Capitolo 31

1.9K 94 50
                                    

Taylor pov's

Finalmente posso tornare da Noah. Ci è voluto molto per convincere i miei a farmi dormire da lui.
Sono davanti la porta e appena la apro sento <<...hai meritato ogni mio fottuto pugno.>> non capendo cosa sta succedendo vado verso il salotto da dove proviene la voce <<Noah che sta...>> e appena entro mi congelo sul posto. Ci sono Noah e quello che picchiava Elena e Noah. Sento la voce di Noah dire <<Taylor vattene e chiama la polizia.>> ma io rimango ferma sentendo parlare anche il tizio <<No. Lei non va da nessuna parte. Anzi dopo che ti avrò sistemato forse mi divertirò un po' con lei.>> dice mentre mi guarda leccandosi le labbra e facendomi rabbrividire. <<Non ci pensare nemmeno a toccarla, ti farò a pezzi se solo osi sfiorarla con un dito.>> dice Noah guardandolo minacciosamente per poi voltarsi verso di me <<Taylor ho detto che te ne devi andare.>> mi dice ma io rimango paralizzata dalla paura <<VATTENE.>> mi urla contro Noah facendomi risvegliare e appena faccio per girarmi e correre via sento l'altro parlare <<Ho detto che lei non va da nessuna parte.>> dice e quando torno a guardare verso di lui mi scappa un singhiozzo dalle labbra.
Ha una pistola puntata contro di me e i suoi occhi mi fanno capire che non se ne importa minimamente se mi uccide. Inizio a tremare dalla paura nel vedere quella cosa puntata contro di me. Poi sento Noah parlare <<Lei non c'entra niente con questo. È una cosa tra noi due.>> il tizio mentre continua a guardarmi dice, rivolto verso Noah <<Che c'è inizi ad aver paura?>> e mentre parla vedo Noah fare un passo indietro fino al mobiletto <<Posso sapere cosa vuoi?>> gli chiede <<Voglio vendetta. Voglio farti provare tutto il dolore del mondo. >> gli dice e mentre parla vedo Noah sollevare la cornetta del telefono sul mobiletto e fare un numero. Appena sento qualcuno dire qualcosa dall'altra parte della cornetta Noah inizia ad urlare <<Tu sei solo un pazzo. Picchiavi me e mia madre. Ti drogavi. Bevevi birre tutto il fottuto giorno. Non sei finito in prigione, anzi ci sono andato io. E ora stai puntando quella fottuta pistola contro di lei. Se vuoi risolvere la cosa dovresti puntarla contro di me e lasciare lei andare visto che non c'entra niente.>> appena lo sento parlare delle lacrime iniziano a scendere lungo il mio viso capendo quando a sofferto Noah durante la sua infanzia. <<Hai ragione. Però prima ucciderò lei perché così soffrirai un po'.>> dice il bastardo continuando a tenere la pistola puntata contro di me. <<Vuoi sapere una cosa? Quel giorno non ti dovevo solo rompere il naso, ma dovevo romperti ogni fottuto osso che hai nel corpo, anzi li dovevo polverizzare. Ti dovevo obbligare a passare il resto della tua inutile vita come un fottuto vegetale. Su un letto, senza più riuscire a fare niente. Il mondo sarebbe stato un posto migliore senza una merda vivente come te. Non meriti neanche di respirare. Dovresti solo scomparire dalla faccia della Terra.>> gli urla contro Noah. Vedo la mascella del bastardo serrarsi per poi spostare lo sguardo e la pistola verso Noah. "No. No. No. No. No. No." penso mentre guardo la pistola puntata contro Noah. <<Stronzo di le tue ultime parole.>> gli dice.
Noah si volta verso di me e guardandomi negli occhi dice <<Ti amo.>> e poi sposta lo sguardo verso il bastardo <<E tu vai a farti fottere. >> gli dice e vedo che il bastardo carica la pistola. "No. Tutto ma non lui." penso.
Poi non penso più a niente prima che possa sparare corro a mettermi davanti a Noah con il volto rivolto verso di lui. Appena lo raggiungo sento uno sparo, un dolore fortissimo al fianco, delle sirene e la porta che viene sfondata. Abbasso lo sguardo e vedo del sangue sporcare il davanti del vestito. Noah per tutto il tempo ha avuto gli occhi chiusi però appena li apre e mi vede davanti a lui sgrana gli occhi. Ormai sento le forze abbandonarmi e crollo a terra. Vedo solo Noah correre verso di me e prendermi prima che cada. Alzo una mano a fatica e gli accarezzo la faccia. Alla fine, prima di arrendermi alla stanchezza lo guardo e sussurro <<Ti amo anche io.>> poi chiudo gli occhi e non sento più niente.

Noah pov's

Sento lo sparo e poi niente più. Nessun dolore. Niente.
Piano apro gli occhi e vedo Taylor davanti a me mentre mi guarda sorridente. Vedo passare sul suo volto un smorfia di dolore. Vedo i suoi occhi perdere la vitalità che hanno sempre avuto. Poi le vedo cedere le ginocchia, prima che cada a terra le corro contro e la prendo tra le braccia.
Abbasso lo sguardo e vedo la parta davanti del suo vestito sporco di sangue. Subito premo le mani dove esce il sangue sia sulla schiena che sulla pancia, cercando di fermare il sangue e torno a guardare Taylor negli occhi, mentre delle lacrime iniziano a solcare il mio viso. Taylor alza piano una mano e mi accarezza il viso e mentre mi guarda negli occhi sussurra <<Ti amo anche io.>> per poi chiudere gli occhi e lasciar cadere il braccio. <<Che nessuno si muova.>> alzo lo sguardo e vedo dei poliziotti entrare nel salotto. Spostano lo sguardo da me e Taylor al bastardo <<Richiedo un'ambulanza. Ferito d'arma da fuoco.>> dice uno mentre l'altro punta la pistola contro il bastardo, io in tutto ciò rimango immobile mentre tengo tra le braccia Taylor e continuo a piangere, <<Signore butti la pistola a terra.>> dice il poliziotto che mira al bastardo <<Pensate che io mi faccia catturare così? Siete dei fottuti idioti.>> dice mentre inizia a ridere come un pazzo <<Non mi avrete mai.>> dice per poi caricare la pistola, mettersela in bocca e spararsi. Vedo il cervello uscire da dietro la testa e macchiare tutta la parete dietro di lui. La scena che ho davanti fa venire il volta stomaco e trattengo un conato di vomito.
Abbasso un'altra volta lo sguardo sulla mia Taylor e vedo la pozza di sangue che c'è a terra allargarsi. Alzo lo sguardo sui poliziotti e urlo <<FATE QUALCOSA.>> per poi tornare a guardare Taylor. Abbasso il viso contro il suo e ,mentre delle lacrime scendono dal mio viso per cadere sulle guancie di Taylor, le lascio un bacio sulle labbra <<Amore svegliati.>> le dico mentre continuo a tenere le mani premute sulle ferite.
Sento le sirene dell'ambulanza fermarsi e dei paramedici entrare <<Signore si tolga dobbiamo portarla via.>> mi dice uno di loro. Io scuoto la testa senza guardarlo e continuo a guardare il volto del mio angelo. Sento qualcuno prendermi le spalle e spostarmi con la forza lontano da Taylor e inizio ad urlare <<Sta perdendo sangue.>> mentre loro mettono Taylor su una barella e corrono fuori. Mi alzo a fatica e gli corro dietro. Usciamo fuori di casa e vedo molta gente raccolta a vedere cosa sta succedendo, trattenuti a stento dalla polizia. Tra loro vedo i genitori di Taylor che appena vedono la figlia sulla barella iniziano ad urlare. Corro verso di loro senza perdere di vista Taylor. Appena sono vicino a loro urlo <<Stiamo andando all'ospedale salite in macchina e venite.>> per poi correre verso l'ambulanza e salire dietro insieme a lei. I paramedici chiudono lo sportello e partiamo. <<Ragazza ferita d'arma da fuoco. Foro di entrata e di uscita del proiettile. Forte emorragia. Tempo stimato di arrivo cinque minuti.>> dice un paramedico ad una radiolina collegata con l'ospedale. Io ormai ho staccato la spina e guardo tutto come se fossi uno spettatore. <<La pressione è bassa. I battiti sono al minimo.>> dice uno di loro e poi sento un suono prolungato, un bip. <<La stiamo perdendo. Carica.>> dice qualcuno per poi dire <<Libero.>> e vedo il corpo di Taylor sobbalzare sulla barella <<Niente aumenta la carica.>> dice ancora <<Libero.>> e vedo un'altra volta il corpo di Taylor sobbalzare per poi sentire il suono del suo cuore che riprende a pompare <<Ci siamo riusciti. L'abbiamo ripresa.>> dice il paramedico.
Arrivati all'ospedale aprono lo sportello e subito fanno scendere la barella di Taylor. Io ormai corro dietro di loro cercando di non perdere mai di vista Taylor <<Donna. Diciott'anni. Ferita d'arma da fuoco. Grave emorragia.>> dice un di loro mentre corrono, tenendo la barella, nell'ospedale.
Io corro con loro e affianco Taylor prendendole la mano. La sua mano sempre così calda e che trasmetteva sempre amore ora è fredda e trasmette solo paura. Arriviamo davanti un porta e qualcuno mi ferma mentre entrano con la barella <<Signore,lei non può entrare.>> mi dice ma io continuo a guardare Taylor che si allontana da me <<No. No. No. Io devo andare con lei. Devo assicurarmi che stia bene.>> gli dico mentre cerco di avanzare <<Lei non può entrare. Se entra distrarrà i medici che non potranno aiutare la ragazza.>> mi dice mentre mi guarda negli occhi <<La prego mi faccia entrare.>> gli dico mentre calde lacrime iniziano a solcare il mio viso. <<Mi dispiace. Ora sarà già in sala operatoria, appena saprò qualcosa la verrò ad avvisare. Però per ora vada in sala di attesa.>> mi dice guardandomi con pietà. Abbasso la testa sconfitto e mi giro per andarmene, però prima che vado via rigiro il viso verso di lui <<Fate tutto quello che potete.>> dico per poi iniziare a camminare verso la sala d'attesa.
Una volta dentro mi lascio cadere sulla prima sedia che trovo e continuo a piangere.
Non so quando tempo passa prima di sentire la voce di Nathan e Lucy. Mi alzo dalla sedia e vado fuori dalla sala e li vedo correre per il corridoio. Appena mi vedono corrono verso di me. Quando sono vicini a me vedo i loro occhi sgranarsi e guardare la mia maglia, io abbasso gli occhi e vedo la mia maglia completamente sporca di sangue. Il sangue della mia piccolina. <<Noah dov'è Taylor?>> mi chiede Nathan. Io lo guardo e mentre altra lacrime scendono sul mio viso dico <<In sala operatoria. >> per poi amdare a sedermi su una sedia. Sento Lucy che inizia a piangere e Nathan trattenere il respiro. Si vengono a sedere ai miei lati <<Cos'è successo?>> mi chiede Nathan. Io continuando a tenere la testa bassa dico <<Mia madre vi a mai raccontato perché sono andato in prigione?>> gli chiedo <<Si. Perché picchiasti il tizio che mentre stava con tua madre picchiava sia lei che te.>> mi dice Lucy tirando su con il naso <<Be oggi quando siamo tornati dalla cena l'ho trovato in salotto.>> dico e li sento trattenere il fiato perciò continua a parlare <<Taylor non c'era ancora e abbiamo iniziato a litigare. Poi però è arrivata, io le ho detto che doveva andare via ma lui ha cacciato una pistola e l'ha puntata contro di Taylor. Vi giuro che ho fatto di tutto per toglierla di mezzo. L'ho deriso, ho fatto in modo che puntasse me e non lei. Però poi quando ha sparato quella stupida si è buttata davanti a me e ha preso lei il colpo.>> dico mentre continuo a piangere sempre più forte, accompagnato dal pianto di Nathan e Lucy <<Avrei preferito che avesse colpito me. Vi giuro. Avrei preferito morire invece di far colpire Taylor.>> finisco di dire però continuo a piangere. Sento la mano di Nathan appoggiarsi sulla mia spalle e le braccia di Lucy stringermi in un abbraccio <<Mi dispiace. Non sono riuscito a proteggerla.>> dico mentre continuo a piangere.
Rimaniamo li per non so quando tempo e sento il mio cellulare squillare. Mi alzo dalla sedia e vado fuori nel corridoi. Prendo il cellulare, vedo che è il numero di Alex e rispondo.
<<Pronto?>> dico <<Noah sono Alex stasera non torno a casa. Rimango con Blaire.>> mi dice poi sentendo tutto il chiasso dice <<Noah ma dove sei?>> io allora non resistendo inizio a piangere un'altra volta e con le spalle al muro mi lascio cadere a terra <<Noah che c'è?>> urla Alex, io cerco di riprendermi e parlo <<Siamo all'ospedale. Il bastardo ha sparato a Taylor.>> dico solamente mentre continuo a piangere e sento il respiro di Alex farsi sempre più veloce <<Stiamo arrivando. Ti serve qualcosa?>> mi chiede mentre lo sento correre <<Una maglia.>> gli dico solamente <<Vabbene ci vediamo tra poco.>> e chiude la conversazione. Mi alzo, torno nella sala e mi siedo, aspettando qualche novità.
Passano dieci minuti prima di sentire un trambusto e vedere entrare Alex, con una busta in mano, e Blaire che appena vedono la mia maglia sbiancano. Blaire inizia a piangere e va da Lucy. Alex, invece, viene da me, mi fa alzare e mi accompagna nel bagno. Prende dalla busta una maglietta e me la lancia <<Cambiati.>> mi dice solamente mentre vedo delle lacrime accumularsi agli angoli dei suoi occhi. Mi tolgo la maglietta e l'appoggio sul lavandino. Apro il rubinetto e senza guardarmi allo specchio cerco di togliere tutto il sangue che ho sulla pelle. Una volta finito metto la meglietta pulita e vedo Alex che cerca di buttare la maglietta sporca. <<NO.>> gli urlo contro. Lui mi guardo e aspetta delle spiegazioni <<Se dovesse... è l'ultima cosa che mi rimane di lei.>> dico. Prendendogli la maglietta dalle mani per poi metterla nella busta. <<Alex per favore puoi chiamare mia madre? Io non ci riesco.>> gli dico <<Vabbene.>> mi dice solamente.
Una volta finito torniamo in sala ad aspettare in un silenzio rotto solo dalle nostre lacrime che cadono a terra.
Aspettiamo non so quando tempo. Nel mentre è arrivata anche mia madre che è entrate ha abbaciato sia me che i genitori di Taylor e si è seduta accanto a me tenendomi la mano.
Dopo circa tre ore arriva un dottore che chiama il cognome di Taylor. Noi ci alziamo tutti e corriamo da lui. <<Dottore come sta mia figlia?>> chiede Nathan <<Ci sono state delle complicazioni e non siamo riusciti a salvare il feto.>> dice. Io rimango paralizzato sul posto <<Feto?>> dico con voce tremante <<Sì. La ragazza era incinta.>> dice e sento il mondo crollare sento i miei piedi. Inzio a piangere perché anche se non lo sapevo ho appena perso un figlio. Il mio bambino. Mia madre mi prende e mi abbraccia forte mentre io continuo a piangere sempre più forte <<Mamma mio figlio è morto.>> dico continuando a piangere e sento i singhiozzi di tutti gli altri. <<Non l'ho mai visto e non l'ho mai sentito. Ma era nostro figlio, mio e di Taylor. Ho perso mio figlio. Il mio piccolino. Non lo potrò mai vedere.>> dico mentre le ginocchia mi cedono e cado a terra portando mia madre con me. Dopo aver passato alcuni minuti a piangere per un figlio/un nipote perso Nathan chiede al dottore, che era stato in silenzio per farci sfogare, <<E Taylor come sta?>> il dottore ci guarda tutti <<Mi dispiace, ma la ragazza è in coma e non sappiamo quando si risveglierà o se si sveglierà.>> dice e per la seconda volta in poco tempo sento crollare tutto e capisco che preferire morire che vivere in un mondo senza Taylor.

Ciao a tutti. Capitolo un po' più lungo del solito. Cosa ne pensate? Taylor era incita ma a causa del colpo a perso il bambino ed ora è in coma. Si risveglierà?
Il prossimo sarà il penultimo capitolo. Preparatevi al gran finale.
Lasciate un commento e votate.
XOXO
MASSIMO

Sei la luce nella mia oscurità Where stories live. Discover now