Not Like This

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Chiedo scusa per il terribile ritardo, ecco a voi il capitolo :)





°°°






Hermione rimase ferma nella neve guardandolo andare via. Lo vide passarsi una mano tra i capelli e stringere i pugni. Era veramente distrutto, tormentato. Non si era nemmeno accorta di stare piangendo fino a quando qualcosa di caldo non le scese lungo la guancia. Per tutto quel tempo lo aveva giustificato a causa di tutto quello che aveva passato, ma come poteva dire qualcosa di così cattivo alla persona che gli aveva fatto solo del bene? Non poteva pretendere di stare meglio senza provarci. Doveva mettercela tutta per cambiare... ma lui voleva cambiare, no? Migliaia di pensieri le attraversarono la testa e non sapeva veramente a che cosa pensare. Mentre lo guardava allontanarsi, dentro di sé sperava che si girasse e tornasse da lei, ma non lo fece. Superò la staccionata e scomparse coperto dai cumuli di neve.

"Accidenti a te Draco..." Si fece scappare un singhiozzo e iniziò a camminare verso il castello, i piedi completamente bagnati sempre più freddi ad ogni suo passo.

Non poteva prenderla sul personale, era stato plagiato per tutta la sua vita a diventare la persona che era, ma comunque, non voleva di certo dire che tutto quello le facesse meno male. Si asciugò gli occhi e una volta raggiunta la sala comune, si sedette di fronte al fuoco singhiozzando.

L'aveva chiamata mezzosangue, patetica, aveva passato notti insieme a Pansy mentre lei la insultava e nonostante questo, non riusciva a toglierselo dalla testa. Voleva confortarlo, nonostante in quel momento fosse lui la causa delle sue lacrime.

Non poteva permettere che quello che le aveva detto la colpisse. Doveva parlargli. Prese un piccolo pezzo di pergamena, scarabocchiò il suo messaggio per poi incantarlo e farlo volare oltre il ritratto della signora grassa.






Draco stava camminando avanti e indietro nel suo dormitorio, troppe emozioni dentro di lui da poter contare. Era arrabbiato con lei, arrabbiato perché voleva vederli. Lui li odiava, forse perché tra di loro c'era veramente un legame, mentre Tiger non si era neanche disturbato a rivolgergli la parola dalla fine dell'anno prima, quando aveva lasciato Hogwarts per... non sapeva neanche cosa. E Goyle... ovviamente Draco era rimasto colpito dalla sua morte, ma più per il fatto che lo conosceva da sette anni piuttosto che per il fatto fossero amici.

Draco non aveva amici come Harry, Ron e Hermione. Non c'era intimità o lealtà; quando arrivava il momento, la loro era più un' "amicizia" da 'salva prima la tua pelle che quella degli altri'. Nel profondo dentro di sé, desiderava veramente avere qualcuno con cui... stare senza secondi fini.

Odiava immaginarsi loro tre dentro la loro sala comune, seduti difronte al fuoco a ridere e scherzare. Lo odiava, e odiava ancora di più immaginarsi Hermione provare quello che lui provava per lei con qualcun altro. Lui non era speciale, niente di nuovo, solo qualcun altro da aggiungere alla sua collezione.

Lui non era speciale per lei, lei si sentiva così la maggior parte delle volte.

Si diresse nella sala comune e iniziò a camminare davanti al fuoco. Era lì da oltre venti minuti quando un piccolo pezzo di carta cominciò a svolazzare di fronte alla sua faccia, senza smettere nonostante cercasse di colpirlo con la mano. Esasperato lo prese e lo aprì. 


7:30


C'era scritto solo quello, solo un orario, ma sapeva benissimo cosa volesse dire. Lo strinse forte tra le dita qualche secondo e poi lo gettò tra le fiamme guardandolo bruciare.





Hermione era seduta su una piccola poltrona di colore rosso nella Stanza delle Necessità. C'era un caminetto in un angolo della stanza mentre dall'altra un enorme letto con coperte calde. A lato di esso, sopra un tavolino, aveva posizionato due bicchieri di succo di zucca che aveva recuperato dalle cucine prima di dirigersi lì. Le pareti erano decorate con bouquet di rose.

Estrasse il suo orologio dalla tasca della felpa e sospirò. Erano le 7:40. Sicuramente era solamente in ritardo, non pensava veramente quello che le aveva detto; ovvio che no, ha solo bisogno di tempo, disse a se stessa. 

I minuti passavano e aveva gia provato creare il suo Patronus, qualche incantesimo di trasfigurazione e altri che aveva imparato durante gli anni. I minuti diventarono un'ora. Non passò molto che si ritrovò incapace di ricreare il suo Patronus.

Non si sarebbe presentato.

Mentre si allontanava dalla stanza, cercò di tirarsi su il morale. Non avrebbe mai funzionato comunque, erano troppo diversi. Ma c'era stato qualcosa tra di loro e c'era anche in quel momento, non poteva averlo immaginato. 

Pensò a quando avrebbe rivisto i suoi amici il giorno seguente ma in qualche modo, nemmeno quello riuscì a farla stare meglio. Sentiva qualcosa quando era con lui, qualcosa di diverso, si speciale... e per lui non era assolutamente niente? Lo aveva detto, vero? Non era niente.

Non riuscì a trattenere le lacrime mentre cercava di prendere sonno.

Era molto più di niente per lei.

Hermione and Draco, a Forbidden Fantasy (Dramione) - [traduzione italiana]Where stories live. Discover now