Descretion

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Hermione si sentiva sola nel letto senza nessuno accanto, in particolare senza Draco accanto. Aveva freddo e sentiva la mancanza delle sue braccia intorno al suo corpo; mai aveva provato qualcosa di simile, quindi non riusciva a spiegarsi quello che stava provando. L'alzarsi e abbassarsi del suo petto quando respirava, l'avevano fatta sentire così protetta.

Avevano deciso che si sarebbero visti il giorno seguente per cercare un posto discreto dove incontrarsi. In realtà, sapevano benissimo entrambi dove sarebbero dovuti andare anche senza parlarne direttamente. Hermione si chiese cosa sarebbe stato per lui tornare in quella stanza visto e considerato i precedenti; aveva deciso che non gli avrebbe permesso di auto infliggersi altro dolore, questa volta sarebbe stato diverso, lei sarebbe stata lì per lui.

Nonostante cercasse di non farlo, non riusciva a non pensare a cosa avrebbero detto Harry e Ron quando, o se, avessero scoperto di loro. Non aveva mai nascosto niente, ma l'idea che non riuscissero a capirla, la terrorizzava. Come avrebbe potuto dire ai suoi migliori amici che provava qualcosa per quello che era sempre stato il loro più grande nemico?

In realtà, i suoi sentimenti per Draco crescevano sempre di più da diverso tempo. Hermione ripensò a quella volta, durante il terzo anno, quando lo aveva colpito in faccia con un pugno; era così arrogante. Durante i primi anni a Hogwarts, non poteva proprio negare il fatto che fosse stato la persona più irritante che avesse mai incontrato, ma con il passare del tempo, era diventato solo una maniera per nascondere quel buco che aveva dentro di sé. Usava l'arroganza per nascondere le sue insicurezze e proteggersi per non soffrire più.

Che cosa aveva fatto per lui? Come mai aveva abbassato la guardia in quel modo come non aveva mai fatto con nessuno? Perfino con Pansy, anzi, specialmente con Pansy. Probabilmente pure lei era una parte della sua copertura ma visto e considerato i motivi dei loro incontri, era ovvio che non gli avesse permesso di provare ciò di cui aveva realmente bisogno. Hermione non riusciva neanche a immaginare il dolore che lo aveva spinto a eliminare tutta la felicità dalla sua vita, solo per essere in grado di viverla.

Il giorno che aveva rimosso tutti i ricordi di lei dalla memoria dei suoi genitori, pensava veramente che fosse l'unica soluzione possibile per tenerli al sicuro; ma comunque, lei aveva ancora Harry e Ron. Non riusciva neanche ad immaginare come dovesse essere vivere una vita senza gioia o senza neanche la speranza di poterla trovare.

La sua mente continuava ad elaborare tutte le informazioni a sua disposizione e l'agitazione che provava per l'incontro che avrebbe avuto il giorno seguente con Draco, la fecero addormentare con fatica. 

Quella mattina si alzò presto, indossò velocemente i vestiti e corse verso la sala grande per fare colazione, sperando di incontrare i suoi occhi dall'altra parte della sala. Mangiò lentamente, continuando a guardare verso il tavolo dei Serpeverde. Rimase seduta a tavola per quasi un'ora, aspettando che si presentasse. Si erano messi d'accordo per incontrarsi nella stanza delle necessità intorno a mezzogiorno ed erano solo le nove di mattina.

Fece una passeggiata per il castello, camminando il più lentamente possibile cercando di ammazzare più tempo possibile. Raggiunse la biblioteca dove prese un vecchio libro e si mise a leggere. Dopo un po' di tempo alzò lo sguardo verso l'orologio e con grande dispiacere si accorse che era passata solo un'ora.

Sospirò e si sdraiò sulla sedia, arriverà mai mezzogiorno?

Le sembrò quasi un'eternità ma riuscì a tenersi impegnata fino alle undici e mezza quando decise che andava bene dirigersi verso il settimo piano.

Cominciò improvvisamente a sentirsi nervosa. Sarebbe successo quello che era successo durante il loro ultimo incontro? Tutto quello che avevano fatto era stato litigare quindi sperava di no.

Hermione and Draco, a Forbidden Fantasy (Dramione) - [traduzione italiana]Where stories live. Discover now