Capitolo 29

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Ormai sono passate due settimane da quando Taylor è stata dimessa e finalmente ci possiamo rilassare.
Il tempo ormai lo passiamo sempre insieme, non perdiamo occasione per baciarci, abbracciarci e fare l'amore.
La visita di controllo per fortuna è andata bene e non sono stati riscontrati altri problemi.
Oggi è un giorno importante per noi due. Oggi è un anno che stiamo insieme e non potrei essere più contento di così perché, anche se ci sono stati dei problemi, io ho amato ogni momento che ho passato con lei.
Non ho fatto la fine di San Valentino, per oggi ho programmato tutto.
Ristorante? Fatto. Un piccolo ristorante un po' lontano da qui però è sulla riva di un lago ed ho prenotato la cena fuori sotto il gazebo, decorato sotto mia richiesta di orchidee e rose bianche e candele.
Fiori? Fatto. Una dozzina di rose rosso sangue.
Regalo? Fatto. Ho prenotato un viaggio a Parigi senza data, così da poter decidere insieme quando partire. Le ho preso anche collanina con un punto luce molto graziosa e delicata, proprio come lei.
In questo momento sono seduto sul divano a rilassarmi. Prendo il cellulare e mando un messaggio a Taylor.
-Piccola sei pronta per stasera?
-Non vedo l'ora di sapere cosa hai organizzato alle mie spalle.
-È una sorpresa amore, però fatti bella perché ti porterò in paradiso e non puoi farmi fare brutta figura.
-Pezzo di mer*a che non sei altro.
-Ti amo anche io piccola. A stasera. X
-Io ti odio. A stasera.
-Il mio bacio dov'è? :(
-Non lo meriti.
Cattiva.
Blocco il cellulare e lo rimetto in tasca. Sento dei passi scendere le scale e quindi mi volto verso esse. Appena mi giro vedo Alex <<Ehy Brò.>> lo saluto <<Ehy.>>mi dice venendo a sedersi accanto a me. Rimaniamo in silenzio per qualche minuto <<Ci facciamo una partita con la console?>> gli chiedo <<Se vuoi perdere ancora per me vabbene.>> dice Alex strofinando le sue mani tra di loro ed è così che inizia una guerra all'ultimo sangue.
Passiamo non so per quante ore a giocare e nessuno dei due vuole essere sconfitto e appena finiamo una partina ne iniziamo un'altra. Alex ad un certo punto preme pausa <<A che ora hai prenotato stasera?>> mi chiede <<Alle 20:00. Perché?>> gli chiedo <<Perché sono le 18:00 e se non ti muovi fai tardi.>> appena finisce di parlare scatto in piedi per poi puntare un dito verso di lui <<La partirà non finisce qui.>> gli dico per poi correre su in bagno per fare la doccia. Arrivato in bagno mi spoglio in pochi secondi e subito mi butto sotto l'acqua non curante dell'acqua congelata. Subito mi lavo i capelli, prima posso lo shampoo e poi il balsamo, lo faccio solo perché così ci sono più possibilità che Taylor ci passi le dita dentro e non perché mi piacciono come escono morbidi, poi mi lavo tutto il resto. Finita la doccia esco, mi avvolgo l'asciugamano attorno la vita e vado verso lo specchio. Decido di non radere la barba ma solo di accorciarla. Lavo i denti, asciugo i capelli ed infine metto il deodorante, molto importante visto che penso di sudare molto questa notte e non voglio certamente puzzare.
Esco dal bagno e mi infilo in camera mia alla ricerca di qualcosa da mettere. Apro l'armadio e prendo il completo nero, la camicia dello stesso colore. Vado verso il comodino e prendo un paio di boxer neri ed un paio di calzini neri anch'essi.
Tolgo l'asciugamano e indosso i boxer per poi buttarmi sul letto. Mi metto seduto e metto i calzini. Prendo la camicia, la indosso e abbattono tutti i bottoni lasciando solo i primi due aperti. Indosso poi il pantalone. Vado verso la scarpiera e prendo le trappole mortali da mettere ai piedi. Una volta lucidate le scarpe le indosso e sono pronto, mancano solo gli ultimi accorgimenti. Metto il profumo Valentino, indosso gli occhiali da vista ed infine la giacca.
Sono pronto.
Prendo il portafogli, il cellulare, il cofanetto con la collana e scendo al piano di sotto, dove ad aspettarmi c'è Alex e la mamma, che deve essere tornata ed io non ho sentito.
Mi giro verso l'orologio e vedo che sono le 19:15. Inzio a correre giù dalle scale. Appena le scale finisco corro a dare un bacio sulla guancia a mamma e una pacca sulla spalla ad Alex <<Scusate sono in ritardo. Devo scappare. Ciao.>> dico mentre corro a prendere i fiori che avevo messo in un vaso in salotto per non farli seccare. Corro verso la porta e sento dire <<Divertitevi.>> da Alex e <<Buona serata.>> da mia madre. Corro fuori, senza sapere neanche se ho chiuso la porta ed entro in macchina, metto in moto, esco dal mio vialetto ed entro nel vialetto successivo, cioè a casa di Taylor.
Esco dalla macchina, prendo il bouquet, mi do una sistemata e vado verso la porta dove suono il campanello. Sento il rumore dei tacchi di Taylor. Questa scena mi ricorda molto quando siamo usciti a San Valentino, non potrò mai dimenticare quel vestito bianco, era spettacolare con quello, non potrebbe mai essere più bella di come era quel giorno. La porta viene aperta e appena metto a fuoco capisco di quando io sia stato scemo a credere che non poteva essere più bella di quel giorno.
I capelli biondi sono acconciati in modo che cadano tutti sulla spalla sinistra. Come trucco è rimasta sul classico, rossetto rosso scarlatto, linea di eye-liner e il blush.
Il vestito però è bellissimo, è di un tessuto trasparente nero, lungo fino a terra con un po' di strascico, la parte di sopra del vestito è ricoperta da fiori fatti con dei brillanti ed ha una scollatura molto accentuata. Le scarpe sono delle normalissime décolleté nere con un cinturino sulla caviglia e il tacco ricoperto di brillanti. Infine ha una pochette color carne.

Sei la luce nella mia oscurità Where stories live. Discover now