Capitolo 16

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Dopo aver parlato con Stewart, che ci accompagnerà questa sera con la limousine al ristorante e poi di nuovo a casa, mi avvio verso la casa di Taylor. Arrivato davanti casa suono il campanello ed aspetto che arrivi qualcuno ad aprirmi. Passa qualche minuto prima che senta dall'altra parte della porta un rumore di tacchi avvicinarsi.
Vedo la maniglia abbassarsi e il portone aprirsi, inizio a sorridere ma appena vedo cosa mi aspetta spalanco la bocca. Non mi sarei mai aspettato lo spettacolo che ora ho avanti agli occhi. La prima cosa che penso è che sono in presenza di un angelo ma poi guardandola meglio capisco che è un angelo un tantino tentatrice. Taylor indossa un vestito bianco lungo che ha un po di strascico. La gonna ha uno spacco a sinistra che mostra la lunghezza di tutta la sua gamba e che gamba. La parte che mi manda K.O. però è il sopra, non ha scollature ma è il tessuto a farmi uscire pazzo, è a maniche lunghe ed è fatto in un tessuto trasparente ricoperto di strisce bianche di brillanti che danno l'effetto vedo non vedo, più che altro vedo visto che si vede benissimo la forma del suo splendido seno, e capisco che non porta il reggiseno ( abito in copertina, il fatto che sia Taylor Swift è puramente casuale visto che la mia Taylor non è lei ) di conseguenza qualcuno ai piani inferiori spinge per uscire e farla sua. Hai dei tacchi con intreccio sul collo del piede. I capelli sono lasciati in onde lunghe che le ricadono sulla schiena. Le labbra sono rosso fuoco ed i suoi occhi sono messi in risalto da una linea di eye-liner. "Posso morire felice" penso.
Rimango li ad osservarla per non so quanto tempo fino a quanto non è Taylor stessa a farmi riprendere. <<Noah.>> mi chiama toccandomi la spalla. Alzo lo sguardo e la guardo negli occhi. <<T t tu sei bellissima.>> dico arrossendo. Lei mi guarda <<Anche tu non sei male.>> mi dice con voce seducente e rimaniamo fermi per qualche altro minuto, visto che ho momentaneamente perso l'uso della voce, fino a quando non mi ricordo del bouquet che nascondo dietro la schiena << Questi sono per te.>> dico allungandole il bouquet però senza guardarla negli occhi sennò rischio di venire al momento nei boxer. <<Grazie.>> mi dice prendendo il bouquet e tornando in casa. Io la seguo e vedo che sta mettendo i fiori in un vaso con dell'acqua. Dopo aver posato il vaso sul tavolo viene verso di me e io punto subito lo sguardo verso un altro punto che non sia lei. <<Noah ma si può sapere che ti prende?>> mi chiede lei notando il mio comportamento. <<Vuoi saperlo?>> <<Si.>> allora punto lo sguardo nei suoi occhi e la spingo con la schiena contro il muro <<Se non andiamo via subito ti farò mia qui su questo muro. Ti strapperò il vestito di dosso e ti farò mia per tutta la notte fino a quando non ne avrò abbastanza di te e questo non succederà mai.>> le dico in un sussurro con le labbra vicino al suo orecchio. Il suo respiro cambia e la vedo arrossire, i suoi occhi sono dilatati e devo usare tutta la forza di volontà che ho nel corpo per staccarmi da lei e porgerle il braccio. <<Avremo tutta la notte per noi. Verrai a casa mia.>> le dico come se fosse un ordine........ anche perché è un ordine, non ci penso proprio a lasciarla questa notte, starà con me. Lei mette il suo braccio sotto il mio e appoggia la sua mano sul mio bicipite. <<Vabbene ma ora ho fame andiamo a mangiare.>> mi dice. Andiamo verso la porta ed usciamo. Appena chiude a chiave e si volta nota la limousine <<Hai preso la limousine?>> mi chiede entusiasta <<Minimo. Solo il meglio per te.>> le dico. Quando siamo avanti la limousine Taylor si presenta a Stewart <<Piacere sono Taylor.>> <<Buonasera signorina io sono Stewart.>> le dice l'autista mentre apre la porta per noi. Faccio salire prima Taylor, quando è dentro salto su anche io e chiudo la porta. La macchina si mette in moto e partiamo. <<Allora dove andiamo?>> mi chiede Tay <<È una sorpresa amore.>> le dico poi mi ricordo che manca qualcosa e mi do uno schiaffo sulla fronte. <<Amore che c'è?>> mi chiede Taylor <<Mi sono dimenticato una cosa.>> le dico <<Che cosa?>> mi chiede lei con l'aria preoccupata <<Questo.>> le dico per poi fiondarmi sulle sue labbra. Passo la lingua sulle sue labbra fino a quanto lei non le schiude ed io colgo l'occasione per far danzare la mia lingua con la sua. Rimaniamo a baciarci per qualche minuto fino a quanto non mi stacco contro voglia. <<Ora va meglio.>> dico lasciandomi andare sul sedile, lei mi guarda per poi scoppiare a ridere. "Che ho fatto ora?" penso. <<Noah, amore quel colore non ti sta bene.>> dice indicando le mi labbra. Con l'indice strofino sul mio labbro inferiore e appena vedo che è sporco di rossetto scoppio a ridere. <<Tieni.>> mi dice Taylor passandomi una salvietta che aveva in borsa. Io mi faccio avanti e aspetto che sia lei a pulirmi. Quando capisce cosa voglio si fa avnatu e inizia a pulirmi senza esitazione passandomi la salvietta sulle labbra fino a quanto non è soddisfatta del risultato. <<Anche tu dovresti darti una sistemata.>> le dico e lei in neanche un secondo caccia dalla borsa rossetto e specchietto per aggiustare il trucco. Dopo qualche altro minuto arriviamo al ristorante e Stewart viene ad aprirci la porta. Scendo per prima <<Grazie mille Stewart.>> lo ringrazio sorridendo <<Non c'è di che. Io aspetto fuori.>> mi dice. Io allungo un mano a Taylor che è ancora in macchina aiutandola ad uscire. La prendo a braccetto ed entriamo nel ristorante che sono le nove precise. Arriva un cameriere che appena vede Taylor spalanca gli occhi e io solo in quel momento ricordo che ci sono altre persone che possono ammirare il mio angelo. Senza pensarci avvolgo il suo fianco con il mio braccio. Il cameriere rimane per qualche minuto in silenzio fino a quanto io non faccio un colpo di tosse per attirare la sua attenzione. Lui subito guarda verso di me e arrossisce <<Buonasera. Ha una prenotazione?>> mi dice spostando lo sguardo continuamente da me a Taylor <<Si.>> e dopo avergli detto il mio cognome e aver controllato la prenotazione ci accompagna al tavolo continuando a guardare Taylor e noto che anche tutti gli altri uomini che ci sono hanno lo sguardo fisso su di lei. Tra poco faccio una strage. Appena arriviamo al tavolo vedo il cameriere che sposta la sedia a Taylor <<Ci penso io.>> dico al cameriere che subito si sposta e si allontana. Faccio sedere Taylor e le avvicino la sedia al tavolo per poi andarmi a sedere difronte a lei. Dopo qualche minuto torna il cameriere che ci porta il menu <<Torno tra qualche minuto per le ordinazioni.>> lancia un ultimo sguardo e torna da dove è venuto. Mi scappa involontariamente un ringhio di rabbia. Taylor si volta verso di me <<Che c'è?>> mi chiedo <<Guardali. Tutti ti guardano e non capiscono che sei mia. Che tu mi appartieni e che nessuno di loro potrà mai averti.>> le dico lasciando andare un altro ringhio. <<Noah anche tutte le donne che sono qui ti guardano e neanche loro capiscono che sei mio. Ma noi ci apparteniamo. Anche se in futuro soffriremo saremo sempre l'uno dell'altro.>> mi dice. Io mi allungo e le prendo la mano iniziando a giocare con le sue dita <<Ti amo Taylor e questo non cambierà mai.>> <<Anche io ti amo.>> mi dice con uno sguardo triste e non ne capisco il motivo. Quando ritorna il cameriere ordiniamo dello champagne poi per iniziare del caviale, poi come portata principale del pesce azzurro e come dolce una mousse al cioccolato. Finito di ordinare il cameriere lancia un altra occhiata a Taylor e se ne va. Arrivato il caviale lo guardo con timore. Dopo il primo boccone capisco che non mi piace e quindi lo rimango nel piatto, invece Taylor lo finisce e non so con che coraggio. Arrivata la portata principale ci rimango di merda, cioè il trancio è grande quanto due delle mie dita però mi ci tuffo sopra visto che sto morendo di fame. Mangiamo con calma e parliamo di tutto quello che ci passa per la testa. Mentre mangiamo guardo in giro e vedo che finalmente hanno distolto lo sguardo da Taylor. Finalmente arriva il dolce e lo guardo con occhi adorati, finalmente qualcosa che mi piace. Finito il dolce mi ricordo dell'anello che ho nella tasca. <<Amore ho un regalo per te.>> le dico prendendo il cofanetto e lo apro facendole vedere il contenuto. Lei lo guarda e poi vedo le lacrime scenderle lungo le guance. Mi allungo verso di lei e le asciugo le lacrime. <<Ti piace?>> le chiedo <<È bellissimo.>> mi dice. Mi allunga la mano sinistra e le infilo l'anello all'anulare baciandolo. <<Cosi tutti sapranno che sei mia. Comunque ti sta benessimo.>> le dico sorridendole <<Grazie mille. È il San Valentino più bello della mia vita.>> mi dice con le lacrime agli occhi. Passiamo qualche minuto così e poi chiedo il conto. Dopo qualche minuto arriva il conto lo guardo e manca poco che inizio a piangere anche io ma per tutt'altro motivo. Prendo la carta dal portafoglio e la allungo al cameriere. Quando ritorna prendo la carta, mi alzo e vado verso Taylor per aiutarla ad alzarsi. Mentre camminiamo tutti gli occhi si puntano di nuovo su di lei e io appoggio la mano aperta sulla sua schiena spingendola per andare più veloce. Sento la sua risata e la vedo avvicinarsi a me per sussurrare al mio orecchio <<Tua.>> l'uomo primitivo che è in me vorrebbe battersi i pugni sul petto per la felicità. Arrivati fuori vedo Stewart che ci aspetta e che ci apre lo sportello per farci entrare. <<Sto morendo di fame.>> le dico <<Quanto mai. Sarebbe strano se non l'avessi.>> mi dice ridendo <<Appena torniamo a casa mi faccia una bella fetta di carne. Tu la vuoi?>> le chiedo e vedo che ci riflette su fino a quanto mi guarda e dice <<Si. Anche io ho ancora fame. Ci hanno dato delle mini porzioni. Spero che non hai pagato tanto.>> <<Amore non ti preoccupare, non ho pagato troppo.>> le dico sentendo un'altra volta gli occhi pizzicare.
Passiamo tutto il tempo che impieghiamo per tornare a casa a baciarci. Finalmente arriviamo e ad aprirci lo sportello arriva sempre Stewart. <<Stewart grazie mille per questa sera.>> lo ringrazio e gli porgo una banconota da cento dollari <<Questi sono per te. Mi dispiace che non hai potuto passare la serata con chi volevi tu.>> <<Oh Noah non ti dovevi preoccupare. Comunque grazie mille.>> dice Stewart prendendo la banconota <<Buon fine serata a tutti e due.>> ci augura <<Anche a te Stewart.>> gli auguriamo sia io che Taylor. Quando la limousine riparte vedo che è arrivata la posta oggi e che nessuno la presa. <<Taylor avviati a casa mia io prendo la posta.>> le dico porgendole le chiavi <<Vabbene.>> la vedo avviarsi e allora anche io mi avvio verso la cassetta e prendo la posta. Mentre sfoglio la posta sento <<NOAH!!!!!!>> urla Taylor con la voce terrorizzata e io mi giro di scatto e la vedo che indietreggia lontano dalla porta. Corro verso di lei non capendo il motivo. <<La porta.>> mi dice Taylor indicandola. Mi avvicino e quello che vedo mi lascia sorpreso.
Aspettami. STO TORNANDO.
Questa frase è incisa sulla porta.
Sento un brivido che mi passa sulla schiena. Guardo Taylor, la vedo impaurita con le lacrime che solcano il suo bellissimo viso e per questo la prendo tra le braccia stringendola a me. <<Amore non ti preoccupare.>> le dico e la sento piangere sul mio petto.
Questa serata non potevo proprio finire peggio.
La porto dentro fino alla mia stanza, le tolgo il vestito insieme ai tacchi per poi prendere le salviette che aveva in borsa e struccarla. Appena finito la sdraio sul letto, mi spoglio alla velocità della luce e mi sdraio accanto a lei prendendola tra le braccia stringendola a me. La vedo che trema ancora <<Non ti preoccupare. Ci sono io. Ti proteggerò da tutto.>> le sussurro dandole un bacio sulla testa.
Dopo qualche minuto finalmente smette di tremare e si addormenta. Mentre sto per addormentarmi anche io una sola domanda mi circola per la testa.
Chi è stato?

Ciao a tutti. Finalmente la seconda parte di san Valentino. Cosa ve ne pare? E della super sexy Taylor? Qualcosa sta per succedere, ma non ora. Cosa succederà. Secondo voi chi ha inciso quella frase sulla porta? Nel prossimo capitolo ci saranno le vacanze estive quindi ci sarà un bel salto temporale.
Lasciate un commento e votate.
XOXO
MASSIMO

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