Capitolo 28

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Sono passate due settimane dal risveglio di Taylor e oggi finalmente verrà dimessa. Sono riuscito a convincere i genitori di Taylor a lasciare a me il ruolo di accompagnarla a casa.
Sono appena entrato nel reparto oncologico e sto camminando verso la stanza di Taylor quando vedo Leila. <<Buongiorno Leila.>> dico quasi urlando mentre lei è di spalle, Leila dal canto suo lancia una grido e si gira mentre si porta una mano all'altezza del cuore <<Ti sembra il modo?>> mi chiede guardandomi con occhi severi mentre io sono piegato in due dal ridere <<Scusa.>> cerco di dire mentre continuo a ridere con le lacrime agli occhi. Lei mi guarda e inizia a ridere anche lei <<Non puoi fare questo con una signora anziana. Rischio un infarto.>> mi dice <<Ma che signora anziana che in quanto salute stai meglio di me.>> dico <<Comunque buongiorno anche a te Noah. Oggi Taylor viene dimessa?>> mi chiede <<Sì. Quindi mi faresti un grande piacere se portassi i documenti per la dimissione in camera di Taylor, tra poco.>> dico facendo gli occhi da cucciolo <<Vabbene. Tu intanto vai da lei che era quasi pronta quando sono passata prima.>> mi dice dandomi uno schiaffetto sul braccio.
La saluto e vado verso la stanza di Taylor. Arrivato avanti la porta busso <<Avanti.>> sento dire dall'altra parte e quindi apro la porta ed entro.
Trovo Taylor con i capelli tirati su, solo quando porta i capelli così è possibile vedere la linea rasata dov'è presente la cicatrice che sta guarendo, ed indossa una maglietta bianca a maniche corte che le lascia l'ombelico scoperto, una pantaloncino a vita alta e delle Converse bianche alte e in questo momento sta preparando la valigia. <<Buongiorno amore.>> dico avvicinandomi a lei e lasciandole un bacio sulle labbra. <<Buongiorno a te.>> mi dice sorridendo mentre chiude la valigia. <<Allora sei pronta?>> le chiedo <<Si, ho preparato tutto. Dobbiamo aspettare solo i documenti e possiamo andare.>> mi dice <<Perfetto.>> dico mentre la tiro tra le mie braccia e la stringo a me. <<Come ti senti?>> le domando appoggiando il mento sulla sua testa <<Prima stavo bene, ma ora tra le tue braccia sto proprio benissimo.>> dice mentre avvicina il viso al mio colo e annusa il mio odore, facendo risvegliare dei desideri assopiti.
Sentiamo bussare e ci stacchiamo <<Avanti.>> dice Taylor ed appena la porta si apre entra Leila <<Allora siete pronti?>> chiede <<Si e sinceramente non vedevo l'ora.>> dice Taylor <<Allora firma qui e sei libera di andare.>> le dice porgendole dei fogli che Taylor subito prende. Si avvicina al tavolo con quei fogli, li appoggia e poi con la penna firma tutti i fogli. Torna da Leila e le consegna i documenti. <<Mi mancherai piccola Taylor. Non ti dimenticare di noi.>> le dice Leila con le lacrime agli occhi <<Anche voi mi mancherete e non vi dimenticherò mai. Grazie mille per tutto quello che avete fatto per me.>> le risponde Taylor abbracciandola. <<E tu Noah fai il bravo e prenditi cura di Taylor.>> mi dice <<Non ti preoccupare, prendermi cura di lei ormai è la mia ragione di vita.>> dico mettendo un braccio attorno la vita di Taylor <<Vabbene. Ci vediamo ragazzi. Ciao.>> dice Leila per poi uscire dalla stanza. Mi volto verso Taylor <<Allora andiamo?>> le chiedo <<Si. Andiamo.>> mi dice. Vado verso il letto, prendo la valigia con una mano mentre con l'altra prendo la mano di Taylor ed intreccio le dita alle sue, così usciamo dalla stanza per dare inizio ad un nuovo capitolo della nostra vita.
Mentre camminiamo per i corridoi dell'ospedale quasi tutto il personale ci ferma per salutare Taylor, alcuni ci augurano buona fortuna, altri ci salutano con le lacrime agli occhi e questo mi fa capire che, anche se siamo solo due adolescenti, siamo riusciti a far rimanere qualcosa di noi negli altri, che sia un sorriso o un saluto, però nelle loro menti e nei loro cuori noi ci siamo stati.
Usciamo dall'ospedale e mi volto a guardare il viso di Taylor, è dimagrita molto, non ha il suo solito colorito pescato però ora che siamo usciti farò di tutto per farla tornare la ragazza di prima. Taylor ha sul viso un enorme sorriso <<Allora?>> le dico, le si volta verso di me <<Sono libera.>> mi dice mentre delle lacrime di felicità scendono sul suo viso. La stringo in un abbraccio <<Hai visto? Alla fine hai vinto tu piccolo angelo.>> le dico dandole un bacio sulla testa e annusando quel profumo che amo tanto. Lei si lascia andare ad un pianto liberatorio, stringendomi forte a lei.
Quando ha finito di piangere le prendo il viso tra le mani e le asciugo le lacrime conci pollici. <<Ti amo.>> le dico guardandola negli occhi per poi baciarla come non facevo da tempo, avidamente, con passione, come se fosse il nostro ultimo bacio. Le lecco il labbro inferiore cercando di approfondire il bacio e quando lei schiude le labbra entro facendo danzare le nostre lingue. Sento le sue mani tra i mie capelli e quando li tira mi lascio sfuggire in gemito. A mala voglia mi stacco dal mio angolo di paradiso e appoggio la fronte alla sua <<Dobbiamo andare, sennò i tuoi mi uccidono.>> le dico allontanandomi da lei <<Vabbene.>> mi dice e ci avviamo verso la macchina. Poso la valigia nel bagagliaio e corro ad aprire la portiera a Taylor <<Madame.>> le dico facendo un piccolo inchino <<La ringrazio Sire.>> mi dice sorridendo per poi entrare e sedersi sul sedile. Chiudo la portiera e vado dall'altra parte, entro e metto in moto.
Mentre siamo in viaggio mi viene un'idea <<Ti voglio portare da un parte. Manda un messaggio ai tuoi e digli che fai tardi.>> le dico per poi fare inversione di marcia.
Mezz'ora dopo si inizia a vedere l'inizio del bosco. <<Noah se mi volevi uccidere era meglio che non mandavo il messaggio ai miei.>> mi dice Taylor <<Non ti preoccupare. Ti sto portando nel mio posto.>> le dico.
Guido per qualche altro minuto prima che la strada finisca. Spengo la macchina <<Dobbiamo scendere, ora si va a piedi.>> dico voltandomi verso Taylor. Lei mi guarda, sospira e poi dice <<Vabbene. Andiamo.>> si toglie la cintura di sicurezza e scende. Scendo anche io e prendo dal bagagliaio un coperta che porto sempre con me. <<Andiamo.>> le dico prendendole la mano.
Camminiamo per circa cinque minuti <<Siamo arrivati?>> chiede Taylor stanca <<Sì, siamo arrivati.>> le dico poi mi mette dietro di lei e le copro gli occhi con le mani <<Però è una sorpresa.>> le dico. Camminiamo per altri due minuti prima di essere arrivati <<Pronta?>> chiedo <<Si. Fammi vedere.>> mi dice tutta eccitata per la sorpresa e appena tolgo le mani vedo i suoi occhi sgranarsi <<È bellissimo.>> mi dice sussurrando, come se non volesse rovinare l'atmosfera del posto e posso capirla. La prima volta che sono stato qui ero piccolo ed ero scappato dopo che il bastardo mi aveva picchiato. Appena ero arrivato qui mi sono bloccato per la bellezza del posto. È un bacino naturale nel bosco, circondato da verde ed alberi e ci sono molte cascate attorno. Sembra proprio un luogo magico (Immagine in copertina.) <<Mi fa piacere che ti piaccia.>> le dico per poi stendere la coperta sull'erba e sedermi per ammirare tutta la bellezza del posto. Taylor si siede subito dopo di me. <<Grazie per avermi portato qui. Ma come hai fatto a scoprire questo posto?>> mi chiede. Abbasso la testa appena sento quelle parole <<Scusa, se non ne vuoi parlare non fa niente.>> mi dice Taylor mentre mi accarezza la schiena. Mi sdraio sulla coperta, mi poso un braccio sugli occhi e inizio a parlare. <<Lo trovato quando ero piccolo. Un giorno ero tornato a casa e ho trovato mia madre stesa sul pavimento ricoperta di sangue, sono corso da lei e ho chiamato l'ambulanza. Credevo che era caduta invece era stato il bastardo.>> dico ringhiando <<Appena ha sentito che ho chiamato l'ambulanza si è arrabbiato con me, non capivo a quell'età, però ora ho capito che se mamma in ospedale non avesse detto che era caduta avrebbero capito che era stato lui a ridurla così e lo avrebbero arrestato. Si arrabbió così tanto che inizio a picchiare anche me. Non so come feci ma riuscì a scappare e corsi per non so quando tempo e mi ritrovai qui. Così ho scoperte questo posto.>> dico mentre delle lacrime di dolore rigano il mio viso. Sento una mano stringermi il braccio che ho sul viso e spostarlo. Apro gli occhi e vedo il viso di Taylor. <<Mi dispiace amore mio di averti fatto rivivere un momento così. >> mi dice per poi baciarmi ed io subito approfondisco il bacio. <<Ho bisogno di te.>> le dico con voce roca sulle sue labbra <<Prendimi.>> mi dice. Subito ribalto la situazione e mi metto su di lei. Le tolgo la maglietta, le scarpe e i pantaloncini, lasciandola in intimo. Mi metto seduto e mi tolgo anche io la maglia, le scarpe e i jeans. Mi butto un'altra volta sulle sue labbra. Con una mano cerco il gancio del reggiseno e lo sgancio. Appena le tolgo il reggiseno afferro le sue mutandine e le strappo, lasciandola esposta sotto di me. Vedendo questo spettacolo sotto i miei occhi l'erezione che ho diventa ancora più grande a tal punto da far male. Mi abbasso i boxer e ritorno tra le sue gambe. Mi faccio strada facendole allargare le gambe. La bacio un'altra volta con tutto quello che ho nel cuore, cercando di farle capire quanto profondi siano i miei sentimenti e con un movimento di bacino le entro dentro. Taylor si lascia scappare un grido. Sento subito il suo calore stringersi attorno a me. Appoggio la testa accanto alla sua e continua a sussurrarle quanto la amo <<Ti amo piccola.>> mentre inizio a muovermi dentro di lei <<Ho bisogno di te. Non abbandonarmi mai.>> le dico mentre i movimenti diventano ancora più veloci sentendola gemere sotto di me <<Noah.>> urla <<Di più.>> dice mordendomi la spalla e allora ruoto il bacino <<Ahhhh.>> urla Taylor <<Più veloce.>> mi dice mentre le sue unghie lasciano dei segni profondi sulla mia schiena <<Ti amo.>> le dico mentre la bacio e subito entro di prepotenza nella sua bocca facendo giocare la mia lingua con la sua <<Ti amo anche io.>> mi dice <<Dimmi che non mi lascerai.>> le dico <<Non ti lascerò mai.>> urla mentre ruoto di nuovo il bacino e aumento la velocità. <<Dimmi che amerai solo me.>> le dico <<Amerò solo te.>> mi dice mentre i miei affondi si fanno sempre più veloci e forti <<Cazzo.>> dico sentendola stringere attorno alla mia erezione <<Noah più veloce ci sono quasi.>> mi dice e io aumento la velocità. Quando sento che è arrivata al limite esco da lei e con un solo movimento entro dentro di lei. Taylor urla e raggiunge l'orgasmo stringendomi a tal punto da far venire anche me <<NOAH!>> urla mentre viene <<TAYLOR!>> urlo mentre vengo dentro di lei e mi lascio cadere su di lei, sempre appoggiandomi sui gomiti per non schiacciarla sotto il mio peso. Dopo qualche minuto che ci siamo ripresi Taylor prende il mio viso e punto i suoi occhi nei mie <<Ascoltami bene. Non ti lascerò mai. Sei tutto per me. Sei la forza che mi manda avanti e senza di te non riuscirei a fare niente. Quindi è meglio che ti preparari perché vivremo per sempre felici e contenti.>> mi dice sorridendomi e baciandomi. Sentendo quelle parole qualcosa dentro di me si rilassa. Appoggio la testa sul suo petto <<Grazie di esistere mio piccolo angelo.>> dico <<Grazie a te di esistere mio piccolo diavolo.>> mi dice accarezzandomi la testa. <<Ti amo.>> le dico <<Ti amo anche io. Da qui all'infinito.>> mi dice e finalmente mi sento libero dalla mia oscurità. La mia luce finalmente ha mandato via tutto il buoi che avevo dentro. <<Grazie mille piccola.>> dico mentre delle lacrime di felicità scendono dai miei occhi e la stringo a me. <<Grazie mille.>> dico ancora mentre lei in silenzio mi accarezza la testa.

Allora ragazzi come va? Cosa ve ne pare di questo capitolo? Finalmente Taylor è uscita dall'ospedale.
La parola fine non è stata ancora scritta però. Cosa pensate che succederà?
Forse ci sarà qualche sorpresa e anche altre lacrime versate.
Lasciate un commento e votate.
XOXO
MASSIMO

Sei la luce nella mia oscurità Where stories live. Discover now