il problema? Non vuoi stare qui? Quale sarebbe la motivazione? Non ti trovi bene? È troppo per te? Io sul serio non capisco, Harry.»

Il riccio si risedette e torturò il labbro inferiore non sapendo come rispondere. Ormai si era abituato a quella vita, gli piaceva la casa, amava passare il tempo con Louis, ma da quando era sorta la questione "bambino", il tutto era cambiato. L'idea di darlo in adozione non lo ispirava più, non voleva liberarsi della creatura che stava lentamente crescendo all'interno del suo corpo. Inoltre il sospetto su chi fosse il padre del bambino si insinuava continuamente nei suoi pensieri. Non aveva mai avuto rapporti senza prestare attenzione, tranne con una persona. L'unica notte in cui non aveva dato tanta importanza al preservativo era stata quella con Louis, e i mesi coincidevano.

«Potresti parlare? Non riesco a leggerti nella mente.» lo richiamò Louis, puntando lo sguardo confuso e infuriato su di lui, che sospirò scegliendo con attenzione le parole da usare.

«Io non voglio darlo in adozione. Lui è il mio bambino e mi sto affezionando, non posso lasciarlo andare.» spiegò poi, alzando lo sguardo e incontrando l'espressione sorpresa di Louis, che poi fece un mezzo sorriso e si sedette accanto a lui.

«Volevo dirti la stessa cosa, sai?»

Harry lo guardò e ricambiò il sorriso, «Tu vuoi- vorresti tenerlo?» balbettò incapace di credere alle sue orecchie, posando le mani sul proprio grembo ed accarezzandolo dolcemente ome per rassicurare il bambino.

«Mi piacerebbe. Non è mio figlio, ma è pur sempre una parte di te e penso che lasciarlo andare sarebbe difficile dopo nove mesi passati ad osservare la pancia farsi più grande, essere stati alle prese con le voglie, averlo sentito calciare. Inoltre potrei lavorare da casa, infondo l'azienda ha un Vice direttore che può occuparsi della parte pratica.» spiegò Louis, tirando il corpo di Harry a sè dopo aver aperto le gambe e facendo posare a quest'ultimo il capo sul suo petto, prendendo ad accarezzargli le spalle e lasciando un bacio sulla sua tempia.

«Quindi lo terremo?» chiese poco dopo Harry con ancora le mani poggiate sul proprio gembro.

Louis annuì prima di «Sì, lo terremo.»  affermare stringendo una delle mani di Harry posata sul grembo e portandola alla bocca per lasciarci un bacio sopra.

«Lou?»

Portò la sua attenzione sul ragazzo steso su di lui e non disse nulla, aspettando che continuasse.

«Credo di conoscere il padre del bambino.»


Oookay, è triste da dire, ma credo che al capitolo 30 la ff finirà. Non mi sta piacendo molto come sta proseguendo e non sono tanto entusiasta, inoltre non ho altre idee su come continuarla, quindi beh, sta per concludersi!

The begging 》L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora