Dark Side

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Era chiaro che Pansy avesse esperienza con la smaterializzazione; una volta fuori dal cancello, prese il baule di Draco con una mano e il braccio di lui con l'altro, poi fu solamente una sensazione fastidiosa allo stomaco. Atterrarono – Draco in maniera tutt'altro che aggraziata – fuori da una casa che sembrava ancora più grigia della sua.

"Ci incontreremo questa sera con gli altri?" Le chiese mentre appoggiava le mani sulle ginocchia cercando di non svuotare completamente lo stomaco sulle scarpe.

Lei lo guardò divertita. "Sai, non è che dobbiamo fare queste cose solamente di notte, infatti, ritengo sia molto meno sospettoso farlo di giorno. Non che qualcuno si aspetti niente del genere comunque." Ridacchiò un po'. "Muoviti."

Camminarono fino a un grande portone nero e Draco capì che quella brutta sensazione allo stomaco dovuta all'essersi smaterializzato, non sarebbe andata vita tanto facilmente. Poteva sentire le gocce di sudore cominciare a scendergli lungo le basette.

"Draco, dai!" Urlò lei prendendolo per la manica del cappotto trascinandolo dentro.

L'interno era uguale a quello di una casa che non doveva essere stata abitata da diverso tempo; pensò che probabilmente fosse tutto merito di un incantesimo. Camminarono attraverso l'entrata fino ad entrare in cucina, dove c'era una porta che si apriva su un breve corridoio senza uscita. A bloccare il passaggio, un muro bianco.

"Dobbiamo attraversarlo." Gli disse Pansy indicando davanti a sé e Draco si girò a guardarla. Lei roteò gli occhi. "Fa tutto parte dell'incantesimo. Puoi attraversarlo solamente se hai il Marchio Nero." Alzò la manica della sua maglietta mostrandogli il disegno leggermente sbiadito del teschio. "Sono riusciti a toglierlo per la maggior parte ma è ancora qui. Non possono cancellarlo completamente." Sorrise mentre lui alzò la manica della sua camicia, svelando il suo marchio sbiadito.

Poté sentire ancora di più l'oscurità emanata dalla casa in quel momento. Il suo avambraccio gli faceva male come se stesse andando a fuoco; anche se quel fuoco era più freddo del ghiaccio.

"Hai intenzione di venire?" Pansy lo stava guardando da vicino il muro con uno sguardo infastidito.

"Sì." La osservò mentre scompariva dall'altra parte del muro.

Sospirò, cercando di smettere di tremare prima di seguirla. Si sentì come se fosse passato sotto una cascata d'acqua ghiacciata mentre il suo corpo veniva schiacciato dalle pareti del muro. Si ritrovò in una stanza molto scura con poche candele ad illuminare l'interno.

"Bene, bene..." Rabbrividì mentre una voce rimbombò nella stanza.

Alzò lentamente lo sguardo trovando Mulciber seduto su una sedia in un angolo; un sorriso malvagio dipinto sulle labbra. Mentre Draco si ricomponeva, il vecchio Mangiamorte si alzò camminando velocemente verso di lui.

"Se non è quel ratto traditore ancora in libertà." Continuò a sorridere mentre Draco gli rivolse un'occhiata glaciale.

"Non posso dire di essere felice di vederti nemmeno io, Mulciber." Disse a denti stretti.

L'uomo di lasciò scappare una risata. "Almeno tu sei qui per redimerti; altro che tuo padre." Draco si morse la lingua, aveva veramente voglia di rispondergli per le rime, ma non voleva rischiare di creare problemi.

"Lascia il ragazzo in pace, è il padre quello che ci ha tradito." Una voce dal forte accento Jamaicano lo fece saltare appena.

Si girò verso destra, notando un uomo dalla carnagione molto scura avvicinarsi a loro.

"Non rompere Dalton." Ringhiò Mulciber ricevendo però una scossa di testa da parte dell'uomo.

"Quando arriveranno gli altri ospiti?" Chiese Pansy camminando avanti e indietro.

Hermione and Draco, a Forbidden Fantasy (Dramione) - [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora