07. Blue

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Questa parte equivale al POV di Louis, quindi spiega ciò che succede prima che lui vada al supermeccato ed incontri Harry, ma tranquille, arriverò anche a quello, tra pochissimo!



«Allison?» chiamò Louis, entrando in casa e guardandosi intorno alla ricerca della domestica, che comparve dalla cucina e lo accolse con un sorriso, «Signor Tomlinson, mi dica.»

«Ricordi di cosa abbiamo parlato pochi giorni fa al telefono?»

«Sì, mi ha chiesto di tenere in ordine la cas-»

«No, hai detto che vorresti passare il Natale dalla tua famiglia, a Boston.» la interruppe lui, accomodandosi sul divano, e la donna annuì. I suoi figli si erano trasferiti pochi anni fa a Boston, e lei era rimasta a Londra, al servizio di Louis, dato che ormai era un punto d'appoggio per tutta la famiglia Tomlinson.

«Sì, giusto. Ma se lei ha bisogno di me posso rimanere.»

Il ragazzo scosse la testa e sorrise in direzione della donna. Era sempre stata molto disponibile, l'aveva sopportato e cresciuto sin da piccolo, quando i suoi genitori erano sommersi dal lavoro. Allison c'era sempre stata, pronta ad aiutarlo anche per la più piccola stupidaggine, e se le avesse negato delle ferie si sarebbe sentito male al pensiero di lei infelice, mentre pensava ai suoi figli lontani in quel giorno che tutti ritenevano speciale, ma che per lui era solo uno come tanti.

«Puoi andare a casa, già da oggi. Manca una settimana a Natale, e il volo è prenotato; partirai fra due ora, ho pensato a tutto io.» le disse, e prima che potesse finire la frase, Allison scoppiò in lacrime e lo abbracciò, scostandosi subito dopo imbarazzata.

«Scusi la reazione esagerata, ma non vedo i miei ragazzi da tanto e mi mancano. Grazie Signor Tomlinson, grazie davvero.»

Louis alzò le spalle e la seguì con lo sguardo fino a quando non sparì al piano superiore, probabilmente a fare la valigia. Si alzò e si diresse in cucina, aprendo il frigo e cercando qualcosa da mangiare. Problema: era un caso perso per quanto riguardava la cucina. Altro problema: Allison sarebbe dovuta uscire a fare la spesa quella sera, ma ovviamente non era andata. Alzò gli occhi al cielo, preparandosi psicologicamente per le successive tre settimane senza la sua adorata domestica e dopo aver gridato un «Allison, esco!», si coprì col giubotto ed uscì di casa, decidendo di raggiungere il supermercato accanto a casa sua a piedi, avrebbe preso qualcosa di veloce per cena e poi l'indomani avrebbe fatto la spesa. Era da tanto che non faceva una passeggiata da solo, che non pensava, che non riordinava i pensieri, e si ritrovò a rimurginare sull'argomento "coppia". Non frequentava un ragazzo da anni, il motivo era stato principalmente il suo lavoro, che l'aveva portato ad isolarsi dal mondo, ma il fatto che a venticinque anni ormai compiuti non avesse nessuno accanto gli portava un senso di depressione. Scacciò via quei pensieri e proprio mentre stava per alzare la testa inciampò, cadendo per terra, o meglio, su un corpo.

Si alzò frettolosamente biscicando delle scuse e pulì i jeans e il giubotto, alzando poi lo sguardo sul ragazzo davanti a lui, che lo guardava come in trance. Lo osservò a sua volta, notando gli abiti logori, i capelli sporchi e la gatta appisolata al suo fianco, accanto ad una ciotola ormai vuota. Ma più di tutto lo colpirono gli occhi: enormi e verdi, che lo studiavano attentamente da capo a piedi, per poi accendersi di un qualcosa che Louis non seppe identificare.

«Occhi Blu.»

The begging 》L.S.Where stories live. Discover now