How do I go on?

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La storia di Luna l'aveva lasciata di stucco e forse, anche un po' gelosa. Draco era stato il suo primo bacio; era quasi surreale.

"Mi farebbe molto piacere se non menzionassi nulla di tutto questo a Neville, non penso gli farebbe piacere." Le disse dolcemente.

"Sinceramente non penso farebbe piacere a nessuno, lo stesso se venissero a sapere di... Se venissero a sapere di me e lui." Sospirò.

"Le persone dovrebbero superare il passato. Stiamo parlando di una guerra; è successo ma è anche tutto finito adesso. Sostenitori di Tu-Sai-Chi vivono alla accanto a quelli che hanno combattuto contro di lui. Sono sicura che se dovessimo indagare, troveremmo parecchie persone che hanno fatto quello che hanno fatto per paura."

Hermione sapeva che aveva ragione. Il pentimento che doveva provare Draco era così chiaro ai suoi occhi. Chissà quanto solo si sentiva, specialmente in quel momento.

"Non so che cosa fare Luna, era così arrabbiato che non mi ha nemmeno guardata in faccia."

"Devi dargli un'altra possibilità. Posso immaginare quanto difficile possa essere e se dovesse ferirti di nuovo, devi lasciarlo andare. Nessuno si aspetta che tu rimanga in attesa che le sue ferite si rimarginino. Non penso questo succederà mai." 

Sapeva che Luna aveva ragione, ma ancora non era convinta. Come poteva superare la cosa se continuava a desiderare di averlo nella sua vita?

"Prima però devo essere certa che non ci sia più niente, vero?" Luna le annuì. "Grazie mille veramente, mi sento così confusa in questo momento."

"Oh, hei Hermione." Entrambe si girarono trovando Neville in piedi accanto a loro. "Non sto interrompendo niente, vero?"

"No, certo che no, sono io la terza incomoda. Stavo comunque andando via." Si alzò. "Grazie ancora Luna." Sorrise ad entrambi e tornò al castello. Aveva diverse cose a cui pensare.





I giorni erano passati lentamente, ma Draco non sembrava essere andato avanti. Ogni qual volta sembrasse stare meglio, ritornava al punto di partenza.

Aveva cercato di non pensare a lei, provato a non guardarla o a non sedersi al suo fianco nelle lezioni che condividevano. Aveva cercato di non far trasparire l'espressione di disgusto che gli si dipingeva in faccia, tutte le volte che la vedeva insieme a loro, per non parlare della paura che lo attanagliava di essere messo da parte se si fosse trovata di fronte alla decisione di scegliere tra lui e i suoi amici. Sapeva benissimo come sarebbe andata.

Non poteva sopportare di pensare a lei un momento di più.

Era stato così crudele nei suoi confronti, tanto da fare in modo che non tornasse.

Pansy dall'altra parte invece non gli avrebbe mai permesso di dimenticare il fatto di averla abbandonata nel treno. Come se gli uccelli non fossero stati abbastanza, faceva in modo di interromperlo e attaccarlo in qualsiasi momento, giusto per essere sicura che capisse di aver sbagliato. Avrebbe dovuto andare con lei, così non si sarebbe trovato a dover combattere con ricordi che lo facevano soffrire più di quanto volesse ammettere.

Mentre scendevano per andare a fare colazione, diede una breve occhiata verso il tavolo dei Grifondoro. Potter era seduto accanto alla Weasley e lei era vicino a l'altro. Sentì la rabbia attraversarlo, accompagnata da un forte senso di invidia.

"Andiamo Draco!" Urlò Pansy facendogli segno di sedersi con lei.

Continuò a guardare nella loro direzione mentre si sedeva vicino al suo inferno personale.

Hermione and Draco, a Forbidden Fantasy (Dramione) - [traduzione italiana]Where stories live. Discover now