Capitolo 24

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Scusate questo piccolo ritardo.

Mentre sto camminando verso casa sento un rumore mi giro e vedo Taylor a metà strada immobile con le valigie a terra <<Taylor?>> dico e neanche finisco di parlare che la vedo cadere a terra priva di sensi <<TAYLOR.>> urlo e inizio a correre verso di lei.
Le arrivo accanto, la prendo per le spalle e la inizio a scuotere <<Amore. Amore svegliati. Dai svegliati.>> le continuo a dire mentre le tiro dei schiaffetti sul viso cercando di svegliarla. <<Che sta succedendo?>> mi giro e vedo Alex sulla soglia di casa con gli occhi spalancati <<È svenuta. Chiama l'ambulanza.>> gli dico però vedo che rimane fermo <<MUOVITI.>> gli urlo e sembra riprendersi visto che corre in casa.
<<Amore. Ehy svegliati. Fallo per me.>> continuo a scuotere Taylor, fino a quando vedo che inizia a muoversi e che stringe le palpebre con forza <<Per favore apri gli occhi.>> le sussurro e dopo un po' fa come le dico <<Ehy.>> dico mentre lacrime di felicità scendono sul mio viso <<Oddio cos'è successo?>> chiede Taylor in panico <<Amore rilassati, sei svenuta. Ora calmati che sta arrivando un'ambulanza.>> le dico e appena finisco di parlare lei sgrana gli occhi.
Rimaniamo lì qualche altro minuto, mentre io le accarezzo i capelli lei ha lo sguardo perso nel vuoto e finalmente sento le sirene avvicinarsi fino a quando l'ambulanza non si ferma accanto a noi. Appena si ferma vedo Nathan e Lucy, i genitori di Taylor, uscire fuori di casa e quando vedono Taylor sdraiata a terra iniziano a correre verso di noi. <<Cos'è successo?>> chiedono nello stesso momento sia la madre con le lacrime agli occhi sia un infermiere che si è avvicinato a noi. Guardo l'infermiere <<È svenuta.>> dico solamente e lui fa segno a un altro infermiere che arriva subito con una barella <<Ora ti portiamo all'ospedale a fare degli accertamenti>> dice l'infermiere e Taylor annuisce solamente. La mettono sulla barella e la caricano nell'ambulanza per poi partire con le sirene accese.
Mi giro a guardare i suoi genitori e vedo che stanno piangendo <<Cosa è successo? Mi puoi spiegare meglio.>> mi chiede Nathan <<Allora questa mattina appena si è svegliata ha vomitato, quindi sono sceso giù e le ho preparato un toast sperando che così si sentisse meglio, però appena ha mangiato metà toast ha vomitato un'altra volta. Poi per tutta la giornata ha avuto dei giramenti di testa, ma forti visto che ha rischiato più volte di svenire. Avevo deciso di portarla dal dottore appena tornavamo a casa. Le avevo detto di andare a posare le valigie per poi tornare qui che partivamo, però appena è arrivata a metà strada si è fermata a fatto cadere le valigie e poi è svenuta.>> racconto tutto in un solo fiato. Il padre guarda la madre e le fa cenno con la testa <<Noah noi andiamo all'ospedale, vuoi venire con noi?>> mi chiede Lucy <<Si. Si. Grazie mille.>> dico poi mi giro verso Alex che è stato per tutto il tempo accanto a noi <<Brò per favore puoi portare dentro le borse? Poi se volete ci raggiungete.>> gli chiedo <<Si, non ti preoccupare. Voi andate.>> ci dice. Mi giro verso i genitori di Taylor e ci avviamo verso la loro macchina. Saliamo a bordo e partiamo subito.
Mentre sono in macchina decido di chiamare mia madre. Prendo il cellulare e faccio il suo numero <<Pronto?>> risponde lei dall'altra parte <<Mamma sono Noah.>> le dico <<Ehy Noah. Siete tornati?>> mi chiede allegra e mi dispiace rovinarle l'umore <<Mamma c'è stato un problema.>> le dico <<Oddio. Cosa?>> e sento la preoccupazione nella sua voce <<Stiamo andando all'ospedale. Taylor è svenuta e io sono in macchina con i suoi genitori.>> le dico <<Come sta?>> mi chiede mentre sento dei singhiozzi dall'altra parte della linea <<Non lo sappiamo. Dobbiamo ancora arrivare. Ti faccio sapere. Poi vedi tu se vuoi venire.>> le dico <<Io sono a lavoro. Se succede qualcosa chiamami. Appena finisco vengo. Non ti preoccupare non sarà niente.>> mi dice <<Vabbene. Siamo quasi arrivati ci sentiamo dopo. Ciao.>> <<Ciao.>> mi risponde e chiudo la chiamata.
Per il resto del viaggio Lucy ha continuato a piangere senza sosta.
Arriviamo all'ospedale e mentre Nathan cerca un parcheggio io e Lucy corriamo alla reception. <<Buongiorno mi dica.>> ci dice la ragazza <<Salve stiamo cercando una ragazza che dovrebbe essere appena arrivata, si chiama Taylor.>> risponde Lucy <<Un attimo solo che controllo.>> dice la ragazza e inzia a cercare sul computer. Dopo qualche minuto ci raggiunge anche Nathan e aspettiamo che la ragazza ci dia delle notizie su Taylor <<Eccola stanza 115. Prendete quel corridoio. La stanza è sulla destra.>> ci dice indicando un corridoio e sorridendo <<Grazie mille.>> le risponde Lucy e iniziamo a correre verso la stanza.
Arrivati davanti la stanza prendiamo un respiro profondo, apriamo la porta ed entriamo dentro.
La vedo lì, circondata da bianco, seduta su quel lettino che la fa sembrare così piccola e così indifesa che mi viene voglia di prenderla in braccio e portarla in un posto dove non potrà più soffrire, lontano da tutto e tutti.
Non riesco nemmeno a far un passo verso di lei che Lucy le corre incontro e l'abbraccia. <<Come stai?>> le chiede preoccupata <<Sto bene. Non ti preoccupare.>> le risponde Taylor sorridendo. Anche il padre si avvicina e la stringe tra le sue braccia.
Faccio passare qualche minuto, per dargli i loro spazi, prima di avvicinarmi <<Posso?>> chiedo timoroso a Lucy <<Si. Vieni.>> mi dice mentre si sposta. Mi avvicino al letto e mi siedo sul bordo <<Ehy amore.>> saluto Taylor per poi lasciarle un bacio casto a fior di labbra <<Come ti senti?>>le chiedo preoccupato <<Bene grazie. Scusa se ti ho fatto preoccupare.>> mi dice sorridendo, lei fa sempre così sorride solo per non farmi preoccupare <<Non fa niente. L'importante è che ora tu stia bene.>> le dico mentre le accarezzo i capelli.
Passiamo qualche minuto in silenzio fino a quando la porta della stanza non viene aperta per far entrare un dottore e delle infermiere. <<Buongiorno.>> saluta il dottore e noi come se fossimo alunni diciamo in coro <<Buongiorno.>> <<Come si sente la paziente?>> chiede rivolto a Taylor <<Ora bene.>> risponde solamente <<Mi fa piacere. Comunque mi può dire, prima di svenire, che sintomi aveva?>> chiede mentre prende appunti su una cartellina <<Allora ho avuto in alcune occasioni la nausea e anche dei forti giramenti di testa, la vista si oscurava e dovevo reggermi a qualcosa per non cadere.>> gli risponde <<Vabbene. Ora devo farle un domanda un po' particolare. Posso?>> chiede il dottore e appena Taylor gli fa cenno con la testa il dottore sgancia la bomba <<Hai avuto rapporti sessuali recentemente?>> Vedo il volto di Taylor perdere colorito e penso che anche il mio viso ha perso colorito visto che sento gli occhi dei suoi genitori puntati addosso <<Si.>> sussurra Taylor mentre diventa rossa <<Vabbene. Avete sempre usato precauzioni?>> chiede il dottore. Sento che tra poco svengo dalla vergogna. Taylor non risponde ma sposta lo sguardo su di me e dopo anche il dottore e i suoi genitori iniziano a fissarmi. All'inizio non capisco cosa vogliano, poi arrivo alla conclusione che vogliono sapere se ho usato il preservativo. Mi schiarisco la gola <<Si. Abbiamo sempre usato le precauzioni.>> dico arrossendo come un pomodoro <<D'accordo. Comunque dobbiamo fare delle analisi per vedere perché sei svenuta.>> dice il dottore e fa segno alle infermiere che si accingono a fare un prelievo a Taylor. "Oddio potrebbe essere incinta" penso. <<Dottore possiamo parlare un attimo in privato?>> chiede Nathan al dottore che appena conferma si girano entrambi ed escono fuori dalla stanza. "Di cosa staranno parlando?" mi chiedo. Mi avvicino e sento dire <<Non dica niente.>> e quello che ha parlato è sicuramente Nathan.
Dopo qualche minuto rientrano e vedo il volto del padre stanco e il volto del dottore..... preoccupato?. Appena l'infermiera ha finito, di prelevare il sangue, il dottore dice <<Portatela a fare una TAC, per vedere se ha una commozione celebrale dovuta alla caduta.>> Io appena sento quelle parole sgrano gli occhi e mi volto verso Taylor che ha lo sguardo basso. Quindi le infermiere prendono il lettino e la portano via.
<<No.no.no.no.>> continua a ripetere la madre, come una cantilena mentre il padre si è seduto su una sedia.
Taylor torna dopo qualche minuto, con lo sguardo basso e le lacrime che le rigano il volto. Mi avvicino subito a lei e mi siedo sul bordo del letto. Prendo la sua testa e la faccio appoggiare sul mio petto <<Ehy non ti preoccupare. Non è niente. Sarà solo un calo di zuccheri.>> le dico mentre le accarezzo i capelli e spero anche in cuor mio che sia così, perché un bambino a quest'età sarà una vera e propria sfida.
Passiamo qualche minuto così fino a quando non smette di piangere <<Va meglio?>> le chiedo <<Si>> dice e cerca anche di sorridermi.
<<Piccola mia.>> dice Lucy che è venuta a vicino a noi mentre continua a piangere <<Non ti preoccupare mamma. Io sono forte.>> le dice facendole vedere il bicipite e finalmente sento Lucy ridere. <<Si figlia mia, tu sei forte.>> le dice dandole un bacio sulla fronte <<E hai questo cavaliere dall'armatura lucente a difenderti.>> continua a dire facendomi l'occhiolino <<Sono nato per questo scopo. Proteggere la mia dama.>> dico battendomi un pugno sul petto <<Fai bene a proteggerla, perché se le fai male io ti spezzo le gambe.>> sento dire da Nathan dietro di me <<Sissignore.>> dico cercando di non far trapelare la mia paura.
Il tono allegro che però stavamo usando per parlare viene infranto dalla porta che viene aperta e dal ritorno del dottore che appena entra lancia un sguardo a Nathan, lui si alza <<Noah usciamo. Andiamo a prendere un caffè.>> dice <<Ma.....>> inizio a protestare ma mi lancia un'occhiata che non ammette repliche. Mi giro verso Taylor <<Stai tranquilla. Qualsiasi cosa dica io sarò al tuo fianco.>> le dico prima di darle un bacio sulla testa ed uscire fuori dalla stanza dove mi aspetta il padre.
Camminiamo fino al bar dell'ospedale e ci sediamo ad un tavolino. Rimaniamo fermi e in silenzio fino a quando Nathan non decide di rompere il silenzio <<Qualsiasi cosa che dirà il dottore tu le devi essere vicino. Promettimelo.>> mi dice <<Si le starò accanto.>> risponde <<No Noah, lo devi promettere.>> mi dice <<Lo prometto, qualsiasi cosa dirà io rimarrò al suo fianco.>> dico solenne <<Sono contento che Taylor abbia trovato una persona come te.>> mi dice guardandomi con occhi lucidi.
Dopo quella che sembra essere un'eternità <<Dai andiamo. Avranno fatto.>> dice Nathan, ci alziamo e con calma andiamo verso la stanza di Taylor.
Appena arriviamo troviamo Lucy fuori dalla stanza seduta per terra a piangere. Quando ci vede si alza e corre tra le braccia del marito. Dopo poco si gira verso di me <<Noah Taylor ti aspetta dentro. Vuole parlare con te.>> mi dice mentre altre lacrime le rigano il viso. "Forse è felice perché diventerà nonna." penso e una felicità mai provata nasce dentro di me.
Piano apro la porta e vedo Taylor seduta sul letto a piangere. Corro da lei mi siede sul letto e la stringo tra le mie braccia. <<Ha detto che sei incinta? Non ti preoccupare, ci sono io. Troverò un lavoro, mi prenderò cura di tutti e due. Non mi importa di niente, l'importante è che voi siate felici. Però adesso smettila di piangere perché io.........>> parlo a raffica fino a quando non sento la mano di Taylor che mi tappa la bocca. <<Noah non sono incinta.>> mi dice e sento qualcosa dentro me rompersi, ero felice di diventare padre però forse è meglio così. "Ma allora perché stanno piangendo tutti?" mi chiedo. <<Allora perché state piangendo?>> le chiedo ma lei abbassa la testa. Le metto due dita sotto il mento e le alzo il viso appena i suoi occhi sono puntati nei miei parla <<Noah ho il tumore.>>

Bum la bomba è stata sganciata. Io già mi sto preparando alla fuga.
Cosa ne pensate di questo capitolo? Vi è piaciuto? Penso che si è capito comunque è questo il segreto di Taylor, nel prossimo capitolo scopriremo i dettagli.
Lasciate un commento e votate.
XOXO
MASSIMO

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